Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/02/09 alle 20:24 via WEB
Finalmente, altro materiale. AleF.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/02/09 alle 08:55 via WEB
@ Valeria x I fiori di Giovanna: prendiamo, ad esempio, qst periodo a metà testo [Quegli occhi parlavano e dicevano qualcosa, non erano più soltanto seri. Contenevano un messaggio strano, inspiegabile. Malevolenza e rimprovero] Se il messaggio è inspiegabile, perché tu subito dopo lo spieghi, indicando con precisione [malevolenza e rimprovero]? Secondo me meglio dire “Contenevano un messaggio: malevolenza e rimprovero] – Attenzione a “benedetta borsa/benedetti marciapiedi” a poche righe di distacco. Ancora “pregò a lungo/lambiccò a lungo”. - Qui: [Era giovane…forse i suoi genitori Forse era la figlia di qualche sua amica o conoscente? ] che senso compiuto ha? “Era giovane, forse la figlia di qualche amica o conoscente. Chissà.” – [La gente le passava accanto e pareva non notarla, la schivavano senza parere, così come sembravano evitare spontaneamente la linea dei loro sguardi, quasi non volessero intercettare la corrente che le collegava.] anche qst è un periodo poco comprensibile che va rivisto. Attenta a: febbrilmente/sicuramente/debolmente in meno di qualche riga, gli avverbi sono pesanti da reggere, maneggiarli con cura e parsimonia. – Ancora in corso di lettura trovo “malevolenza”, usa di più il vocabolario dei sinonimi, arricchisce il tuo vocabolario personale. Complessivamente l’idea non è male, però il suo sviluppo è arzigogolato, dovresti limare le inutilità. In prima istanza butta sul foglio tutto ciò che ti viene, poi comincia a togliere. Il lavoro difficile non è mettere, è levare. La prosa deve essere essenziale, siano 10 righe siano 1000 pagine sempre essenziale ha da essere. Ricordiamoci la Lezione Americana di Calvino sulla Leggerezza. Ogni parola ha il suo peso ben preciso e ciascuna va legata all’altra con la massima armonia, devi dare ritmo al testo senza infilarci dentro note stonate. Quando scrivi hai davanti il lettore pronto a dialogare con te, se tu gli poni di fronte delle barriere non ci sarà dialogo, col lettore devi essere sempre molto chiara: non va annoiato, non va gabbato, non va costretto a lunghi rigiri di lettura per comprendere un semplice concetto. Devi porgergli il brano nella massima leggerezza, pur conservando tutta la potenza, la veemenza e quant’altro del tuo dire. Una cosa importante: imparare a rileggersi. Se per scrivere è basilare leggere, si può dire che prima di imparare a scrivere bisogna imparare a leggere. Entrare, cioè, dentro le parole, le frasi; constatare se l’autore ha messo soltanto una lunga sequela di termini e sotto agli stessi c’è vuoto oppure se ha costruito una base sotto le parole, se ha fatto sì che le parole una dopo l’altra siano diventate colloquio reciproco, scambio. Leggere non è attività passiva, è scambio. Se la prosa scorre (e deve scorrere) allora avviene il dialogo tra autore e lettore, che poi è uno dei fini ultimi dello scrivere. Quindi: riprendilo in mano e asciugalo, leva le lungaggini, i concetti ribaditi, il troppo detto. Analizzalo, vai virgola su virgola. Poi potresti riproporlo, sarà interessante vedere le differenze. Un’ultima cosa: cerca di calibrarlo maggiormente, ci sono frasi ovvie troppo in evidenza, nascondile di più. A rileggerti! R.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/02/09 alle 09:27 via WEB
Stavolta tenterò. Non amo particolarmente questo racconto ma è stato interessante scriverlo. Voglio provare ad modificarlo secondo le tue indicazioni. A presto. Valeria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/02/09 alle 11:33 via WEB
Ciao Valeria, ho letto i tuoi bei fiori. Mi è piaciuta la "sporta nascondina" (pag. 1). Ho il dubbio su una delle ultime righe della stessa prima pagina. Quando scrivi …. Doveva ritirare i vasi, non avrebbero potuto sopravvivere ad …. A me è venuto il dubbio che sia più corretto usare il verbo essere e dunque …. Doveva ritirare i vasi, non sarebbero potuti sopravvivere ad… sono certo che qui nel blog c’è chi risponderà al mio dubbio. Poco sotto metterei invece una virgola fra cucina e buttò, altrimenti ho difficoltà a leggere la frase. Che dici? Invece a pagina 2 sostituirei la virgola con un punto fra “corridoio” e “la”, terza riga. La ripetizione solita/solito alla stessa pagina 2 alla riga 14 e 15 sarebbe da sistemare. Non capisco invece la riga 19 e 20, …. Quasi non volessero intercettare la corrente che le collegava… le collegava? Chi era collegato? Bella la frase “Accostò il viso ai vetri gelati”, a me piace, non originalissima, ma bella. E bella anche ….. il vento rabbioso schiaffeggiava i nuovi fragili rami…… Alla pagina 3, penultima riga….. ….la bocca sotto quegli sogghignò e …. Chi sono quegli? Sulla fine… il passaggio del suicidio, il vedere se stessa… ho qualche perplessità a vedere chiaramente il suicidio. Comunque a me è piaciuto, sento dei vissuti dentro le tue parole, questo è importante, magari ci sono dei ritocchi da fare, ma del resto siamo qui per parlarne assieme e così facendo impariamo. Ciao Valeria. Mi hai fatto venire voglia di mandare un raccontino che gira attorno all'argomento della morte. Spero vada bene alla redazione. AleF.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/02/09 alle 12:26 via WEB
Ciao Alef. Controllerò tutte le tue critiche sulla parte stilistica. Volevo scrivere un racconto che mettesse ansia. Mi sono ripromessa una specie di esercizio, che continuerò: comporre testi che suscitino nel lettore sensazioni specifiche. Credo sia utile provare a cimentarsi con la descrizione di personaggi e di situazioni le più diverse possibili. Pensa che inizialmente volevo scrivere un raccontino dell'orrore e infine ne è uscito l'incubo di una paranoica. La verità è che come lettrice non ho sufficiente esperienza sul genere horror a parte alcuni romanzi del grandissimo Stephen King letti miliardi d'anni fa... Il tuo racconto sulla morte sarebbe interessante. Capisco che il mio ti abbia ispirato questo simpatico tema :-)Saluti e baci. Valerai
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/02/09 alle 14:06 via WEB
....comporre testi che suscitino nel lettore sensazioni specifiche .... idea interessante. Quasi quasi te la rubo. AleF.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/02/09 alle 16:00 via WEB
Marialaura, complimenti per la tua “ultima occasione”. Mi ricorda la storia di vari film nei quali la figlia torna a casa e si ritrova a confrontarsi con la propria vita e con il proprio passato e anche con la propria madre. Ce ne sono parecchi, ma sono sempre belli, i film e le storie che raccontano. Per quanto riguarda il tuo racconto, non ho molte cose da comunicarti. Una però è da dirsi. Il bambino secondo me parla troppo da adulto. Non credo proprio che un bambino riuscirebbe a dire che “…ogni giorno mi ricorda che avevo una ….”, quel “ogni giorno mi ricorda” è troppo astratto per un bambino. Per il resto… brava. AleF.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/02/09 alle 17:07 via WEB
E ovviamente non poteva mancare il Marcolì. Ti dico subito che le storie dove ci sono tante ombre e creature della notte, con immagini oniriche più o meno stile horror non mi piacciono. Mi rivolgerò ad uno psicologo per una consulenza. Sullo stile ... assolutamente nulla da dire. Vedo un uso "infernale" degli aggettivi che apprezzo per la forza dei toni e dei colori. Bravo, davvero. Ah, grazie di avermi insegnato una parola nuova, RINTERZO. mai sentita. Grazie.AleF.
 
 
kallida
kallida il 10/02/09 alle 10:23 via WEB
Ciao AleF, il tuo pianeta invisibile ha una grande dote. A parte alcuni periodi ostici e criptici, tesi a nascorderlo, alla fine l'ho compreso e mi è molto piaciuto. Ho una sensazione di complicazione indotta ad hoc. Ma è interessante scoprire piano piano i pensieri in questo modo!A presto
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/02/09 alle 10:23 via WEB
MA QUI, NON C'E' PIU' NESSUNOOOOOOOOOOOO?? AleF.
 
kallida
kallida il 10/02/09 alle 10:24 via WEB
E' incredibile ci siamo quasi sovrascritti, guarda l'orario!!!!:)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/02/09 alle 11:02 via WEB
Finalmente la Kallida. Si, ho visto l'orario. Grazie del tuo commento. Il raccontino è venuto fuori così e sulla sua "cripticità"... lo sai che a scuola, almeno fino al liceo, mi dicevano sempre che scrivevo in modo "contorto". Io invidio chi riesce a scrivere in maniera lineare, tranquilla, senza giri di pensieri e parole usate in maniere strane e poco comuni. Confesso che quando scrivo, mi ritrovo a rileggere molte volte, sia per sistemare la forma grammaticale, ma più ancora per districare le parole, insomma per togliere il contorcimento che vien fuori da me con troppa naturalezza. Alla sera comunque una buona birra gelata sistema i pensieri, nel senso che li ... bah, forse semplicemente li rallenta o ne elimina un po'... così si scrive meglio. Birra per tutti , allora. Ma tu che dici di tutto questo casino? AleF.
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 10/02/09 alle 14:47 via WEB
e chi lo dice? si che ci siamo, tosti e indefessi. ok, qualche piccolo segno di alzheimer informatico capita a tutti ma, in verità, tuttiscrittori ha la precisa volontà di lasciare libertà di pubblicare, criticare, elogiare i vostri scritti in vetrata. e questo ci sembra possibile solo con un nostro silenzio vigile, spero che questo spazio aperto sia benvoluto e simpaticamente frequentato - dirò di più... il mio obiettivo o meglio sogno sarebbe che il blog di tuttiscrittori diventasse uno spazio completamente libero e autogestito dagli amici che ci vogliono bene e anche da quelli che ce ne vogliono meno :) - ecco, potremko dire che questo, come tanti altri che abbiamo sperimentato, è un banco di prova e un test di fattibilità. continuate pertanto ad utilizzarlo, riempirlo e maltrattarlo se necessario. La redazione, ancora per un po', preferisce restare nell'etere e osservare. Cogliamo l'occasione per manifestare la nostra gratitudine ai cari amici che hanno avuto la pazienza di seguirci e che continueranno a dare il loro prezioso apporto alle attività legate alla scrittura. un abbraccio e a presto, gianfranco (per la redazione intera di tuttiscrittori)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
AleF il 11/02/09 alle 00:16 via WEB
La Redazione si sta trasformando in una specie di Grande Fratello? Mi vengono in mente anche i fumetti dei Fantastici Quattro. Nelle loro storie c'era un personaggio alieno venuto per osservare il genere umano e si chiamava "Osservatore". Stiamo attenti, noi che qui scriviamo e commentiamo... la Redazione ci ... scruta, ci osserva, ci spia. Un salutone alla Redazione e un... grazie per la sua ospitalità. AleF.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 11/02/09 alle 12:30 via WEB
in effetti la mia sigla più frequente è "gf" non ci avevo pensato al grande fratello orwelliano, però mi piace l'idea - Grazie ancora, ci faremo vivi appena possibile con nuove idee e qualcosa d'interessante da leggere e commentare - gf
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 11/02/09 alle 15:32 via WEB
Ho letto i racconti! Lo stile che mi risulta più semplice da leggere è quello di Marialaura, anche se il racconto in se mi sembra il prologo di qualcosa di più lungo. Quello che ho davvero apprezzato è stato il racconto di Valeria, mi ha lasciato spiazzata! Marcolì non ti offendere, sono ancora troppo inesperta per cogliere il tuo stile fine! Colpa mia, sorry!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
valeria il 11/02/09 alle 16:16 via WEB
Ciao pinguina, il tuo nick name manderà in visibilio mio figlio. Grazie. Ho proprio bisogno di un'iniezione di fiducia. Non riesco mai scrivere quanto vorrei, sento che ho ancora un'infinità di strada da fare, i miei scritti spesso mi sembrano acerbi. Prometto che il prossimo sarà su un tema più positivo. Un salutone. Valeria
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
R. il 11/02/09 alle 16:20 via WEB
Allordunque, Valeria...dici testuale: "sento che ho ancora un'infinità di strada da fare"...giusto. E dove sta il "problema" iniezione di fiducia? La dovresti fare se di cammino non ne avessi più a disposizione, ma per tua ammissione così non è. Avanti, allora! E sappi che un'infinità di strada da fare l'hanno gli scrittori bravi, quindi: dove sta il problema? :-) Ciao.
 
     
VALERIATEDDE
VALERIATEDDE il 12/02/09 alle 08:28 via WEB
Grazie cara R. Salutoni e buona giornata.
 
     
VALERIATEDDE
VALERIATEDDE il 13/02/09 alle 08:49 via WEB
Ciao R. ho finito "La neve era sporca" il romanzo che stavo leggendo di Simenon. Bellissimo. Dicevano che era capace di scrivere romanzi utilizzando solo 2000 parole, ma con quelle 2000 mi portato in un paese del Nord Europa, durante la seconda guerra mondiale, e mi ha fatto vivere la storia di Frank, il suo percorso da un'anestesia del cuore alla scoperta meravigliosa di un nocciolo di umanità. Lo rileggerò con calma. Un salutone.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
R. il 13/02/09 alle 09:18 via WEB
Ciao Valeria :-) Visto come sono affascinanti i romanzi scritti bene? Rileggilo e leggine altri (non sempre Simenon, seppur importante) e vedrai quanti e quali mondi sconosciuti ti si spalancheranno, ogni porta che aprirai ne svelerà un'altra e un'altra ancora, e così via: non riuscirai a smettere. Cmq di Simenon valgono anche L'uomo che guardava passare i treni - Il treno - La Marie del porto. E molti altri, s'intende. Non scordarti, con gli autori stranieri, di mettere in conto, purtroppo, qualche mala traduzione. Sarebbe meglio, almeno per le prime letture atte ad un percorso verso la scrittura, privilegiare autori della nostra lingua. Ciao.
 
     
VALERIATEDDE
VALERIATEDDE il 13/02/09 alle 09:29 via WEB
R. ora mi rileggo Simenon. Sulle traduzioni proprio recentemente mi sono imbattuta in un caso esemplare sulla loro importanza. Ho letto vent'anni fa Orgoglio e pregiudizio, acquistato in edicola e stampato sulla carta igienica, e ho riso come un matta. Chi l'aveva tradotto è un genio dell'umorismo. L'ho ricomprato recentemente perchè ormai era ridotto ad un unico pezzo di scotch, Una tristezza. Potrei recuperare i classici che ovviamente ho letto alle superiori ma che ammetto sono anni che non rileggo più. Tra gli attuali italiani mi sono piaciuti Carofiglio, Ammanniti, Camillleri.. Leggerei l'ultimo di Ammanniti da cui ha tratto il film Salvatores. Mah... Dai, dammi una dritta. Bacioni.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
R. il 13/02/09 alle 10:00 via WEB
I classici vanno bene un po' tutti, li scoprirai diversi da come li avevi "letti" alle superiori. Uno su tutti: I Promessi Sposi. Una dritta? Dipende...Ammanniti lascerei perdere, c'è di meglio. Tabucchi, Orengo l'ultima prosa di Conte (L'adultera), Clara Sereni, Nadia Fusini. - Tabucchi: Si Sta Facendo Sempre Più Tardi - Donna Di Porto Pim - I Racconti // Orengo: L'Intagliatore dei Noccioli di Pesca // Sereni: Il Gioco dei Regni - Manicomio Primavera // Fusini: Lo Specchio di Elisabetta. // E Dostoevskij, Tolstoj, Mishima, Tanizaki, Durennmatt, Conrad, Poe, Melville, Hugo. Tutto Pirandello, teatro, novelle, romanzi: va bene tutto. E tanti altri che ora non mi vengono alla mente dato che sto andando a memoria e una settimana d'influenza m'ha letteralmente stracciata :-)
 
     
VALERIATEDDE
VALERIATEDDE il 13/02/09 alle 10:07 via WEB
Annotato tutto. Grazie sopratutto per la segnalazione sugli italiani. Ti farò sapere. Buona convalescenza e un salutone. Valery
 
   
pinguina_felice
pinguina_felice il 11/02/09 alle 16:26 via WEB
Wow, anche tuo figlio colleziona pinguini? Non sarei l'unica allora!!!! Tranquilla credo che sia questione di esercizio, almeno lo spero! Anche io amo scrivere ma spesso mi trovo bloccata o con forti difficoltà! Dobbiamo solo stringere i denti credo!
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
AleF il 11/02/09 alle 16:39 via WEB
Intervengo per dire che ... scrivere deve anche essere un piacere, altrimenti saremmo un po' "bislacchi" a fare una cosa faticosa e priva di un aspetto piacevole. Che dici Pinguina felice? AleF.
 
     
pinguina_felice
pinguina_felice il 11/02/09 alle 17:07 via WEB
Sono assolutamente d'accordo con te!!! Ho riletto il mio commento e in effetti si capisce tutto il contrario di quello che volevo dire! ;P Sono un pò addormentata oggi! In effetti si, serve lavoro e sforzo, nulla si riceve gratis intendevo, ma più scrivo più mi diverto! So di per certo che è la cosa che voglio fare nella mia vita, perchè mi permette di conoscermi meglio e di rilassarmi! Il problema ora, è vedere se posso farcela a scrivere decentemente o no! E' quello che ogni tanto mi spaventa!
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alessandro Fort il 11/02/09 alle 17:36 via WEB
Fallo e basta. Divertiti e regala al mondo quello che hai dentro. Con il tempo impareremo a scrivere meglio, ma se dentro non conserviamo l'entusiasmo per lo scrivere, per vedere delle parole che abbiamo scelto noi... non credo che andremo avanti molto. Niente si costruisce con il "non fare" o con il "fare appena appena". Ogni passione, per quanto bella, è faticosa. Solo che se ti piace, quella fatica non ti pesa, non ti ferma, non ti dissuade, ma non per questo scompare. E poi, se dovessimo fermarci solo alla fatica... non faremmo niente, ma proprio niente, nemmeno .... Una salutone a te, cara Pinguina Felice. AleF.
 
     
pinguina_felice
pinguina_felice il 11/02/09 alle 17:43 via WEB
Grazie! :D
 
     
VALERIATEDDE
VALERIATEDDE il 12/02/09 alle 08:35 via WEB
Cara Pinguina, penso che essere spaventati sia positivo. Significa che guardi al tuo lavoro con senso critico ma questo non deve assolutamente frenarti. Come giustamente diceva R. in un suon post ci sono addirittura falsi scrittori in cima alle classifiche, quindi noi che ci cimentiamo, che siamo all'inizio, prediamoci il diritto di sperimentare, di sbagliare senza vergogna nè paura. Un salutone.
 
     
pinguina_felice
pinguina_felice il 12/02/09 alle 13:43 via WEB
Si, non ti preoccupare se una cosa mi piace molto o la sento mia non mi freno! Posso piangere, demoralizzarmi, esultare, ma poi alla fine continuo! Quello che veramente mi servirebbe, ma in ogni cosa, è un pò di autostima in più! Grazie mille!
 
laura.rossiello
laura.rossiello il 12/02/09 alle 12:11 via WEB
Buongiorno a tutti! Grazie Ale.f per il tuo commento. Mi fa piacere ricevere critiche costruttive. Proprio per questo ho inviato il mio racconto. Credo che tu abbia ragione sul bambino... rileggendolo è evidente. Pinguina... hai centrato il punto. Nel senso che, come hai notato, "L'ultima occasione" in origine era nata come un racconto più lungo, in cui si intrecciavano vari tasselli. Poi, ho preferito chiuderlo così... me lo sentivo. Sono molto istintiva anche nello scrivere! Un saluto. M.Laura
 
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 12/02/09 alle 13:44 via WEB
Sotto istinto e impulso trovi la mia foto, non ti preoccupare capisco! Credo che sarebbe carino continuare, se te ne venisse voglia un giorno!
 
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