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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Altri consigli per "tutti-scrittori"

Post n°94 pubblicato il 09 Giugno 2008 da tuttiscrittori
 

Dal grande "maestro del brivido", Stephen King, qualche parola sul libro ... quello su cui stiamo lavorando, quello chiuso nel cassetto, quello che ancora non abbiamo iniziato a scrivere...
Consigli validi anche per i racconti, naturalmente.


*

*

*

“Scrivendo un romanzo, trascorrete settimane e poi mesi a compilare parole su parole, e quando avete finito vi siete guadagnati, voi e il vostro libro, il sacrosanto diritto di appoggiarvi allo schienale (o uscire per una lunga passeggiata) e chiedervi chi ve l’ha fatto fare, perché gli avete dedicato tutto quel tempo, perché vi è sembrato così importante.
Mentre scrivete il libro, giorno dopo giorno identificate ed esaminate ciascun singolo albero. Alla fine dovete fare un passo indietro e contemplare la foresta.
Non tutti i libri devono essere densi di simbolismi, ironia o linguaggio musicale (la si chiama prosa per qualche ragione, sapete), ma la mia impressione è piuttosto che ogni libro, almeno quelli che vale la pena leggere, trattino di qualcosa. Il vostro compito durante o subito dopo la stesura della prima bozza è decidere i qualcosa di cui tratta il vostro. Il vostro compito per la seconda bozza, o una qualsiasi di quelle che seguono la prima, è di rendere ancora più chiaro quel qualcosa. Ciò potrebbe richiedere modifiche e revisioni sostanziose.
Il beneficio per voi e il vostro lettore sarà un percorso più chiaro e uniforme. Funziona sempre.”

*

*

(da "On Writing - Autobiografia di un mestiere" - S. King)

*

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/06/08 alle 13:26 via WEB
Giuro di non aver mai letto niente di King, ma questo suo consiglio mi sembra davvero saggio. Davvero saggio. Alessandro F.
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 09/06/08 alle 13:36 via WEB
I saggi consigli sono sempre utili, basta seguirli. Ed è qui che, spesso, molto spesso, casca l'asino. Quell'asino che spesso, molto spesso, dimentica di non essere nato "imparato", bensì di avere molto, ma molto da imparare.
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/06/08 alle 13:55 via WEB
Alessandro, se non hai mai letto niente di King, ti consiglio di farlo. Se non ti va di affrontare un romanzo, ti consiglio "TUTTO E' FATIDICO"(già è stato nominato questo libro, qualche giorno fa in un commento), una raccolta di racconti "da brividi", alcuni davvero magistrali! Per quanto riguarda i saggi consigli, al momento io prenderei per me quello della tenacia e della perseveranza... a volte si barcolla... :) elliy
 
alessandro_n_1971
alessandro_n_1971 il 09/06/08 alle 14:42 via WEB
E On Writing è pieno di buoni consigli, il problema è saperli seguire ;O)) Mi permetto di consigliare ad Alessandro e a chiunque avesse voglia "La lunga marcia" di Richard Bachman (unp pseudonimo di S. KING) VIVA IL RE !
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/06/08 alle 18:07 via WEB
"On writing" è dichiaratamente la "autobiografia di un mestiere", in cui la storia personale di S.K. si fonde con quella dello scrittore. Ognuno può trarne spunti e riflessioni, ma si tratta, come dice lo stesso autore nel finale, principalmente di "un incitamento: potete, dovreste, e se siete abbastanza coraggiosi da cominciare, scriverete. Scrivere è magia, è acqua della vita come qualsiasi altra attività creativa. L'acqua è gratuita. Dunque bevete. Bevete e dissetatevi". Precisando, un bel po' di pagine prima, che "la buona scrittura si basa sulla padronanza dei fondamentali (vocabolario, grammatica, elementi di stile) e sul fatto che la vostra casseta degli attrezzi contenga, al terzo livello, gli strumenti giusti" e "... sebbene sia impossibile estrarre uno scrittore competente da un cattivo scrittore, e sia ugualmente impossibile tirar fuori un grande scrittore da uno bravo, è invece possibile, con molto duro lavoro, dedizione e aiuti tempestivi, trasformare in bravo uno scrittore che è solo competente". Tutto questo naturalmente non riguarda i "geni" della letteratura, che sono un mondo a parte! elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/06/08 alle 15:19 via WEB

Dunque - pausa per prendere un bel respiro.
Ho da sempre (posso dire così?) una copia dell'autobiografia del maestro nel mio cassetto.
So che ci sono dei consigli rivolti al "giovin scrittore", ma profondamente condivido con Stephen King l'opinione che la prima parte del libro sia quella importante.
Saper scrivere bene è certo importante, ma se non hai cose da dire, se la tua vita è desolatamente normale, se ti manca il talento e il fuoco dello scrittore...
Insomma - come ripeteva mio nonno - sangue da una rapa non si cava.
Molti possono sognarsi romanticamente scrittori, ma pochi sono disposti a licenziarsi dal posto in banca, a divorziare, a partire per l'Africa (senza prenotare un bungalow a Malindi), solo per poter scrivere le storie che si hanno dentro.
Parafrasando Leonardo Sciascia, ci sono scrittori, mezzi scrittori, scrittoricchi, pigliainculo e quaqquaraqua!
Non parlo di nessuna persona in particolare, naturalmente, ma per me soltanto e ammetto di non essere scrittore e che non lo sarò mai.
Mi accontento del piacere di raccontare ogni tanto una bella storia, attorno al fuoco, ai miei amici. Magari di quelle che fanno paura o fanno sognare mondi differenti.

Larga la foglia, stretta la via, dite la vostra che io...

Manfredi Alter

 
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 09/06/08 alle 15:48 via WEB
Diciamo pure che di un libro la prima parte è importante tanto quanto la seconda, ma non credo sia necessario ribadire una tale ovvietà. A parere strettamente personale, al di là delle copie vendute, del successo planetario, e quant'altro fa di S.K. una persona famosa, invidiata e imitata, non è uno scrittore che inserirei nel percorso di lettura di chi voglia leggere per imparare - perdonate, ci saranno almeno 100 altri verbi atti a spiegare, ma al momento solo imparare mi viene - a scrivere bene. Quantomeno: prima ce ne sono moltissimi altri, a cominciare dai nostri conterranei (così non sorge il problema della traduzione) per arrivare ai Maestri, quelli sì, della Letteratura. King lo si legga per svago (anche i thriller servono allo scopo.) Un esempio: lessi K. - nella misura de Le streghe di Salem, La metà oscura e Un'incredibile festa di morte - intervallandolo alla lettura de L'Uomo senza qualità. Oppure ne tengano conto i cultori del genere, senza scimmiottarne però il modo di raccontare. Sunto: sì a K. ma Tolstoj, Dostoevskij, Calvino, Hugo, Pirandello, solo per citarne alcuni, debbono avere la precedenza.
 
   
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/06/08 alle 18:21 via WEB
le "basi" sono imprescindibili!!!! elliy :)
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/06/08 alle 18:20 via WEB
La mia sfida personale - per quanto riguarda la scrittura - è quella di riuscire a scrivere delle piccole cose di ogni giorno, cercando di renderle interessanti, trasmettendo delle emozioni. Sono le piccole cose che ci riempiono la vita e che ci accomunano e sono quelle che spesso ci spezzano o ci possono rendere felici. Possono nascere spunti o suggestioni per scrivere una storia durante una notte trascorsa in ospedale o in un pomeriggio noioso tormentato dai ragazzini che urlano in cortile senza un attimo di tregua o nel tran tran quotidiano dell'autobus del mattino, pieno di pendolari irritati. Si può scrivere di una goccia che continua a cadere nel lavandino o di cesto di kiwi che non maturano mai, di un disco avuto in regalo, pieno di strane canzoni per lo più sconosciute... l'importante - secondo me - è assecondare "l'urgenza" di scrivere e quindi di comunicare le proprie emozioni oppure, come di recente ha detto un amico del blog, scoprire "il gusto" della scrittura. elliy
 
   
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 10/06/08 alle 09:38 via WEB
Proprio così: una goccia che cade dal lavandino, del resto sempre Calvino nel suo Palomar ci (di)mostra come dall'esposizione di formaggi su un banco, pronti per la vendita, possa nascere un interessantissimo brano. Infatti il romanzo tutto è dedicato all'osservazione minuta delle piccole cose. Personalmente sono convinta che il dilettante debba partire dalle picole cose che gli stanno attorno e, man mano svilupparle. Invece spesso egli cerca l'argomento roboante, impigliandosi così in una rete che non consente scampo. Per contro tenere presente che le cose più vicine a noi, o addirittura quelle dentro di noi, bisogna filtrarle per poterle rendere al lettore, filtrarle senza porre barriere, però. Ma mi fermo qui, non vorrei confondere troppo le idee :-)
 
     
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 10/06/08 alle 10:19 via WEB
Precisazione: quando ho parlato di "dilettante" non mi riferivo a nessuno in particolare (tantomeno a Elliy) bensì ragionavo in generale. Ogni volta che dico la mia in una conversazione, se non specificato, è sempre riferito in generale e non verso una precisa Persona.
 
     
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 10/06/08 alle 10:31 via WEB
ambè! meno male, che in redazione la scorta di cerotti è quasi esaurita :))) - con la questione della selezione del racconto poi, siamo ai punti di sutura! ehehehe! elliy :)
 
CronoKidd
CronoKidd il 09/06/08 alle 19:19 via WEB
Scusate l'intrusione. Non è un commento sui consigli di S. King. Solo un saluto ed un abbraccio da un vecchio amico, in particolare ad Ellie (mi rifaccio vivo, giuro!). Ciao da Pinocchio. Volevo dire: Cronokidd.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/06/08 alle 19:59 via WEB
allora è proprio vero! a volte ritornanoo! Caro Pinocch... ehm volevo dire, caro Crono, lo sai che ti aspettiamo a braccia aperte (solo che non sai il perchè... ehehehehe!). dai scherzo, è una gioia rivederti da queste parti. sbrigati!! baci, elliy :)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 09/06/08 alle 21:39 via WEB
Ma come mai trovo interessanti questi post e questi arguti commenti se non sono neanche lontanamente una scrittrice?...Mah! Come disse qualcuno, "eppur si muove..."? ;-)))
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 10/06/08 alle 10:32 via WEB
"eppur si muove" Carpe? ehehe! un motivo ci sarà!... bacii! elliy :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/06/08 alle 11:40 via WEB
Ma, gli artisti famosi, scrittori, pittori, scultori, ecc. ... secondo voi ogni tanto si saranno fermati a pensare: "Ma io, sono un artista oppure no?". Secondo me, se sono fregati. Non so cosa ne pensate voi, ma secondo me hanno fatto bene. Alessandro F.
 
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 10/06/08 alle 15:48 via WEB
Sì, se ne sono fregati e hanno fatto bene; ma non sono quelli famosi: sono quelli bravi. A volte i due status coincidono, a volte, spesso, no. Doverosa la distinzione. Ciao :-)
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/06/08 alle 17:26 via WEB
Beh, in effetti il fatto di essere famosi non è garanzia di bravura. Sarebbe interessante analizzare gli elementi che hanno reso famosi i vari artisti del passato. (ma non solo gli artisti) Ma credo non siano stati degli elementi esclusivamente oggettivi e concreti. Movimenti filosofici, religioni, ideologie politiche si sono imposti alla storia per motivi spesso assai difficili da distinguere e riconoscere. Chissà, forse anche per il caso, che spesso conta più di quanto vorremmo e di quanto ci aspetteremmo. Che dite? Alessandro F.
 
     
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 11/06/08 alle 17:57 via WEB
Indubbiamente il caso ha la sua importanza, come in tutti i fatti della vita, però il più deriva dalla passione e, in conseguenza, dalla fatica. Scrivere, come l’applicazione alle altre arti, è soprattutto fatica. Si fatica per l’idea, per tirarla fuori, per realizzarla, perfezionarla, portarla avanti, divulgarla; sono fatica le critiche dalle quali estrarre le giuste indicazioni; è fatica il pudore che l’arte ha in se, pudore che nasce dal dover mettere a nudo la propria anima, dal guardarsi dentro laddove non è, sovente, gradevole – per noi stessi – osservare. Per contro viene naturale, ai valenti, porsi al servizio dell’arte e non il contrario. I bei lavori vedono la luce in questo modo: quando l’artista si mette a servizio dell’arte.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/06/08 alle 19:50 via WEB
Da Carmen...un saluto ad Elly e ai suoi amici scrittori bravi e non ... che dirvi? E' tutto interessante, ma io mi chiedo, può una persona come me, che nella vita ha letto sempre poco, che si trova in un ambiente dove il dialetto è imperante, avere anche solo la pretesa di scrivere qualcosa che sia almeno grammaticalmente corretto? A volte ho seri dubbi, non mi chiamate pessimista. Elly, lo so che tu vuoi fare di tutto per incoraggiarmi e ti apprezzo molto, ma come giustamente ho letto sopra, non può uscire sangue da una rapa!
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 11/06/08 alle 23:43 via WEB
Carmen, forse non si tratta solo di sangue e di rape, direi che è una semplificazione inadeguata in questo caso. Ovviamente non tutti possiamo essere o diventare "grandi" scrittori (magari!), ma questo non significa che non si possa comunque imparare a scrivere in modo corretto, se c'è passione e volontà di lavorare in questa direzione. Certo la base di partenza e il cosiddetto retroterra culturale sono importanti, ma la grammatica si può studiare, e non solo quella. Probabilmente non verranno fuori dei capolavori immortali, ma si può imparare quantomeno a comunicare efficacemente i propri pensieri e le proprie emozioni. E non credo sia cosa da poco, anche se, ovviamente, Pirandello, Kafka, Dickinson eccetera eccetera appartengono a un altro emisfero! Lo sai che sono un'inguaribile ottimista in queste cose :) E so/sappiamo tutti che tu hai moltissimo da comunicare e da donare, a proposito di emozioni e sensibilità e via dicendo! non vorrai tenerci fuori, vero? E come sta andando il tuo corso di scrittura in Second Life? baci baci Carmen :)) elliy
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 12/06/08 alle 08:42 via WEB
Ciao Carmen, grazie del tuo intervento. Indipendentemente dagli studi fatti e diplomi/lauree conseguiti, ciascuno di noi può farsi una cultura nel corso della propria vita. Ovvero, leggendo. Leggere "buono" è il segreto e farsi spugna per assorbire il bello che l'ottima scrittura ci regala. Ci si sente poi come trasformati e anche il nostro scrivere man mano muta per crescere, per differenziarsi, per divenire più corposo. Che altro dirti? Appoggio Elliy in pieno, condividendo ciò che ha detto. Aspetto di leggere qualcosa di tuo, ok?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/06/08 alle 10:58 via WEB
Cara Carmen, per quale motivo hai dei dubbi sulle tue capacità di scrivere? Dal modo in cui scrivi qui, non mi pare che dovresti preoccuparti troppo. E poi... non è bello offendere la grammatica? Aggirare la sintassi. E' cosa affascinante. Se dovessimo tutti rimanere dentro certi confini .... la novità, la creatività, l'invenzione ... non ci sarebbero mai. Rimango pure io in attesa di leggere qualcosa di tuo. Insomma ... hai già tre potenziali lettori. Mica male, di questi tempi. Alessandro F.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/06/08 alle 11:43 via WEB
Da Carmen ... vi ringrazio per i vostri commenti, in effetti, le cose che ho scritto, anche se dettate dalla mia sincerità, avevano lo scopo di trarre da qualcuno di voi un pò di incoraggiamento, di certo io non ho la mira di diventare una grande scrittirce, non accade neanche a chi è molto piu bravo di me, quindi sarebbe da ingenui già il solo pensarlo, tuttavia, per quanto mi è possibile, ho deciso di migliorare il mio modo di scrivere. La parola scritta, quando è scritta bene, ha un grande potere.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/06/08 alle 14:48 via WEB
"La parola scritta, quando è scritta bene, ha un grande potere". Ecco, vedi ... come scrivi bene. Alessandro F.
 
   
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 12/06/08 alle 17:36 via WEB
Carmen è una forza della natura! e una persona deliziosa :)) aspettiamo davvero qualcosa da leggere, mi raccomando! elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/06/08 alle 16:40 via WEB
Certo che a riguardare bene la foto e la faccia di king .... non so se sia proprio il caso di ambire a diventare come lui. Alessandro F.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 13/06/08 alle 22:33 via WEB
:)) dici?? elliy
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/06/08 alle 12:24 via WEB
Dico. Alessandro F.
 
LadyAileen
LadyAileen il 14/06/08 alle 18:30 via WEB
Il problema è che pur seguendo i consigli di Stephen King e aver scritto un capolavoro ti scontri con la dura realtà: senza le conoscenze giuste nessuna casa editrice importante rischia con gli esordienti.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 16/06/08 alle 00:08 via WEB
Cara Lady, come si fa a darti torto? non solo è difficile farsi pubblicare, ma anche soltanto leggere, da una casa editrice! c'è da dire che esistono delle eccezioni, ma si tratta di piccoli editori (non dico quelli a pagamento, naturalmente), niente a che vedere con la grande distribuzione. comunque, io mi sentirei di dire due cose: 1 - essere consapevole di quanto sia difficile arrivare alla pubblicazione (e alla distribuzione soprattutto), non può in alcun modo frenare la passione per la scrittura: quella, se c'è, esplode! 2 - bisognerebbe in ogni caso essere sicuri che quel "capolavoro" sia davvero tale... 3 - (avevo dimenticato, c'è anche un punto 3) INSISTERE!!!! un abbraccio Lady :)) elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/06/08 alle 19:45 via WEB
Cara Lady, non ho potuto frenarmi. Trovo nelle tue parole la perfetta descrizione dell'editoria attuale. In giro si trova tanta brava gente che scrive bene e con creatività, ma agli editori interessa investire il meno possibile e guadagnare il più possibile. Ma non credo sia solo un problema di editori. Sappiamo bene che l'Italia non eccelle molto nel dare fiducia ai propri talenti e questo non solo nella letteratura, ma anche nelle scienze o nell'imprenditoria. La Montalcini, tanto per fare un esempio che cito spesso, era solo una ricercatrice, una delle tante che poi ha fatto grandi scoperte grazie alla fiducia che ha ricevuta. E non solo ai mezzi che ha ottenuto. Tornata in Italia ... beh, adesso è una scienziata famosa, ricompensata con la nomina a senatrice. Ma se nessuno le avesse dato fiducia sarebbe rimasta a fare la fame in qualche modesto laboratorio di una delle tante università italiane. La nostra Elliy, come sempre, ha centrato il punto fondamentale. Bisogna insistere e mai arrendersi. E bisogna farlo anche quando gli altri ti criticano. Se si aspetta di trovare uno che ti da fiducia di questi tempi... stai fresco ... Salutoni. Alessandro F.
 
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