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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Concorso: ecco i vincitori!

Post n°158 pubblicato il 14 Aprile 2009 da tuttiscrittori
 

CONCORSO LETTERARIO
”Il vino in un racconto: donne, uomini, luoghi, storie”
I^ Edizione 2008
FINALMENTE I VINCITORI!!!

care amiche e cari amici finalmente la giuria ha deciso i vincitori. I racconti prescelti sono stati quattro anziché tre e sarà pertanto assegnato il terzo premio ex aequo ecco i vincitori in ordine alfabetico

E il sangue si mischia col vino... di Manuela Ardingo
Lotte, il suo periodo giallo...
 di Catia Ciofini
Ricordo di vino di Bruno Bianco
(la) Voce del vino
 di Arrigo Filippi

LA PREMIAZIONE SARA'  A ROMA, NELLA SERATA DI SABATO 18 APRILE , DALLE 19:00 IN POI, PRESSO LA SEDE DI PORTHOS, VIA LAURA MANTEGAZZA n. 60
 

Gli altri sei racconti finalisti

Oinos di Cristiana Pivari, Omaggio alla Catalogna di Mauro Zennaro, i Dialoghi del vino di Paolo Meneghini, il Vino di strada  di Nicola Maria Podda,Succhiando l'uva... di Alessandra De Gregorio, La sposa di Chagall  di Antonio Antonelli, assieme ad altri titoli che si sono particolarmente distinti, saranno oggetto di pubblicazione e, forse, lettura in una trasmissione radiofonica ad hoc

in ordine sparso citiamo: Stasera  di Luca Saraceno, Vivere è come amare  di Ivano Mugnaini, il brindisi   di Paola D'Agaro, Rafael e la luna guaritrice  di Diego Vecchi, Prima del vino  di Paolo Forti, Orto in città  di Emanuela Boem.
 
ringraziamo tutti gli autori esclusi che hanno partecipato al concorso. Chi volesse essere presente alla premiazione è pregato di avvisare e confermare la propria adesione

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Commenti al Post:
Taoista1963
Taoista1963 il 14/04/09 alle 19:06 via WEB
Complimenti ai vincitori.
 
Taoista1963
Taoista1963 il 15/04/09 alle 20:34 via WEB
--------OLD OLD QUEBEC----------- Marzo 1856 – Quebec settentrionale La primavera quell’anno era in ritardo. Un vento gelido ed insistente non permetteva alla neve di sciogliersi, ma gli alberi del suo frutteto erano già in fiore. Mac, all’improvviso, decise: infilò il cappotto, prese la vecchia scatola di latta dalla credenza, solo quella, e uscì. Non si sarebbe voltato indietro a guardare. Semplicemente, Teresa non lo avrebbe trovato al risveglio. Avanzò verso le sue amate creature, affondando con le scarpe nella neve fresca e si avvicinò al pesco. Per un attimo ebbe la sensazione che l'albero lo guardasse, tremando per il freddo, promettendogli comunque i frutti più gustosi per la prossima estate. Un’estate che non lo avrebbe più trovato lì. Lasciò la piccola casa rossa immersa nel bianco e nel freddo e si incamminò lungo il sentiero che alcuni anni prima aveva percorso in senso contrario. Strinse la custodia variopinta tra le mani, giurando a se stesso di aprirla soltanto dopo essere giunto là, dove lei sempre minacciava di voler fuggire... a sud. Sapeva che soltanto lì avrebbe potuto trovare una risposta e realizzare il suo sogno. Si diresse in città e vagando per le stradine ancora solitarie a quell’ora del mattino, giunse mogio mogio da Nonno Alef per un grog caldo - ottimi quelli della zona, qui nel nord del Quebec, anche se da alcuni anni era diventato impossibile farsene servire più di mezzo bicchiere. Mentre sorseggiava la ristoratrice libagione, qualcosa attrasse il suo sguardo, oltre la vetrina: un enorme cartellone pubblicitario che sovrastava l'agenzia di viaggi. Vi campeggiava una donna, in primo piano, posa sexy, una rosa dal gambo lungo tra i denti, un sorrisone e un ammiccamento nello sguardo. Pareva dire: "Acchiappami cicciobello! Cosa aspetti?" Mac s’illuminò: idea!!! Si infilò spedito nel negozio e partì! Beato e solingo come l’ultima rondine incontro alle calure dell'estate, alla volta del Sud. Già all’arrivo, proprio nel primo saloon, venne investito da Lady Margot, bella entraîneuse assai loquace, le cui inquietanti curve e assieme le rivelazioni rinfrancarono il suo spirito, convincendolo sempre più dell’utilità di quel viaggio. Somigliava molto alla sua Teresa, ma aveva una luce negli occhi che non aveva mai riconosciuto in quelli della sua donna. Ecco svelato il primo mistero! Quella Margot e la sua Teresa erano sorelle, figlie di Long John Sabin, ufficialmente avute dalla sua povera moglie prematuramente deceduta ed allevate e protette da Old Ma’ Elliy, una stramba signora che, non avendo avuto figli propri, aveva subito amato le due piccole pestifere bimbe figlie di quel vecchio ubriacone. Lui custodiva un segreto, qualcosa che non avrebbe mai voluto rivelare, ma che Margot e Teresa avevano scoperto ugualmente: la loro madre era una ballerina fuggita dal Texas, Sandy, che L. J. Sabin aveva amato tra un alambicco e l’altro, mentre distillava il suo famigerato wisky, prima che la moglie morisse di crepacuore. Questo gli raccontò Margot, aggiungendo una raccomandazione: Old Ma’ Elliy non avrebbe dovuto sapere, lei era la vera genitrice, non la ballerina sleale che le aveva abbandonate ancora in fasce! Il suo sogno, mai sopito, di capire con chi aveva condiviso il letto per tanti anni, cominciava finalmente a colorarsi come il cielo vermiglio fuori dal saloon. Si spinse allora ancora più a Sud, alla ricerca di Old Ma' Elliy. Questa era solita suonare un vecchio blues nel grammofono del suo saloon; stava lì “night & day” a servire quel “uiskaccio” che il vecchio John Sabin distillava in una cantina sotto il locale. Quel grammofono lo aveva rubato ad un banchiere del Kentuky con il quale, anni addietro, aveva avuto una relazione. Elliy, diventata una leggenda vivente, era stata persino una rabdomante, assunta dai Piedi Neri per trovare l'acqua nel deserto, ma le mani avevano preso a tremarle a causa della paura e così aveva deciso di fuggire a gambe levate da quella banda di matti e puzzolenti, dato che le si prospettava soltanto la perdita dello scalpo e il palo della tortura. Ed era tornata dal vecchio Long John Sabin, che sempre la perdonava e la rimetteva al lavoro. Ma questa volta era la vecchia Ma' Elliy che non poteva perdonare a Long John Sabin il suo tradimento, la sua insopportabile menzogna. Un uomo, uno sconosciuto di nome Mac, con la scatola di latta, le aveva parlato ed ora lei aveva una missione da compiere. Furiosa, afferrò il pacchetto che teneva nascosto da molto tempo e – sbattendo la porta – uscì seguendolo. L.J. Sabin aprì gli occhi dopo l'ennesima sbronza. Ma che aveva di così speciale quello schifosissimo whisky? Vittima e carnefice di se stesso, il vecchio Sabin, a fatica riprese conoscenza. Risalì dalla buia cantina dove Morfeo ancora una volta l'aveva colto e come sempre cercò la sua brava e vecchia Elliy. "Uscita un'altra volta" pensò. Ma non era come le precedenti. Se ne accorse all'ora di cena, quando vide che il famoso pacchetto nascosto di Elliy era scomparso insieme a lei. “Accidenti!”, disse trangugiando in fretta due bicchieroni di quel suo pessimo intruglio, poi uscì all'inseguimento. Ma verso dove? Dove era sparita la sua vecchia Elliy? Non c'era un attimo da perdere. Era a conoscenza del contenuto del pacchetto preso da Elliy e conoscendo la situazione coniugale di Teresa e temendo per lei, decise di andarla a trovare. Mac condusse Old Ma' Elliy da Sandy, la vera madre di Teresa e di Margot. Le guardò, fissando lo sguardo sul pacchetto e sulla scatola, contenenti delle foto strappate a metà e che rimesse insieme ricostruivano le storie delle due donne e dei loro genitori. La ballerina ebbe un improvviso rimorso per averle abbandonate e volle rivederle a tutti i costi; provò anche un nuovo mal celato slancio per il vecchio ubriacone di Sabin che non aveva più rivisto. Non poté confidarlo alla vecchia Ma' Elliy capendo che questa viveva con lui. Il giorno seguente Mac, Sandy ed Old Ma' Elliy ritrovarono Margot nel suo locale mentre ballava seminuda sul palco. Lei si fermò, ignorando la musica e sotto lo sguardo di tutto il pubblico riabbracciò una donna che percepì inaspettatamente conosciuta, quel viso le ricordava ciò che vedeva allo specchio ogni mattina. Mac l’osservò abbracciare sua madre e si scoprì attratto da quella copia di sua moglie e se ne invaghì, pur volendo ritrovare in qualche modo Teresa alla quale, intenerito nel cuore, si impose di chiedere perdono. Teresa, nel frattempo, venne raggiunta dal vecchio papà Sabin, che aveva sempre un cuore paterno pur essendo un ubriacone. Aveva reagito furiosamente all'abbandono del marito, meditando di farlo fuori in un qualche modo. Sabin tentò di dissuaderla e per calmarla decide di portarla a bere un grog caldo da Nonno Alef, suo coetaneo, sua vecchia conoscenza e dal quale aveva ricevuto sia la scatole sia il pacchettino che poi lui aveva consegnato a Teresa e alla vecchia Elliy. E come per un destino beffardo, Mac, Sandy, Old Ma' Elliy e la ritrovata Margot, nel loro cammino per ritrovare Teresa e riunire la famiglia, si fermarono proprio nel locale di Nonno Alef, anche loro per bere un grog caldo (ah, la potenza di questi grog!) e lì avvenne il fatale incontro. Ne conseguì una tremenda rissa da vero e proprio saloon western dove Teresa imbracciato il fucile tentò di far fuori il marito, che l'aveva abbandonata portando via la sua scatola. Alla confusione generale, pose rimedio il vecchio Alef, con un sorprendentemente abbondante grog caldo e con una... proposta indecente: costituire una bella e grande famiglia allargata, modello "I Cesaroni!” Dopo il primo sorso tutti accettarono. Mac Phill parcheggiò il cavallo in uno dei distributori a tempo di biada. Mezzo dollaro sarebbe stato sufficiente per lasciargli il tempo di entrare a bere qualcosa e farsi un po' di pubblicità! Era un Bounty killer, i suoi servigi costavano carissimi. Aveva tuttavia un debole, quando si trattava di vendette per questioni di cuore si lasciava coinvolgere e se la parte lesa aveva gli occhioni dolci poteva lavorare anche gratis! Entrò, chiese da bere. “E’ Mac Phill detto Socrate. Per lui la vendetta è una filosofia di vita!" esclamò Old Ma' Elliy riconoscendolo. Mac Phill aveva saputo che in quel locale c’era il vecchio fidanzato di Rosemary, sua moglie, una donna dagli occhi dolcissimi. Gli aveva lasciato una lettera dopo morta, confessandogli il tradimento con un distillatore che aveva abusato di lei. Si guardò attorno e gettò gli occhi sul vecchio Sabin: “Dallo sguardo da ubriacone è chiaro che sei tu!”. Sabin lo squadrò disorientato: “Ma chi sei?”. “Rosemary mi ha detto tutto … bastardo”, estrasse la sue colt e la puntò verso la fronte di Sabin, ma una voce fermò quella mano. “No, lui non c’entra … quello che stai cercando sono io.” Nonno AleF si fece avanti, facendosi strada fra gli altri. “Io ho amato Rosemary.” Mac Phill lo guardò con odio: “Tu?”. “Si, successe tanto tempo fa … ti prego di accettare le mie scuse, di bere un bicchiere della mia bevanda e diventare mio amico”. Mac Phill scosse il capo: “Ti concederò il tempo di offrire per l’ultima volta il tuo intruglio. Poi ti ammazzerò”. Nonno Alef gli passò il bicchiere e il Bounty killer trangugiò in pochi sorsi il contenuto. La mano fece cadere la pistola sul pavimento con un sordo rumore metallico. E mentre nonno AleF sorrideva, Mac Phill aprì le braccia: “Perdonami, vecchio mio, diventiamo amici.” La serata proseguì con una cena alla quale tutti parteciparono con entusiasmo. Solo Old Ma' Elliy non amava bere. E poi conosceva troppo bene Mac Phill: per quale motivo aveva cambiato idea all’improvviso, dopo aver bevuto? Notò quello strano nonno AleF togliere dalle mani di Mac la scatola di latta, aprirla e tirar fuori le fotografie strappate. Alzò lo sguardo verso di lei e sorrise: “Dammi il tuo pacchetto”. Old Ma' Elliy rifiutò. “Che ne dici di un buon bicchiere?”, le chiese porgendoglielo con un altro sorriso. “No, dimmi invece la verità”. Nonno AleF sospirò: “Hai mai guardato sul retro delle tue metà delle fotografie?” Lei aprì il pacchetto: “Si, ci sono delle parole, dei nomi di erbe e dei numeri … che cosa significano?” “Da soli nulla, ma messi assieme alle parti mancanti sono la formula del mio grog. Non me la ricordavo più e stavo oramai esaurendo le scorte”. “Ma perché dietro queste foto?” “Il mio amico Sabin, ben più giovane di me, mi aveva promesso che avrebbe nascosto il segreto del mio grog, una bevanda fra le pozioni magiche degli indiani. L’ho aiutato a sistemare sua figlia, così ha voluto sdebitarsi.” “Ma allora … tu sapevi tutto?” “Sapevo che un giorno avrei avuto bisogno della formula e quindi ho mandato un giovane idiota maniaco della frutta, che avrebbe reso infelice qualunque donna, a nord, per conoscere Teresa. Anche Sabin sapeva che non sarebbe stato un buon marito, ma era meglio di niente” “E quindi sapevi anche che prima o poi Teresa avrebbe portato quel Mac ad andarsene o comunque a cercare una soluzione.” “Non immaginavo che si sarebbe innamorato di quella Teresa, ma … si, la storia è andata così. L’altra parte delle foto l’ho lasciata a Sabin che l’ha data a te, a quanto pare”. “Ma che cosa ha questo grog di speciale?”, gli chiese. “E’ una bevanda magica che cambia la volontà di chi la beve.” “Quindi si può far fare tutto quello che si vuole alle persone?” “Si, proprio così”, rispose nonno AleF riunendo le fotografie. Marzo 2009 - Agenzia viaggi del Quebec settentrionale “Venite a visitare la grande vallata piena di alberi da frutto. Qui viveva la famiglia Cesaroni. Conoscerete la storia di Long John Sabin e della moglie Sandy, con le figlie Margot e Teresa e di suo marito, Mac. Scoprirete anche la governante, la famosa e fedele Old Ma’ Elliy, che prestò servizio presso di loro per una vita intera. Venite, non fate i cicciobelli. Non perdete l’occasione di conoscere il vecchio Quebec, quello di un’epoca ormai dimenticata e se avete qualche minuto, non esitate, andate a bere il grog, la bevanda della felicità. Per tutto quello che vi serve, raggiungete il modernissimo centro commerciale -“Da Nonno AleF”- dotato di ampio parcheggio e carrelli elettrici autoguidati. Basterà che seguiate le indicazioni: vi sembrerà di tornare indietro nel tempo e per magia, da semplici turisti vi trasformerete in pionieri dell’Old Old Quebec.
 
 
kallida
kallida il 16/04/09 alle 16:13 via WEB
No dico? Ma avete letto?A parte l'infinita serie di bip, ma non è un capolavoro?!Aha!Aha Eccessive spiegazioni Tao, però grandi intuizioni e inserimenti come innesti di frutti ibridi e gustosi...vero?E poi datemi questo Grog!!!!!
 
Taoista1963
Taoista1963 il 15/04/09 alle 20:37 via WEB
Sperando di non aver usato uno spazio non opportuno (vabbè, mi prenderò qualche randellata della Nic, da Gianfrà o da kremuzio, pasiensa!!!!), invio il racconto. Se qualcuno ha voglia di rimetterci ulteriormente le mani... faccia pure.... sarebbe da sistemarlo su pdf, ma quelle son cose che io non so fare... magari la redazione....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Paco Mengozzi il 16/04/09 alle 13:49 via WEB
Sempre per parlare di concorsi e premi vi segnalo: L'associazione Nausika presenta un modo nuovo e originale di avvicinarsi alla cultura e alla lettura: due concorsi per perfomance che abbiano per oggetto dei libri. I concorsi sono inseriti nell'ambito di Arezzo Festival, dal 14 al 19 giugno all'Anfiteatro Romano di Arezzo, e il festival Narrazioni, dal 3 al 5 luglio 2009 al Cassero della Fortezza Medicea di Poggibonsi (Si), e sono riservati a perfomance poetiche e narrative che saranno presentate in occasione dei festival stessi. Il premio “Sergio Manetti”, previsto nella sezione Arezzo Poesia di Arezzo Festival, sarà attribuito alla perfomance più originale e convincente presentata al festival e ispirata o tratta da un libro di poesia di qualunque tipo, purché edito entro la data di inizio festival (14 giugno 2009). E’ possibile concorrere con una performance ispirata o tratta da un proprio libro di poesie, oppure da un libro di poesie di un altro autore, purché con la liberatoria dell’autore medesimo, oppure da un libro di poesie senza diritti d'autore. La perfomance può essere di qualsiasi tipo, lettura, recitazione, improvvisazione, anche con accompagnamento musicale o proiezione video, ma non deve avere una durata complessiva superiore a 12 minuti. La partecipazione è libera e gratuita e l'iscrizione deve pervenire non oltre il 30 maggio 2009. La giuria sarà composta da 5 adulti, 5 giovani (under 35) e 3 gestori di locali di Arezzo. Il premio “Libera i libri”, previsto nel festival Narrazioni, sarà attribuito alla perfomance più originale e convincente presentata al festival e ispirata o tratta libro da un libro di qualunque tipo (romanzo, racconto, saggio etc..), purché edito entro la data di inizio festival (3 luglio 2009). E’ possibile concorrere con una performance ispirata o tratta da un proprio libro, oppure da un libro di un altro autore, purché con la liberatoria dell’autore medesimo, oppure da un libro senza diritti d'autore. La perfomance può essere di qualsiasi tipo, lettura, recitazione, improvvisazione, anche con accompagnamento musicale o proiezione video, ma non deve avere una durata complessiva superiore a 15 minuti. La partecipazione è libera e gratuita e l'iscrizione deve pervenire non oltre il 10 giugno 2009. La giuria sarà composta da 5 adulti e 5 giovani (under 35). Con i vincitori assoluti la Scuola di Narrazioni stipulerà un accordo per la costruzione di una produzione di teatroletteratura dal volume presentato, a partire dalla performance offerta in occasione dei festival oppure a prescindere da essa, l’autore rimarrà, ovviamente, titolare dei diritti sulla performance. I vincitori riceveranno inoltre, a mezzo bonifico bancario, un premio in denaro di 1.000 euro ciascuno come anticipo sui proventi della produzione. Tale premio rimarrà all’autore anche in caso di mancata distribuzione della produzione, per qualsiasi motivo purché indipendente dalla volontà dell’autore medesimo. La premiazione di entrambi i concorsi avverrà nel corso dei festival. Per consultare tutto il regolamento dei concorsi www.narrazioni.it Per informazioni 0575 380468 e info@narrazioni.it
 
Taoista1963
Taoista1963 il 16/04/09 alle 14:12 via WEB
Grazie della segnalazione. Qui di scrittori ce ne sono tanti.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
susanna schimperna il 24/04/09 alle 15:20 via WEB
idea ottima quella della serata della premiazione: abbinamento vini-racconti con spiegazione dei primi e dei secondi.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 
 
 
 

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Terzo bocconcino caldo caldo. Da sbocconcellare in pochi minuti. Questa volta parliamo un po' del punto di vista del narratore. Prima persona? Terza persona onnisciente o quasi? (entra)

 

 
 
 
 
 
 
 

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