Tu es Petrus

"La Madonna non è un capo-ufficio delle Poste": un messaggio in codice di Papa Francesco a Medjugorje?


La Madonna è nostra madre e ama tutti, "ma non è un capoufficio della Posta, per inviare messaggi tutti i giorni". Papa Francesco commenta così lo "spirito di curiosità", il volersi "impadronire dei progetti di Dio" invece di "camminare" nella sapienza dello Spirito Santo e che ci spinge a voler sentire che il Signore è qua oppure è là; o ci fa dire: "Ma io conosco un veggente, una veggente, che riceve lettere della Madonna, messaggi dalla Madonna". Non pochi, tra gli osservatori vaticani, hanno interpretato queste parole del Papa come una presa di distanze, una sorta di bocciatura, delle presunte apparizioni di Medjugorje che, come è noto, si verificano da oltre trent'anni nella località della Bosnia-Erzegovina. Difficile sostenere con certezza che Papa Francesco si riferisse proprio a questo avvenimento in particolare, ma esso sembra rientrare a pieno titolo nello "spirito di curiosità" che ogni anno porta milioni di pellegrini a Medjugorje alla ricerca di un segno miracoloso. Per fare luce una volta su tutte su questa vicenda, che presenta molti lati oscuri, Benedetto XVI, a metà del suo pontificato, ha istituito una Commissione d'inchiesta, guidata dal Cardinale Camillo Ruini e composta da eminenti teologi e mariologi, che tuttavia non ha avuto la collaborazione sperata da parte dei sei 'veggenti', che si sono rifiutati di consegnare alla Santa Sede, e quindi al Papa, la pergamena con i famosi 'dieci segreti' che la Madonna avrebbe consegnato ad una di loro. Questa mancanza di obbedienza e sottomissione alla Chiesa, insieme ad un oscuro e florido giro di denaro legato al fenomeno delle 'apparizioni', ha fatto di Medjugorje un caso senza precedenti nella storia della Chiesa, con migliaia di sacerdoti che, malgrado i divieti imposti dalla Congregazione della Dottrina della Fede all'epoca del Prefetto Ratzinger, divieti confermati pochi giorni fa da Monsignor Muller, si recano puntualmente in pellegrinaggio in quel luogo dando per scontate, malgrado lo scetticismo e il mancato pronunciamento ufficiale della Chiesa, la veridicità delle apparizioni e dei messaggi che la 'Gospa' consegnerebbe a scadenze fisse, anche durante convention in ogni parte del mondo, ai presunti 'veggenti'. Dello spirito di curiosità che genera confusione e ci allontana dallo Spirito della sapienza, il Papa ha parlato questa mattina, commentando durante la Messa celebrata a Casa Santa Marta il passo del Libro della Sapienza, dove si descrive "lo stato d'animo dell'uomo e della donna spirituale", del vero cristiano e della vera cristiana che vivono "nella sapienza dello Spirito Santo. E questa sapienza li porta avanti con questo spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile". Come riferisce la Radio Vaticana, Francesco ha detto che "questo è camminare nella vita con questo spirito: lo spirito di Dio, che ci aiuta a giudicare, a prendere decisioni secondo il cuore di Dio. E questo spirito ci dà pace, sempre! E' lo spirito di pace, lo spirito d'amore, lo spirito di fraternità. E la santità è proprio questo. Quello che Dio chiede ad Abramo - 'Cammina nella mia presenza e sii irreprensibile' - è questo: questa pace. Andare sotto la mozione dello Spirito di Dio e di questa saggezza. E quell'uomo e quella donna che camminano così, si può dire che sono un uomo e una donna saggia. Un uomo saggio e una donna saggia, perché si muovono sotto la mozione della pazienza di Dio". Ma nel Vangelo "ci troviamo davanti ad un altro spirito, contrario a questo della sapienza di Dio: lo spirito di curiosità". "E' quando noi vogliamo impadronirci dei progetti di Dio, del futuro, delle cose; conoscere tutto, prendere in mano tutto... I farisei domandarono a Gesù: 'Quando verrà il Regno di Dio?'. Curiosi! Volevano conoscere la data, il giorno... Lo spirito di curiosità ci allontana dallo Spirito della sapienza, perché soltanto interessano i dettagli, le notizie, le piccole notizie di ogni giorno. O come si farà questo? E' il come: è lo spirito del come! E lo spirito di curiosità non è un buono spirito: è lo spirito di dispersione, di allontanarsi da Dio, lo spirito di parlare troppo. E Gesù anche va a dirci una cosa interessante: questo spirito di curiosità, che è mondano, ci porta alla confusione". La curiosità ci spinge a voler sentire che il Signore è qua oppure è là; o ci fa dire: "Ma io conosco un veggente, una veggente, che riceve lettere della Madonna, messaggi dalla Madonna". E il Papa commenta: "Ma, guardi, la Madonna è Madre, eh! E ci ama a tutti noi. Ma non è un capoufficio della Posta, per inviare messaggi tutti i giorni". "Queste novità allontanano dal Vangelo, allontanano dallo Spirito Santo, allontanano dalla pace e dalla sapienza, dalla gloria di Dio, dalla bellezza di Dio". Perché "Gesù dice che il Regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione: viene nella saggezza". "Il Regno di Dio è in mezzo a voi!", dice Gesù: è "questa azione dello Spirito Santo, che ci dà la saggezza, che ci dà la pace. Il Regno di Dio non viene nella confusione, come Dio non parlò al profeta Elia nel vento, nella tormenta" ma "parlò nella soave brezza, la brezza della sapienza": "Così Santa Teresina - Santa Teresa di Gesù Bambino - diceva che lei doveva fermarsi sempre davanti allo spirito di curiosità. Quando parlava con un'altra suora e questa suora raccontava una storia, qualcosa della famiglia, della gente, alcune volte passava ad un altro argomento e lei aveva voglia di conoscere la fine di questa storia. Ma sentiva che quello non era lo spirito di Dio, perché era uno spirito di dispersione, di curiosità. Il Regno di Dio è in mezzo a noi: non cercare cose strane, non cercare novità con questa curiosità mondana. Lasciamo che lo Spirito ci porti avanti, con quella saggezza che è una soave brezza. Questo è lo Spirito del Regno di Dio, di cui parla Gesù. Così sia".