Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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"Per una fetta di anguria gelata"

Post n°116 pubblicato il 20 Settembre 2008 da tuttiscrittori
 

THE WINNER IS...

Eccoci giunti all’atteso e sempre difficile momento della proclamazione del vincitore.

Cominciamo con il ringraziare tutti coloro che hanno partecipato mettendosi in gioco in prima persona e anche coloro che hanno avuto la gentilezza di leggere i testi e la cortesia di commentarli.
Ogni racconto ha una propria anima, è frutto di emozioni e di applicazione e merita un applauso!

Premettendo che la scelta del vincitore è stata effettuata in base alla qualità della scrittura e alla potenza evocativa della narrazione, THE WINNER IS....

ALESSANDRO FORT

 

Con la seguente MOTIVAZIONE

 

"La fetta di anguria di Alessandro è una fetta di ricordi: la mano del lettore, unitamente alla sua, estrae il tassello e guarda nello spazio rimasto, dentro, fino alle memorie d´un tempo e guai all´uomo che non conserva memoria del proprio ieri. La similitudine finale ambisce  a rendere "pensante" il frutto, vitalizzandolo in speranza di futuro, contrapponendosi al passato appena narrato. Continuità di tradizione che è sì civica, ma anche testimonianza del cuore. Complimenti ad Alessandro anche per la forma, sintatticamente ineccepibile."

 

MA ATTENZIONE!

MOLTI ALTRI  RACCONTI SI SONO DISTINTI  E HANNO MERITATO UNA MENZIONE SPECIALE!

E sono, in ordine alfabetico:

 

BAC.ONE
Un ritorno al passato, contadino nel caso, di un’Italia che non ritroveremo forse più. Sarà un bene, sarà un male, chissà. Bel testo, composto con ordine e leggerezza, scorrevole quanto basta per coinvolgere il lettore. Complimenti  bac.!

 CARPEDIEM56MAESTRA - con il suo secondo racconto, postato il 14.8.08.
Un brano ricco di abili citazioni, fino al culmine della chiusa: Il mostro della Laguna Nera, Ava Gardner, tende di broccato e quindi la nostra Duse e, last but not least, Femme Fatale che è il titolo di una pellicola firmata Brian De Palma. Complimenti proprio per quel "femme fatale" finale, senza aver specificato (sarebbe stato un errore) il riferimento a De Palma. Brava Carpe! Ci resta però una domanda: perché mescolare riferimenti a film e a spot pubblicitari?

RELAXIN:

Un sapiente mix (scritto con buona forma) che racconta il tempo che fu di pirati, galeoni e malandrini, puntando però l´attenzione del lettore su tragici fatti odierni, come lo sfruttamento di esseri umani. La commistione passato/presente indica in chi scrive interesse verso la società e i suoi mutamenti, spesso abominevoli: uno scrittore deve sapersi guardare intorno. Bravo a Relaxin!

VI-DI:

Punto fermo ad ogni capoverso: rapidità e nerbo nel descrivere l´azione. Un testo scorrevole, essenziale, con lieta "scivolata" finale. Grande Vi_Di, come sempre!

*
E  POTREMMO CONTINUARE PARLANDO DI.... anzi no! basta così! (ehehehe... un po' di sadismo ogni tanto...)

SE VORRETE

potrete richiedere un parere sul testo presentato, sia pubblicamente – qui sul blog – che in forma privata, inviando una e-mail a: redazione@tuttiscrittori.it.

 Ed ora, ecco il racconto vincitore:

 

OTTANTA LIRE – di Alessandro Fort

Nei caldi crepuscoli di luglio, quante volte seguivo la scia di mio padre in bicicletta, lungo il viale che portava alla piazza, fino al baracchino delle angurie: un bancone fatto di tavole sospese su sostegni traballanti. Da una parte c’era una vasca colma d‘acqua alimentata da un lungo tubo di gomma verde che serpeggiava fino a scomparire, nascondendo la sua misteriosa origine. Le angurie galleggiavano pigramente, scontrandosi annoiate fra loro con fare rilassato. Mio padre si avvicinava e chiedeva semplicemente: “Una ovale”. Lui era convinto che la forma ovale fosse universale garanzia di qualità. Dall’altra parte del banco, il solito uomo dall’aspetto malinconico con i baffi che oltrepassavano il mento, come un cavaliere mongolo ridotto a fare un modesto lavoro dopo le epiche gesta del passato, gettava le mani nell’acqua della vasca. Afferrava uno di quei globi verdi, con la fretta di chi si trova a salvare un malcapitato in procinto di annegare e vi incideva un tassello, esibendolo con orgoglio per dimostrare quanto l’intero frutto fosse perfettamente maturo e quindi zuccherino. Rimesso il pezzo al suo posto, collocava l’anguria sulla bilancia: “Dieci chili, più o meno” sentenziava con espressione soddisfatta e subito dopo aggiungeva con tono generoso: “Ottantatre lire, facciamo ottanta”.
E mentre io stavo ancora riflettendo su quel “più o meno”, mio padre, già rimontato in sella, appoggiava l’enorme anguria sulla gamba destra trattenendola con le dita spalancate: era bravo ad andare in bicicletta guidando con la sola mano sinistra e l’altra infilata nella tasca dei pantaloni. Giunto a casa, la poneva sul tavolo per tagliarla a metà.
A quel punto tutti acquisivamo il diritto di esprimere una valutazione sulla forma, sul colore, addirittura sulla distribuzione dei semi e naturalmente sulla qualità del taglio stesso.

Poi si passava all’assaggio, fase nella quale si stabiliva definitivamente se era stato fatto un buon affare oppure no. Ci si guardava l’un l’altro da dietro le grandi fette accomodate sui piatti preparati da mia madre, preoccupata solo di dover raccogliere semi dal pavimento per almeno due giorni di seguito. Lei rimaneva a guardarci. Mia madre non la mangiava, non la digeriva.

Sono trascorsi tanti anni da allora. Le angurie costano molto di più, si acquistano nei centri commerciali dove il peso lo misuri da te ed il tassello non sanno nemmeno cosa sia. Le sistemano in grandi cassettoni, accaldate, addossate una sull’altra come prigioniere che guardano da dietro le sbarre, in attesa di essere liberate e portate via da quella bolgia infernale. E quando ne afferri una, quella alza le braccia e sorride, felice di essere stata scelta. Probabilmente sa che verrà messa comoda comoda sul sedile della macchina, come un bambino adottato, entusiasta di conoscere la sua nuova casa.

*

*

 

 

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Commenti al Post:
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 01:30 via WEB
Grazie davvero a tutti! E tantissimi complimenti ad Alessandro F. per il suo racconto, ma anche a tutti i partecipanti. Come detto, si sente il cuore di ognuno pulsare tra le righe di ciascun racconto: ci piace scrivere, raccontare, esprimerci... è questo quello che vogliamo fare! al meglio, ma divertendoci :) Un grande bacio a tutti tutti! elliy :)
 
relaxin
relaxin il 20/09/08 alle 03:40 via WEB
Onori al vincitore...mi sarei accontentato anche di un libro usato (consolazione)......se aveste letto la "La libreria stregata" di Morley...forse...ma dai scherzo! Ciao a tutti!!!
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 14:24 via WEB
Accidenti, non l'ho letto... ma come si fa a smaltire tutto l'arretrato? ho una pila di libri in fibrillazione qui vicino !!! Relaxin, è stato molto interessante incontrarti e francamente sarei curiosa di leggere qualche altra cosa. Va beh, come dire, l'indirizzo lo conosci... baci e grazie a te! elliy
 
smile.new
smile.new il 20/09/08 alle 07:19 via WEB
Complimenti per il vincitore, un racconto che ha suscitato in me ricordi lontani... però son sincero penso che sia fuori tema rispetto al titolo, che ne indicava la via: "per una fetta di aunguria gelata" cioè a causa di una fetta di anguria gelata, io ho pensato che il racconto dovesse seguire questa logica, quel "per" era importante, come del resto "gelata".... :))
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 14:34 via WEB
Caro Smile, non hai del tutto torto, se intendiamo il titolo nel senso da te indicato.
Nella motivazione è comunque chiaramente espresso il criterio di valutazione adottato: ottima prova di scrittura e di evocazione narrativa.
In ogni caso, nello specifico, oltre a quanto riportato in motivazione, notiamo come l'anguria sia comunque al centro della narrazione, anzi diventa il punto focale intorno al quale tutta la famiglia si riunisce.
Grazie alla capacità narrativa dimostrata in questo frangente, si concretizza davanti ai nostri occhi l'immagine dell'anguria tagliata e sistemata nei piatti, dei bambini frementi tutti intorno in attesa di poter addentare la propria fetta, la madre preoccupata di dover raccogliere i semini sparsi per casa. E, oltre alla descrizione del rito attraverso il quale si arriva a questo momento (la passeggiata fino al baracchino delle angurie, la scelta, il tassello…), quanta altra vita ci lascia immaginare dietro questa "fotografia"… forse anche discussioni tra moglie e marito per arrivare a quel momento?... forse no, ma questo è il bello della scrittura: ci può essere tutto, dentro.
Ma soprattutto, non dimentichiamo MAI lo spirito che deve animarci: questo è un " gioco letterario", quindi non è un tema scolastico, né un concorso nazionale.
E' soltanto un modo – speriamo divertente - di confrontarci e crescere, tutti insieme, compresi i sottoscritti naturalmente. Forse proprio per prepararci ad affrontarli meglio, i concorsi e le prove di scrittura in generale.
Sia detto tra parentesi - però anche sottolineato: abbiamo notato in Alessandro F. un notevole miglioramento, rispetto ai primi racconti da lui inviati nei giochi precedenti e questo ci rende davvero felici! elliy
(P.S. - ma si potrà mettere tra parentesi e poi sottolineare? boh..)
 
   
smile.new
smile.new il 20/09/08 alle 15:55 via WEB
Non mi fraintendere elliy, non metto in dubbio la qualità evocativa e l'ottimo modo di scrivere di Alessandro (magari riuscissi io a scrivere come lui!!), ma se un gioco letterario "è" :ha le sue regole, come le 3000 battute, un testo che è di riferimento e che può condizionare in un modo o nell'altro il racconto in questione. Ti ricordo di un gioco letterario basato su 10 parole da cui non si poteva cambiare nulla, altrimenti sarebbe stato segato il racconto (come scriveva il buon Mec). Qui la frase, era la regola, e se un racconto doveva essere solo evocativo potevate dire: ricordi di una fetta di anguria, avendo caratterizzato con "per una fetta di anguria gelata" i racconti, allora tutto era di per se conseguenziale.... con affetto smile :))
 
     
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 20/09/08 alle 16:37 via WEB
Premettendo che: quanto accaduto prima della mia venuta qui non è chiaramente di mia competenza nella risposta e che non interverrò oltre sulle questione, già chiarita da Nicoletta, senza ulteriore necessità di approfondimenti, nel caso inutili.

In genere chi frequenta un blog come questo non è propriamente un professionista della scrittura, bensì un appassionato. Il quale ha necessità di essere instradato, incoraggiato e senz'altro criticato in modo costruttivo e onesto. Io stessa ho già fama d'essere "cattiva" per quanto concerne le mie valutazioni, in realtà uso la massima sincerità esprimibile per far sì che chi fruisce delle mie impressioni di lettura ne ricavi materiale per potersi rendere conto in quale senso andare a parare. Non ho in tasca verità assolute, dico ciò che so ben felice di condividerlo con altri. Se, nel valutare i brani del gioco, mi fossi aggrappata assolutamente e caparbiamente al tema indicato NESSUNO avrebbe guadagnato il libro in palio. Perché? Perché vuoi per un verso vuoi per l'altro, ad eccezione dei testi indicati, i restanti peccavano tutti fortemente in forma, ergo sintatticamente non buoni. E la forma è la prima cosa alla quale si guarda nel pesare un brano. Anche perché può essere la migliore idea del mondo, ma se è male espressa diventa incomprensibile. Per male espressa intendo non solo grammaticamente scorretta, ma anche banale, ripetitiva, inconcludente e comprensiva di quei difetti che fanno di un testo un testo non buono. Quindi, per finire, nello specifico il pezzo di Alessandro Fort è ben scritto, ne risulta che, per le motivazioni precise fornite da Nicoletta, è stato accolto come il migliore tra i proposti. L’attaccarsi in modo cocciuto ad una preposizione, di fronte a qualcosa di ben formulato rispetto ad altro, non mi appartiene né mi apparterrà mai. Alla buona scrittura miro e, nel farlo, non mi formalizzo davanti ad un “per”, altrimenti qui dovremo/dovremmo accettare solo gli elaborati di Umberto Eco, il quale non credo li renderà disponibili. E non chiedermene il motivo: sono fatti suoi.

 
     
smile.new
smile.new il 20/09/08 alle 17:22 via WEB
Grazie della risposta Renata, accetto di buon grado una critica sul mio.. (personalemnte avrei scelto il racconto di Giampaolo).. :))
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/09/08 alle 17:40 via WEB
Il commento al tuo ce l'ho già pronto, testun! :-))) e avrai anche una bella sorpresa. Te lo posto subito. Renata.
 
     
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 20/09/08 alle 17:42 via WEB
@Smile.New: complessivamente noto un miglioramento e di questo mi compiaccio, bravo! Miglioramento non eclatante, ma significativo comunque. Stai sempre attento ai “che”, nell’incipit ce ne sono in abbondanza; a piccole imperfezioni che però hanno la loro importanza: su quella terra secca e arida, piena di limoni e fichi d’india, che sarebbe diventata poi un’autostrada. (su una terra secca e arida costellata di limoni e fichi d’india che sarebbe diventata un’autostrada). Poi le solite frasi fatte: Gli si avvicinò con passo veloce ed elegante, i movimenti ritmati e sensuali erano da lei accentuati quasi fossero una danza. E meglio: “lo avvicinò”, anziché “gli si avvicinò”, perché è la ragazza ad avvicinarsi a lui e non il contrario. Riassumendo: un piccolo passo avanti lo hai fatto e questo è un grosso risultato. Continua così.
 
     
smile.new
smile.new il 20/09/08 alle 18:14 via WEB
Thanks..... come sempre, fai prima tu a dare una risposta, che noi a formulare il quesito.. :)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/09/08 alle 19:39 via WEB
GRAZIE SMILE!!! Un bellissimo premio la tua preferenza: grazie ancora! :-)) Gianpaolo
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/09/08 alle 08:47 via WEB

Felicitazioni al vincitore e un ringraziamento a chi ha lavorato per organizzare questo giocodi creazione narrativa.

Manfredi Alter

 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 14:25 via WEB
Grazie Manfredi, sei un tesoro! elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/09/08 alle 12:45 via WEB
Innanzi tutto complimenti vivisimi ad Alessandro e debita gratitudine a voi, severa ma imparziale giuria,che I suppose, è ancora intenta a spalmarsi il Lasonil sulle inevitabili divergenze di valutazione....;-))))
Che dirvi? Grazie, grazie mille. La mia vena umoristica a quanto pare è migliore di quella horror-catastrofica...ehehehhe!
Circa le citazioni sono felice che si siano colte. Quello che mi riproponevo era la descrizione di una giovane donna, totalmente immersa ed inflenzata dall'odierna cultura dell'immagine, televisiva e cinematografica, che oramai ha in essa i suoi riferimenti per esprimersi. I concetti che vuole trasmettere peraltro sono perfettamente recepiti, senza bisogno di ulteriori parole, da tutti noi che insieme a lei (che forse è solo un tantino più patologica) condividiamo i medesimi slogan e imput...Insomma è solo un tantino più "oltre" rispetto alla media, ma anche io, se qualcuno mi dice "c'è posta per te" rido e se dico "twu is megl che uan" è un intero mondo concettuale che mi si spalanca innanzi, tanto quanto un "Onorevole!?! Ma mi faccia il piacere!" che vale più di un comizio...Baci a Elly! Carpedine
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 14:30 via WEB
Lasonil?? nooooo! tanto ormai siamo passati alle maniche lunghe (ehhh... non esistono più le mezze stagioni! ahahah).
Carpe, ma io adoro anche il tuo lato "horror": come non apprezzare quella tracheotomitica (?!) penna bic??? Baci a te! elliy :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/09/08 alle 12:55 via WEB
Quando ho aperto il blog ... ho fatto quasi un colpo. Non pensavo... non credevo ....insomma, GRAZIE GRAZIE GRAZIE. Fa sempre piacere ricevere un riconoscimento, se poi è stato deciso da persone competenti ....assume un valore ben maggiore. Che posso dire? Ancora GRAZIE GRAZIE GRAZIE. In ogni caso, senza voler fare il patetico, non posso nascondere di essermi ispirato alla realtà, alla mia infanzia e comunque anche a mio padre ... che continua a scegliere le angurie ovali. Mentre mia madre continua a non mangiarle. Grazie dei complimenti, anche questi apprezzati in quanto provenienti da amici, ma amici che scrivono ...quindi competenti e dunque di valore. A questo punto, sarò lieto e onorato di rispondere ai vostri commenti e suggerimenti. Alessandro F.
 
 
alessandro_n_1971
alessandro_n_1971 il 20/09/08 alle 13:08 via WEB
Ciao a tutti e complimenti ad Ale per la bella storia: vittoria meritata! Aspetto che cali sul mio racconto il commento e il giudizio di Renata. Nell'attesa, mi vado a mangiare l'ultima fetta d'anguria, facendo attenzione che non sia troppo gelata! Alessandro N.
 
   
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 14:36 via WEB
Alessandro N, stai pur tranquillo, il commento non "calerà" come una scure, ma stavolta sarà... sarà... eheheh!
va beh, mollo il pc a Renata, ora continuerà lei. Io vado prosaicamente a fare la spesa, ché anche i tuttiscrittorini mangiano fagioli, ma devono andare a comprarli! (azz! con questa citazione mi sono rovinata, mi sa!). smackk! elliy :))
 
   
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 20/09/08 alle 15:02 via WEB
@Alessando_n:<br< Se “capelli a cipolla” è una denominazione/descrizione che senz’altro induce al sorriso, trovo poco appropriato quel “vaffanculo” seppur liberatorio. Termini di questo genere sono accettabili in generi come il noir, ad esempio, ma in un classico non si tollerano. Capisco sia una parola che ormai non fa più “paura” a nessuno ed è usata comunemente (purtroppo) però letterariamente, o per farla più semplice, editorialmente o in scrittura, è meglio, se non appunto in circostanze di trame particolari, non usarla.
In complesso Alessandro puoi fare di più, le possibilità ci sono eccome, vanno sfruttate maggiormente. Qui ti sei lasciato forse prendere la mano da qualcosa tipo Questo Piccolo Grande Amore e affini vari, andando a toccare un terreno già parecchio esplorato. Quando ci si mette in queste condizioni bisogna, allora, non limitarsi alla cornice ma dare pennellate forti e severe alla tela al fine di rinnovare ciò che il lettore ha già metabolizzato da tempo. Quindi più fervore, più lavoro sui singoli termini, accurata ricerca e uso dei medesimi, si deve scavare negli angoli remoti dello scrivere, andare là dove altri si fermano. Ecco cosa ti è successo: ti sei fermato nel gruppo, non c’è stato lo scatto di reni per conquistare la volata. E’ palese, almeno per me – gli altri dovranno pazientare un poco e al momento giusto (tra l’altro quasi ci siamo) capiranno ciò che adesso è per loro astruso – la fiducia in te stesso c’è , addirittura dichiarata con tanto di entusiastica previsione, anzi certezza, sicché dacci sotto (ma non necessiti di suggerimento) proseguendo tranquillo e col dovuto mordente il tuo cammino. Vale per te e per tutti: al di là di qualsiasi gioco, premio (fino al Nobel, mi sbilancio) l’importante, l’essenziale è il rispetto per la scrittura e, col rispetto, la passione. Non c’è carburante migliore nel serbatoio di uno scrittore. Renata :-)
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 20/09/08 alle 14:36 via WEB
Nonostante ieri, fossi stato invitato a cena a casa di amici, non ho resistito a non ascoltare il programma di Elliy & Attilio. E grazie alla gentilezza della padrona di casa e mia amica, Paola, che mi ha permesso l'uso del suo pc portatile munito di sole cuffie :( ciò è stato possibile. Devo dire a onor del vero ;) che ne è uscita una puntata, senza spendere troppe parole di compiacimento, BELLA, accattivante quel tanto da tornare a riascoltare il seguito, e parlando in termini di soddisfazione, come bere un bel bicchierone d'acqua trovandosi nel deserto! Sicuramente molto del piacere è stato dovuto all'intervento di Miss Susanna Schimperna (o Mrs. eh eh?) i suoi interventi, imboccati dalla sapiente scelta di brani della oculata Miss Elliy, hanno evidenziato chiaramente come ella banchettava con la materia (letteratura, eros, psicologia, storia) creando con la sua piacevole voce, molto colloquiale, un sentiero nella sterminata giungla dell'argomento "eros", condendo il discorso di ironia, operando distinguo necessari e mettendo i paletti laddove era pericoloso sporgersi, oltre a folate di simpatia ricche di femminilità...rendendo il tutto fluido ed equilibrato, in perfetta armonia con i colleghi di una sera, lo staff di "tuttiscrittori"! La scelta dei brani letterari è stata molto piacevole e coinvolgente, in particolare travolgenti gli estratti da "La chiave" e all'acme la poesia di Octavio Paz, ma diciamo ogni colpo era vincente. Ecco, a questo punto, credo si debba cedere il passo a qualche piccola critica, anche per sentire pareri diversi puntando cmq sempre verso la costruzione di qualcosa di positivo...e dunque...a me è mancata la lettura, in questo mare magnum di letteratura accreditata, di un guizzo, un mini racconto, una breve poesia proveniente da coloro che provano a fare scrittura, sorretti dalla passione che ha abitato e promosso senz'altro i grandi maestri ..cercando nel FIAE o nel cassonetto di "tuttiscrittori" un degno rappresentante tra i novelli e magari...perchè no? approfittare della deliziosa ospite, facendole dedicare un commento o fare una domanda/elogio/suggerimento al novello scrittore.....capisco che la trasmissione deve rientrare in uno spazio prestabilito (e qui si sarebbe volentieri sforato) e nn essere molto prolissa a rischio di diventare noiosa (ma nn ci credo nemmeno se...;) . Quando si sta cavalcando un'onda ottima, il surfista nn scende dal mezzo e si butta in acqua, pluff! (ma ando' vai...?), ma porta a compimento quell'operina d'arte che è in quel momento :) chiedetelo a Silver Surfer (o a Pippe Baude)??? Infine 2 parole sulle scelte musicali (non tutte ad opera mia) , banale l'opening "Je t'aime (moi non plus)" e il seguente "Profumo" di Nannini, brano fritto e rifritto per qualsiasi italiano che nn sia nato ieri......potendo pescare in mari la cui solo evocazione crea un brivido perche' comprare sempre il solito merluzzo congelato al supermarket? Ottimo il tango scelto per la poesia di Paz, infinite le sue suggestioni; a me si ascrive l'innesto di "Ann" degli Stooges dopo De Sade, abbastanza tortuoso e sofferto (sfruttando la carica erotica di quel primo Iggy Pop) ...sapientina ;) la scelta di "Un Uomo" di E. Finardi, quasi cucita adosso al brano estratto da "La Chiave"....Sexyssimo il blues, con la "nera" voce, di Nina Simone, quanto mai provocatrice....e splendidi gli Hooverphonic, anche essi approfittano della rivisitazione, in modo intrigantissimo, di un tema "all blues" e culminante in una esplosione vocale e liberatoria della cantante; peccato queste ultime canzoni nn averle ascoltate per intero, restano immolate come anime mozzate sul barbaro palco della ghigliottina.....
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 14:50 via WEB
Bob, delizioso e prezioso Bob! Grazie per aver condito la tua cena con le nostre voci :)) - Hai ragione: il brano di un esordiente-aspirante è mancato, purtroppo. MA, e qui viene il bello, ora si aprono le danze per preparare EROS 2 (la vendetta!! - ehm... non mi farà male tutto 'sto eros??): tra poco inseriremo un annuncio (tempi tecnici, aufff!), in modo che chiunque possa cimentarsi anche nella scrittura erotica. Anzi.. mumble mumble... sai che mi hai dato un'ulteriore idea?? aspe' aspe'... uhm...
Che altro dire: forse c'è stato qualche "ingrippo" (oscuro termine tecnico)? speriamo di evitarne in futuro e anche per questo contiamo come sempre sulla tua inequivocabile competenza, fantasia e disponibilità! potremmo soffocare il banale "je t'aime..." e per quanto riguarda il "profumo" ... beh, quello ormai è evaporato...
ossequi mister bob ! e grazie! elliy :))
 
vi_di
vi_di il 20/09/08 alle 16:38 via WEB
Il racconto di Alessandro mi era piaciuto molto quando l'avevo letto, perché avevo ricordi simili anche io. Da me l'anguria lunga era anche detta 'melonessa'. E quando veniva affidato a uno di noi bambini il trasporto della melonessa, i grandi ci raccomandavano: 'Statt'accorto, nun'a fà caré ca si scocozza!'( fai attenzione, non farla cadere che si rompe!) ...si scocozzava sistematicamente! :-))
Bel racconto, complimenti Alessandro! :-))
Grazie mille anche per la menzione al mio racconto, siete gentilissimi! L'idea mi è venuta quando ho letto in rete che a Milano sono rimasti solo 3 banchi di 'anguria al gelo' e uno di questi a piazza Po... non so cosa è scattato e perché, ma da lì a vedere il Pantera volare è stato un tutt'uno, mi sentivo tanto una della banda dei soliti ignoti di cui tra l'altro ho provato ( con dubbi risultati...) ad imitare un po' la coattaggine del linguaggio! Insomma, grazie della menzione ma soprattutto grazie per avermi fatto divertire assai, ragazzi!-))
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/09/08 alle 16:57 via WEB
Grazie a te, vi_di della partecipazione e dell'entusiasmo impiegati nell'impresa. Un saluto a quel bravo figliolo del Pantera. Renata :-)
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 17:34 via WEB
VI_DI hai detto la PAROLA MAGICA! anzi ne hai dette due: DIVERTIRE ASSAI!! che bellezza :)))) risultato ottenuto, per quanto mi riguarda. mille baci! elliy
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 20/09/08 alle 17:45 via WEB
E poi, porcadiquellaoca, glielo facciamo un applauso a Nicoletta sì o sì? Vai con il battimani popolo di TuttiScrittori: per Nic hip hip hurrà!!!
 
 
vi_di
vi_di il 20/09/08 alle 18:04 via WEB
Perché Nic è una brava ragazza
Perché Nic è una brava ragazza
Perché Nic è una brava ragazzaaaa
nessuno lo può negar! :-))
 
   
smile.new
smile.new il 20/09/08 alle 18:20 via WEB
Eccomi pronto ad accodarmi al plauso... Ho seguito la trasmissione ieri sera solo parzialmente, ma sono rimasto impressonato da come Nic è migliorata rispetto alle prime puntate, è professionale, mai banale, e non perde al confronto con ospiti illustri come Susanna Schimperna... Brava :)
 
     
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 18:51 via WEB
e che posso dire? grazie grazie grazie dell'applauso e della gentilezza, ma tutto quello che faccio e che facciamo va condiviso tra noi tutti! è un gran lavoro di squadra (lasonil e cerotti inclusi), che comprende - ovviamente e soprattutto - anche chi ci segue con attenzione e affetto.
(Smile, non esagerare... è inutile che ti arruffiani eh??...). ciaooo!! elliy :)
 
     
smile.new
smile.new il 20/09/08 alle 19:21 via WEB
Tu si che mi conosci bene!!! Ma ogni plauso è meritato e sincero, come le mie critiche, sempre aperte al dialogo... :)
 
alessandro_n_1971
alessandro_n_1971 il 20/09/08 alle 18:45 via WEB
Vi devo svelare un segreto: per me, il premio più bello è la franchezza con cui Renata si esprime nei confronti delle nostre storie. Molti forum di scrittura creativa sono farciti di "bello", "bellissimo" e "quanto mi emozioni" e tutto senza tentare uno straccio di critica costruttiva. Renata, spero che con me tu voglia essere sempre cattiva, sei un prezioso aiuto. Ora, veniamo al "vaffanculo". Capisco che il genere classico bandisca i termini volgari ma, a un tipo tanto stressato da dover dimostrare "qualcosa" anche la domenica al pincio; a un tipo che se la prende con una ragazzina colpevole di portare sfortuna; a uno che è così sfigato da inciampare in un sassolino proprio a un passo dal traguardo (cosa che spesso gli sarà capitata nella vita), io cosa faccio dire? Questa domanda non ha risposta. Perchè non sono stato io a dire "vaffanculo" ma è stato lui a uscire dal racconto e a liberarsi, seppur con una parola non educata. Cosa potevo fare? Non me la sono sentita di censurarlo, non dopo essere stato io ad averlo inventato e messo in quella condizione. NO, non potevo e per questa volta (non credo sarà l'ultima) il popolo del genere classico mi perdonerà! Sapete, chi mi conosce dice che avrei dovuto fare l'avvocato, si! delle cause perse rispondo io ;O) Per tutto il resto, GRAZIE ancora Renata, io lo vedo il muro davanti a me. Il problema è che questo muro è troppo alto e io ho ancora poca rincorsa. Continuerò ad allenarmi in questa bella palestra! Ciao a tutti. Alessandro N.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 19:07 via WEB
Alessandro, questo tuo commento è il premio più bello per tutti noi! Renata ha staccato la spina per il momento (se non ho capito male...), quindi ti rispondo io.
Tra i nostri intenti c'è proprio quello di creare un momento di "lettura" sincera e critica, evitando accuratamente inutili, e spesso dannosi, "bello-bellissimo-quantomiemozioni".
Ehm... mi pare di notare, tra le righe delle tue appassionate note difensive dello spontaneo vaffanculo, chiarissimi indizi di un promettente futuro da principe del Foro! ciaoo! elliy :)
 
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 22/09/08 alle 08:52 via WEB
Ciao Alessandro :-) Però potresti, in futuro, prendere in considerazione, a parità di narrato, qualche alternativa al vaffa. C'è anche questo del quale non ho parlato, giusto per il pelo nell'uovo, ma visto che è palestra, vedo di fare il coach serio: "Più avanti, una coppietta non si dà tregua. Sembriamo io e lei tanti anni fa." Ecco: spunta da chissà dove una "lei", quindi un altro personaggio seppur sotto forma di pronome personale. Personaggio che nasce e muore nel giro di un pronome, appunto. E' chiaro il riferimento a qualcuno di un tempo che fu, una ex morosa, però infilarla lì tra il lusco e il brusco può scontentare i palati fini. Attenzione a valutare bene certi ingressi. E anche alla "coppietta che non si dà tregua": a cosa non dà tregua? sì, anche qui si capisce però il punto fermo dopo "tregua" tronca il tutto per tornare all'io narrante e capelli a cipolla. Sono minuzie, però nel complesso pesano eccome se pesano.
Il muro è alto per tutti, ci si allena step by step, con la passione dalla parte giusta: quella del cuore. Grazie della tua bella risposta e vanti così. Renata :-)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/09/08 alle 10:04 via WEB
Ciao omonimo. Sul discorso "parolacce" e affini è curioso (almeno per me) parlare con gli anziani (dagli 80 in su) per verificare nel tempo il peso delle parolacce e il loro uso nel passato. Ciao. Omonimo F.
 
   
alessandro_n_1971
alessandro_n_1971 il 22/09/08 alle 15:46 via WEB
E' vero omonimo, è vero! Con le persone anziane guai a lasciarsi sfuggire le parolacce e non solo quelle. C'era una zia a cui volevo (voglio) un mondo di bene, una persona "speciale" a cui però non potevo dire neanche "OK" ! Alessandro, mi rispondeva, può andar benissimo un va bene. FANTASTICA, mando un bacio a Zia Agnese ;O). Ciao a tutti da omonimo N.
 
relaxin
relaxin il 20/09/08 alle 19:05 via WEB
Complimemti e URRA' per Maga' l'ape generosa, boh, non mi ricordo mica la sigletta...un evviva per Elliy, senza dubbio! Piuttosto, chiedo anche io il giudizio franco di Renata Maccheroni sperando di non lasciarci le penne (sorrido impavido)! PS Ora mi sovvien, era "l'ape vagabonda, siii, vola qui, vola li, ambarambaccicci'iiiiiiiiii...lei è l'ape che ci piace, per l'eternitaaaaaaaaaaaaà..lalla la la la lla la lla la lla lla la..laaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...she loves you ye ye ye...
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/09/08 alle 19:14 via WEB
(non imbrogliare, Relaxin. sei tra le menzioni speciali, come fai a rimetterci le penne?? qualcosa si salverà per forza!)
L'ape Magà ringrazia (non è che ci sarà un trucchetto sotto? uhm...). Va beh, intanto eccoti la sigletta, così te la ripassi! L'ape Magà - clicca qua! elliy
 
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 22/09/08 alle 09:37 via WEB
@Relaxin: è un buon testo, qualche minuzia da modificare ma, in quanto tale, non inficia il risultato finale. Come ha detto Nic la menzione significa già pollice alto nei confronti del brano. Ciao. Renata :-)
 
   
relaxin
relaxin il 22/09/08 alle 19:01 via WEB
Va bene, grazie molte, Renata! Un sorriso per tutti! Vado a scrivere un raccontino erotico per la nuova puntatatatatatatata...
 
LadyAileen
LadyAileen il 20/09/08 alle 19:48 via WEB
Complimenti al vincitore! :)
 
bac.one
bac.one il 21/09/08 alle 12:32 via WEB
Grazie a voi tutti. Anche il mio racconto è ispirato a un fatto vero. Mio padre e i suoi cugini rubarono una zucca (trasformata in anguria per esigenze di copione) più di 50 anni fa; cose che una volta, in effetti, si facevano con una certa frequenza - banale dirlo ma c'erano pochi trastulli, all'epoca. Una settimana fa ho preso parte a una lettura pubblica proprio con questo brano e mi sono sinceramente divertita. Alla prossima :-)
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/09/08 alle 20:46 via WEB
Grazie a te Bac! è stato un piacere leggere il tuo racconto e quella finale risata selvaggia dei ragazzini che scappano a gambe levate, ancora mi risuona nelle orecchie! Che bello divertirsi a leggere (e a scrivere)! complimenti bac! elliy :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/09/08 alle 20:20 via WEB
Volevo aggiungermi al grande applauso alla nostra Elliy. La sola cosa che mi spiace è di non avere delle mani più grandi per ottenere un applauso ancora maggiore. La trasmissione è stata realizzata davvero bene e comunque con quella passione che caratterizza Elliy e i suoi collaboratori. Ho visto che potrebbe nel futuro scapparci un concorsino di poesia erotica o qualcosa del genere. Aspettiamo con ansia. Sarà da ridere vedere cosa tira fuori il popolo di tuttiscrittori. Poi, il sesso ispira sempre i lati più personali di ognuno di noi. Mi si consenta di aggiungere una nota sui concorsi/laboratori di questo sito. Mi accodo a Elliy e Renata per sottolineare l'importanza del confronto fra noi, appassionati scrittori e lettori, per migliorare, senza limitarsi a farci i continui, reciproci e meri complimenti. Coltiviamo magari nel nostro intimo il sogno di diventare veri scrittori, ma in ogni caso per imparare dagli altri. Un saluto a tutti. Alessandro F.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/09/08 alle 20:59 via WEB
Sei molto gentile Alessandro e ti ringrazio, a nome di tutta la redazione, anche perchè mi dai modo di tornare su un argomento delicato: quello del confronto sincero. Non è facile, lo sappiamo tutti, accettare una critica, nemmeno su un paio di scarpe, figuriamoci su qualcosa di così personale come la scrittura. Magari pensiamo di aver realizzato un testo spettacolare, ci abbiamo buttato l'anima, ci abbiamo spremuto tutti i sentimenti in mezzo a quelle righe e poi arriva qualcuno che ti dice: non funziona, taglia, butta, aggiusta, rifai. Argh! viene voglia di mandare tutti a quel paese e magari cercare altrove qualcuno che sappia apprezzare e ti dica: bello-bellissimo-quantomiemoziona! Ma lo sappiamo bene che la strada per arrivare a qualche risultato è dura (salvo che per rarissimi talenti d'eccezione, beati loro!). E parlo anche per esperienza personale: ho ricevuto certe batoste all'inizio del mio percorso! e non penso proprio di averne esaurito l'incasso.
Sicuramente è anche difficile essere duri nelle osservazioni, dispiace perchè non si vorrebbe mai colpire la sensibilità di nessuno, ma mi sovviene una frase che devo aver sentito da qualche persona anziana, non ricordo bene, eccola qui: "il medico pietoso, fa la ferita verminosa". baci a tutti! elliy :)
 
   
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 22/09/08 alle 07:26 via WEB
A proposito di REDAZIONE e di lavoro di squadra: ma vogliamo ringraziare con un grande applauso diretto e scrosciante i nostri pilastri? Il mitico Gianfranco Maccaglia (e il suo temutissimo santiago) e il prezioso Stefano Innocenti (altrimenti detto Kremuzio)? Oltre alla insostituibile Renata, naturalmente! Ed ora.. andiam andiam, andiamo a lavorarrr... :) elliy
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 22/09/08 alle 09:35 via WEB
@Gianpaolo per Il caso Citrullus: l’idea, che tu avevi stampata in testa mentre la spalmavi sul foglio, non è invece ben resa al lettore. C’è un poco di confusione in un questo brano. Passi dal presente al passato [Ci fu una volta in cui l'agente scelto Marinoni desiderò solo sprofondare nella sabbia rovente che gli stava cuocendo i piedi. S'era appena comprato una fetta di anguria gelata dal ragazzo della spiaggia con la vaschetta sottobraccio. Stava tornando da mamma e papà…] però chi legge non afferra subito il salto temporale, deve avventurarsi nella riga sottostante per vedere un “mamma e papà” e comprendere così il flash back all’infanzia di Marinoni. Alle volte basta cambiare posto ad alcune parole, rivoltare la frase e la nebbia dirada.
E anche qui [Poi notò il chiosco con i tavolini e i due turisti alle prese con i coltelli. Non seppe resistere alla fetta di anguria gelata che il cameriere gli pose davanti.] Lui “nota” (attenzione al verbo, “nota”, il chiosco e, subito dopo, c’è già il cameriere che gli serve l’anguria. Dal notarlo al sedersi al tavolo ci sarà pure un’azione di mezzo, mica vola il Marinoni! E se anche fosse, allora indicane i poteri straordinari. E i due turisti alle prese con i coltelli? A fare cosa? Che c’entrano? Chiosco e tavolini già esplicano il locale, i turisti sono inutili. Queste cose inceppano la scorrevolezza della prosa, attenzione.
[In effetti al mercato avevano confermato la presenza del giovane quel giorno: "Vien quasi tutti i giorni a far compere". E aggiunsero che quella…]: “Avevano confermato” perché poi passi al remoto (aggiunsero)? Il fatto è accaduto la mattina stessa.
[La disperazione gli piegò le ginocchia e scoppiò a piangere e singhiozzare.]: il soggetto era Marinoni, tu hai messo un punto fermo e hai ricominciato la narrazione con “la disperazione” che è diventata il soggetto della frase, però prosegui “scoppiò a piangere e singhiozzare”. Chi? La disperazione? Come lo hai espresso tu, sì. Quindi occhio alla costruzione delle frasi. E occhio anche: quando si racconta un fatto lontano nel tempo, un fatto concluso serve il passato remoto; quando c’è durata o ripetitività l’imperfetto; quando è passata ma ancora gli effetti permangono nel presente si usa il passato prossimo. La sequenza diventa quindi: passato remoto, imperfetto, passato prossimo, presente. La regola si definisce, in grammatica, Passato a 3 elementi o Tradizione fiorentina. E nei testi scritti va rispettata, quando la si vede mal composta è perché tendiamo a semplificare lo scritto verso l’oralità con la quale ci esprimiamo, ma scrivere è una cosa, parlare un’altra. E parlare male un’altra ancora.
Potevi fare di più Gianpaolo, ma niente è perduto, anzi. Si prosegue perché, come già detto, in laboratorio è facile vedere qualche provetta scoppiare tra le mani: non sarà certo questo a fermare la passione. Ci vuole ben, ma ben altro. Alla prossima! Renata :-)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/09/08 alle 10:36 via WEB
Ammetto che spesso sono molto in dubbio sulla scelta dei tempi dei verbi, e questo mi affascina. Mi affascina non perché scopro solo adesso le regole dei tempi e modi della grammatica, ma perché scrivendo mi rendo conto che qualsiasi dettaglio non va perduto, come invece succede parlando: chi legge torna sempre sulle righe precedenti, le rilegge, le studia e le rimira, cercando, tra i caratteri stampati, le sfumature o i messaggi, più o meno nascosti, che lo scrittore intendeva trasmettere. Se quindi si sbaglia una coniugazione, si rischia, come minimo, di venire fraintesi.
Grazie quindi delle tue ineccepibili correzioni.
Riguardo i 'salti temporali' e i 'poteri straordinari' del Marinoni, permettimi di sostenere che qui la cosa era voluta, nel senso che stavo cercando un determinato effetto e ritenevo di poterlo raggiungere in tal maniera. Vogliamo parlare di stile personale? Direi di si. Che poi funzioni con qualcuno (Smile, aiuto!) e con altri no, probabilmente è solo questione di gusto o affinità (fermo restando il rispetto delle regole grammaticali e sintattiche). D'altronde un mio scritto si distingue subito dal tuo, non c'è paragone (e quella diabolica della Elliy ci aveva pure messo in vetrina assieme!).
Ancora grazie, ;-)) Gianpaolo
Ah, dimenticavo: complimenti Alessandro! Veramente ben scritto il tuo racconto.
 
smile.new
smile.new il 22/09/08 alle 11:17 via WEB
Renata, non ti alliscio il pelo a verso se dico che queste spiegazioni e suggerimenti sono per me una "nuova scuola", ne faccio tesoro e stimolo.. Non risparmi poi chiarimenti che a me fanno restare a bocca aperta, certe imperfezioni sul testo di Giampaolo non le avevo notate, forse proprio perchè le avevo lette nello stesso modo discorsivo del "parlato comune", non avevo notato il passaggio repentivo dei verbi (Passato a 3 elementi o Tradizione fiorentina "GRANDE!!!"), forse perchè io mi limito ancora a leggere il testo inmodo superficiale, rimanendo a contenuto, all'idea, e non alla costruzione grammaticale dello stesso, non ne ho le capacità... però piano piano sto cambiando il modo di leggere le cose, e questo è merito vostro di tutta la redazione, per quanto state facendo mettendo tempo ed impegno sempre gratuito... Grazie :))
 
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 22/09/08 alle 11:44 via WEB
I grazie ce li facciamo (tutti) reciprocamente poiché il blog deve crescere sotto la spinta "comune", ovvero mettere in comunità ciò che ciascuno sa e imparare dall'altrui sapere. Così, sostenuti da vicendevole forte impulso, riusciremo a crescere. Quindi, chi più ne ha più ne metta. E non si abbia timore di mettere, lo ripeto. C'è nulla di male a sbagliare, sbagliando si cresce. Nessuno è nato maestro.
Il fatto di leggere in modo superficiale lo si ovvia soltanto con la lettura, se si legge molto si impara a "entrare" nelle righe del testo; leggendo buoni libri ci si trasforma in spugne, pronte ad assorbire. Ogni buona lettura ci fa acquisire elementi nuovi per gustare quella successiva e allora la passione un poco grezza che ci anima man mano si affina, aiutandoci e spingendoci ad ancora migliori letture e a rifinire i nostri scritti in modo sempre più scrupoloso. Grazie di esserci, Smile. Grazie a tutti :-)
 
maryrose6
maryrose6 il 27/09/08 alle 01:52 via WEB
Presa da molte cose mi sono defilata....tornerò ma intanto faccio imiei complimenti al vincitore, un bel testo in cui le immagini scorrono senza ansia...bellissima quella finale dell'anguria sul sedile....un saluto a tutti, mary
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/09/08 alle 10:39 via WEB
In super ritardo e sempre di corsa, ma volevo fare anch'io i complimenti sia al vincitore sia alla formidabile radazione di tutti scrittori. Livia R.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 29/09/08 alle 14:13 via WEB
Grazie a nome di tutti Livia! Nic.
 
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