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Lettera all'amico
Post n°28 pubblicato il 14 Dicembre 2010 da tulipano_colorato
Caro … no … no, non va bene! E’ sempre difficile iniziare una lettera. Scherzo dai, aspetta che cambio inizio! Credo, per usare una metafora, che la vita è come un treno. Ci sono persone che salgono sul tuo treno, compiono con te un tratto e poi scendono, altri solo una fermata, altri ancora ci sono sempre. La vita è questa … una destinazione senza una meta precisa, non sappiamo nemmeno chi sono i passeggeri che la vivranno con noi. Ne dove andremo. Ancora meno conosciamo il macchinista che si attinge a compiere il tragitto, spesso lo impariamo a conoscere mentre si collezionano esperienze belle o brutte che siano. Mi fa piacere averti conosciuto, saperti sulla mia “locomotiva”, avere un progetto e poterlo sviluppare insieme, sono sicura che sarà vincente. Mi dispiace saperti giù di morale, le delusioni fanno parte della vita, soffrirle è viverle intensamente. Già, solo per questo dovresti ritenerti fortunato; perché non sei vuoto, e non prendi la vita con superficialità. Non conta cosa tu abbia fatto o come ti sei comportato in passato, ciò che vale di più, è ora. Ritrovarti in una fase come questa, vuol dire cambiare, significa prendere consapevolezza, significa accettare il dolore. Non giustificarti mai con nessuno del perché non fai il “simpatico” o del perché sei “monotematico”, le persone che ti vogliono bene devono accettarti per quello che sei “senza se e senza ma”. Chi vuole scendere dal treno è libero di farlo, nessuno è legato ad un cordone ombelicale, nessuno può mai pretendere che l’altro usi una maschera di ipocrisia e che la indossi permanente. Credi sempre in te stesso e nelle persone che incontri, investi tutto con il “massimo” dell’ardore, della passione. Infischiatene di cosa ne pensano gli altri, la fiducia verso i propri obiettivi è fondamentale. Non cadere nel vortice della massa, quando ti dicono: “sono tutte le stesse” oppure: “già lo sapevo che andava male”, lotta e si combattivo sempre. Prima di tutto dobbiamo essere noi a credere in quello che facciamo, essere sicuri di cosa vogliamo, poi viene il resto. Scusami se conoscendoti poco uso parole cosi incisive, ma sento di scriverti questo. Forse perché sono così, perché credo fortemente in quello che faccio, imponendomi spesso più del dovuto, molte volte bruciandomi. Credere nell’amore, nel lavoro, nelle proprie passioni, sono cose stupende che ci permettono di vivere, di sognare, di combattere e di sperare. Questo è il mio invito per te: lotta in tutto e credi in te stesso.
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Inviato da: Dalissa
il 19/10/2011 alle 13:27
Inviato da: ironico_sempre
il 12/11/2010 alle 20:18
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il 22/09/2010 alle 20:37