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conoscente sconosciuta

Post n°2 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da uno_nessuno_100000
 

E' il tardo pomeriggio di una giornata invernale festiva. Siamo in una città del nord italia. In una stazione ferroviaria. Interno.
Un gruppo di persone uscendo dalla stazione scorge una persona che con passo incerto cerca di scendere da una scalinata. Prima che possano intervenire questa persona sbanda e rotola giù.
Per fortuna i danni evidenti sembrano minimi: apparentemente solo un taglio al mento, ma è meglio chiamare un'ambulanza.
Il 118 invia un mezzo che casualmente si trovava a non più di 100 metri dalla stazione: arrivano subito.
I presenti spiegano al personale dell'ambulanza (tecnicamente detti "soccorritori") cosa è successo ed inizia il dialogo tra i soccorritori (S) e la signora caduta (C):

(S): signora, che le è successo?
(C): - guarda stupita questi giovanottoni che si sono avvicinati e sorride -
(S): signora, mi ascolti: è svenuta?
(C): no no no no!
(S): è inciampata da qualche parte?
(C): no no no no!
(S): vuole venire con noi che la portiamo in pronto soccorso così verifichiamo che cosa è successo?
(C): no no no no!
(S): ma lo sa che ha un taglio sotto il mento? conviene dare un'occhiata in pronto soccorso
(C): no no no no!
(S): ma è da sola, signora?
(C): no no no no!
(S): e sa dove sono le persone che erano con lei?
(C): no no no no!
(S): ha male da qualche parte?
(C): no no no no!
(S): forse ha bevuto un po' troppo?
(C): no no no no!
(S): allora non vuole venire con noi?
(C): no no no no!
(S): come si chiama signora?
(C): no no no no!
immagine
(S): ma lei capisce cosa le sto dicendo?
(C): no no no no!

La signora ha evidente bisogno di alcuni punti di sutura e piano piano i soccorritori riescono a convincere la signora a seguirli, barcolando, sull'ambulanza.

Fin qui nulla di particolare.

La signora afferma di non avere documenti con se e di non ricordare come si chiama ed all'arrivo in pronto soccorso ricomincia la serie dei suoi "no no no no!".
Ma occorre dare un nome a questa persona.

Mentre sono in corso i tentativi di far ricordare il proprio nome alla signora, squilla un cellulare: è il suo. Lei risponde e con un italiano abbastanza approssimativo dice "...ciao GianAntonLuigi (nome di fantasia)....no, io non posso venire stasera...tu non aspetta me...io pronta in soccorso...no mio caro tu deve aspettare domani...tu bene?..."
A questo punto uno dei presenti ha l'idea di farsi dare il cell dalla signora e cerca di parlare con la persona al telefono (T):
(S): buonasera, mi scusi, è il 118. Lei sa chi è la persona con la quale sta parlando? E' caduta e l'abbiamo portata in ospedale ma avremmo bisogno di sapere come si chiama
(T): la stavo aspettando alla stazione di Ciuccobarucco [nota località in provincia], ecco perchè non arrivava; è grave?
(S): no, solo un taglietto, non si preoccupi,
(T): ah, meno male.
(S): mi dica, lei sa come si chiama questa persona?
(T): no, non la conosco (con fare sospettoso)
(S): ma come, la sta aspettando e non la conosce?
(T): no, no, non la conosco, non so chi sia
(S): ma la signora prima ha detto il suo nome. E' sicuro di non essere un suo amico?
(T): no, no....non la conosco.
(S): guardi che a noi serve solo il nome di questa signora, non il suo
(T): no, non la conosco, non so come si chiama, non l'ho mai vista, non ho idea di chi sia
(S): non sa niente di lei però l'aspettava alla stazione di Ciuccobarucco
(T): - click -


 
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