Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

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YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Racconto di Fantascienza in vetrina

Post n°168 pubblicato il 16 Giugno 2009 da tuttiscrittori
 

Li vedemmo spuntare dalla curva. In testa una vecchia jeep armata di mitragliatrice pesante, a seguire  alcuni camion, inframmezzati da un paio di tecniche. Aspettammo di vedere la fine del convoglio; nessun blindato, nessun pezzo pesante. Pazzi, pazzi incoscienti ed arroganti.

Da Stefano Tanci giunge un bel racconto di FS. Vi invitiamo a leggerlo ed a commentarlo su questo blog.

Il titolo è "Saluti dall'Appennino" e si trova nella rubrica "Vetrina" nel sito tuttiscrittori.it

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Commenti al Post:
Taoista1963
Taoista1963 il 16/06/09 alle 17:15 via WEB
Stampo il tutto, ma non mi prendo fretta nella lettura, visto l'impegno con una certa personcina il cui nome inizia con R e finisce con enata. Comunque le prime frasi mi sembrano buone.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 08:22 via WEB
L'ho letto jersera, è lunghetto (senza nulla togliere eh) e ammetto qualche distrazione mia lungo il cammino. Rileggerò, perché mi pare ne valga il viaggio.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 17/06/09 alle 09:32 via WEB

Fantascienza o piuttosto metafora della realtà?
Qui, signori, non si tratta di sdoganare un genere, ma di riconoscere che una buona storia può viaggiare nel tempo e ripercorrere gli eventi per poi farci scoprire che il nostro futuro non (ci) è così alieno come Hollywood vorrebbe farci immaginare.
Insomma, "Saluti dall'Appennino" è un racconto che richiama sapori alla alla "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury e se pensate che sto esagerando, prima leggetevi la storia narrata da Stefano Tanci e poi iniziate a riflettere su una certa notizia in merito alla ricomparsa di "camicie scure", abbinate al concetto di "ronda".
Forse dalla Storia abbiamo imparato molto poco, forse la Skuola non aiuta a ricordare: lasciatemi almeno l'illusione che la buona narrativa del fantastico, a volte, possa veicolare nelle sue vicende narrate un messaggio che miri non solo alla nostra curiosità o passionalità, ma anche alla nostra intelligenza.

un saluto al volo

Giancarlo Manfredi

 
 
Taoista1963
Taoista1963 il 17/06/09 alle 12:17 via WEB
Beh, in effetti la fantascienza ha avuto spesso la capacità di anticipare gli eventi e di leggere il futuro. E anzi, essa riesce a vedere cose che altri non sospettano nemmeno. Per i costumini... anch'io a carnevale mi ero vestito da monsignore, ma non per questo mia madre ha pensato che io volessi farmi prete. E nemmeno lo sono diventato. Però stavo bene, sembravo padre Ralph...più o meno. Un salutone vecchio mio.
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 17/06/09 alle 14:17 via WEB
E mi fa rabbia descriverlo come fantascienza, termine ormai improprio quasi sempre. Possiamo parlare di un futuro possibile? Conosco Stefano, ed il fatto che gli piaccia lo studio della storia. Come poter definire il genere senza far arricciare il naso ai puristi che pensano alla FS in termini di space-opera? E se ci pensiamo bene, Flash Gordon era un terrestre che si è trovato per caso su di un pianeta alieno o un eroe in un paese sperduto per combattere il tiranno? E la Divina Commedia era fantascienza? C'è chi dice di sì...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 14:30 via WEB
Riletto e, ahimé, non confermo l'impressione di ieri. Niente di che, beninteso: qualche pasticcetto nella forma (sistemare gli a capo.)Concordo con TS, fantascienza sembra riduttivo. Fossi l'autore limerei qualcosina e cercherei laddove necessario di farlo scorrere meglio, lasciando, ad es, da parte la predilezione per gli avverbi che appesantisce un po' la narrazione. Spunti buoni ce ne sono, certe descrizioni sono azzeccate ed io una rompiballe pazzesca.
 
Taoista1963
Taoista1963 il 17/06/09 alle 16:21 via WEB
La Divina Commedia fantascienza? Non ha previsto molto del futuro, anzi nulla, utilizzava lo sfondo teorico di una religione per fare satira politica e sociale. Ma è vero che fantascienza è un termine difficile... e dai contorni non del tutto chiari. Ma sia chiara la mia posizione nei confronti della fantascienza ... basti guardare il mio film preferito.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 16:23 via WEB
OT (scusandomi con Stefano Tanci): Che non possiate e non vogliate dire molto sul lavoro di Clara Morreale ci sta bene, epperò rivelare in quale segreta del blog lo tenete per intero, almeno questo ditelo. O è solo un assaggio? Se sì, di cosa? Tre Quarti di Vita è un romanzo? (parlate di copertina.)
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 17/06/09 alle 16:27 via WEB
ecco il box di lato... manca l'immagine della copertina, che ci ha già mandato ma non riesco ad inserire, sigh! ora ritento
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 16:31 via WEB
Grazie Red.!
 
   
kallida
kallida il 17/06/09 alle 18:02 via WEB
Salve, redazione e amici un grosso saluto. Grazie dell'ospitalità e a buon rendere:)))) "Tre quarti di vita" è un romanzo che uscirà nelle librerie il 20 giugno c.a. e speriamo non l'ultimo:)))
 
     
Taoista1963
Taoista1963 il 17/06/09 alle 18:32 via WEB
Invio tutti i miei migliori auguri alla nostra brava Clara. Sono certo che la "Margherita" avrà un sicuro successo. Sarò fra i tuoi lettori, complimenti a te.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 16:34 via WEB
Chi si è fregato il box di lato? Gli conviene dirlo subito o Alessandro o Helmut o Luca gli mandano un missile dall'Appennino. Poco ma sicurissimo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 19:49 via WEB
Una domanda alla signora Morreale: il libro è stato editato a cura della casa editrice? Grazie.
 
Kruaxi
Kruaxi il 17/06/09 alle 20:59 via WEB
Di che box parlate ?
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 21:47 via WEB
Grazie per darmi del voi, ma puoi procedere col tu. Del box che al momento della mia richiesta non era visibile sebbene nominato dalla Redazione in persona personificata.
 
Kruaxi
Kruaxi il 17/06/09 alle 21:04 via WEB
In ogni caso, buona sera a tutti.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 21:52 via WEB
E siccome stavo nello spazio dedicato al suo testo mi sono permessa di chiamare in causa 3 suoi personaggi. Ho creato un problema? Buona sera a lei, rinnovando le mie scuse per avere occupato.
 
Kruaxi
Kruaxi il 17/06/09 alle 21:24 via WEB
'Fantascienza' è solo un termine arbitrario, al massimo riconducibile ad uno specifico ramo 'tecnologico' del racconto fantastico. Preferirei parlare di 'speculative fiction', come suggeriva Ballard. Comunque mi piacerebbe rimanere IT se possibile.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 17/06/09 alle 21:58 via WEB
Redazione per cortesia un 3d per commentare e/o disquisire e rispondere (se possibile) alla domanda fatta alla signora Morreale. Altrimenti tocca trasferirsi nel Lab. e preferisco che lo stesso rimanga IT. Le ragioni sono ovvie: ci abbiamo lavorato sodo, in molti e quando qualcuno è (inter)venuto a dire qualcosa non abbiamo invocato possesso di territori ma gli abbiamo permesso di aprire bocca. Buona notte.
 
Kruaxi
Kruaxi il 17/06/09 alle 22:02 via WEB
Perdonami, non capisco. Ho postato senza peraltro avere la possibilità di leggere le tue risposte, dal che è uscito fuori qualcosa di surreale. I miei post erano in fila diretta. Dunque... Non ho capito il problema, chi si è lamentato dei tuoi 'off topic' ? E' la prima volta che intervengo in questo blog, ho chiesto curioso di che box parlavate, poi ho augurato il buonasera, poi, rispondendo ad un post precedente, ho brevemente accennato una considerazione sul tema fantascienza. L'IT richiesto era evidentemente una rapida via d'uscita da una discussione semantica che francamente volevo evitare subito... Renata, non mi riferivo affatto a quanto dicevi ! Oltretutto immagino che in questi thread non ci siano problemi di sovrapposizione. Ti dirò inoltre che il tuo post specifico sulle mie righe l'ho trovato assolutamente pertinente. Gli avverbi soprattutto una mezza ossessione per me...
 
Kruaxi
Kruaxi il 17/06/09 alle 22:05 via WEB
Pertanto proprio non capisco dove e come ti avrai offeso. Hai messo in fila i miei interventi ? Li hai riletti ? Dimmi adesso se non si tratta soltanto di un grosso equivoco.
 
Kruaxi
Kruaxi il 17/06/09 alle 22:13 via WEB
Ehm... 'di che box parlate ?', lecita domanda di curiosità, era rivolta a: renata & tuttiscrittori, da ambedue citazioni precedenti a riguardo. Quindi è plurale. Chi sono il Manzoni per esordire dando del VOI ? :)
 
Kruaxi
Kruaxi il 17/06/09 alle 22:20 via WEB
OK, ho capito. Errore mio, dovuto al fatto che è la prima volta che utilizzo un blog strutturato in questo modo, con la 'risposta' diretta sotto il post ! Ho sempre frequentato forum diversamente strutturati. Ora mi è chiaro come il nato il disguido. Non usavo il rispondo ma solo 'nuovo post'. Renata, per favore, possiamo ricominciare ? Non mi va di alienarmi rapporti, peraltro appena arrivato, per un semplice errore di comunicazione intercorso fra noi. Chiedo scusa, il problema è nato dalla mia ignoranza. Stefano
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 18/06/09 alle 09:17 via WEB
Mannaggia le incomprensioni... Stefano Kruaxi è un caro amico sensibile e surreale quanto basta da non essere incriminato a priori ;) E poi essendo infermiere è anche utile per un primo soccorso in questi caldi giorni. Il problema è nato dal fatto che ci si aspettava un 3d sul libro di Clara, e ci si è appoggiati a questo. Ora lo apriamo... Renata sembra un'attaccabrighe, ma poi ti accorgi che quello che scrive, tagliente e non ipocrita ti è d'aiuto anche se vi date del VOI o del LEI o dell'ESSO/A. Riponiamo le asce e ricominciamo daccapo con un bel calumet fumante...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 18/06/09 alle 08:13 via WEB
Stefano lei qui, per quanto mi concerne, è il benvenuto, come tutti coloro che propongono loro brani. Belli, brutti (se ne discute) avvincenti o noiosi: abbiamo modo di parlarne, analizzarli e quant’altro. Un blog è anche questo. Le ho replicato scherzando, non ci conosciamo e quindi essere fraintesi o fraintendersi l’un l’altro è facile accada. Lei non deve né alienarsi né guadagnarsi simpatie altrui: lei è come è e tale deve restare. Intervenga, risponda, polemizzi a buon fine sempre secondo il suo pensiero. Quindi non si ricomincia nulla ché c’è nulla da ricominciare, se frequenterà, come mi auguro, il blog s’accorgerà (dovrebbe essersene già accorto) che io sono una rompiballe. Dovrei cambiare, ma alla mia età è difficile se non impossibile. Non è una buona ragione, dirà lei. Vero. Non la è. Sono totalmente innocua, però. Gioco con le parole per renderle amiche e perché certe parole risultino meno ostiche di quanto in realtà non siano. Non chieda scusa a nessuno, nessuno qui attende scuse. Tantomeno io, che ho rotto le palle una volta di più. La giornata è lunga, lo farò altre volte, mi prenda per ciò che sono, altro non pretendo di essere. PS: il mio commento al suo brano è piuttosto sintetico. Se crede, posso provare ad estenderne uno più articolato. E magari darle del tu ;)
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 18/06/09 alle 09:22 via WEB
Ma si, ineffabile Renata, Kruaxi che poi è un Ferengi, acquisirà le critiche che Ella vorrà appioppargli con gioia smisurata, anche perché gratis (da un certo punto di vista tra liguri e ferengi c'è una certa accomunanza di ideali...)! Senza contare che Kruaxi è venuto apposta in queste pagine luminose...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 18/06/09 alle 09:33 via WEB
Venuto apposta in qst pagine luminose in cerca di liguri? Ecco perché gira col nerofumo sulla faccia!
 
 
Kruaxi
Kruaxi il 18/06/09 alle 19:01 via WEB
Ciao a tutti, ed in particolar modo a te, Renata. Vediamo se riesco a padroneggiare in qualche modo il concetto di domanda e risposta i questo blog, che sulle prime mi ha proprio confuso. Seriamente, ieri sono/siamo stati vittima di quello che oggi è tanto di moda chiamare misanderstunding. Rileggendo adesso è stato un 'non colloquio' davvero surreale ! Ringrazio l'amico Admin e, si, non uso affatto dare del 'lei' nei forum/blog... al limite del 'tenga' (intraducibile gioco di parole aretino, che all'incirca sta a rappresentare la goffaggine dei nuovi arrivati). Io 'scrivo' (ehm...) da pochissimo tempo, più che altro sono un buon lettore con la curiosità di sperimentare. Questi miei primi tentativi non li espongo certo per aspettarmi ovazioni, al contrario, volendo crescere, cerco critiche, pure feroci ancorché motivate. Direi che in quelle brevi righe hai subito identificato alcuni dei miei difetti macroscopici ma, tranquilli, ce ne sono molti altri... Ferengi e Liguri ? Mah, peraltro questo mio vecchio nick (1994) per esteso recita: Kruaxi, the moneyless ferengi. Questo dovrebbe dirla lunga. Grazie ancora e, per favore Renata, 'rompi' senza pietà ! E' quel che 'serve' ! Sul discorso degli off topic torno a scusarmi, ma proprio non mi stavo assolutamente riferendo ai tuoi post, ci mancherebbe ! Stefano
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 18/06/09 alle 19:21 via WEB
Sì Stefano, lo commento volentieri. Tieni conto che io sono nessuno (tant'è che ho fatto una domanda in altro 3d puntualmente ignorata da ormai 24 ore) però la buona volontà ce la metto assieme a quel poco che so. E' un brano lungo, dammi qualche giorno di tempo; approfittiamo dello stand by (legittimo) del Laboratorio. Mi piacerà chiacchierare con te del tuo pezzo, se avrai la bontà di seguirmi. A presto, dunque. Buona serata!
 
     
Kruaxi
Kruaxi il 18/06/09 alle 21:24 via WEB
Grazie, di cuore.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 19/06/09 alle 09:11 via WEB
@Kuaxi: Li vedemmo spuntare dalla curva. In testa una vecchia jeep armata di mitragliatrice pesante, a seguire alcuni camion, inframmezzati da un paio di tecniche. Aspettammo divedere la fine del convoglio; nessun blindato, nessun pezzo pesante.
Pazzi, pazzi incoscienti ed arroganti.
Gli automezzi erano troppo vicini fra loro; forse pensavano di apparire come un inespugnabile treno corazzato, invece erano soltanto molto più vulnerabili..
Ce li trovammo praticamente tutti esposti al nostro fuoco, impegnati lentamente in due stretti tornanti in discesa. Un bersaglio perfetto.

Li trovammo, in pratica, tutti esposti al nostro fuoco, lenti ed impegnati su due stretti tornanti in discesa. Un bersaglio perfetto. Attento a “pezzo” e “pazzi” e ad espressioni troppo [tecniche] che il comune lettore magari fatica ad interpretare.Le nostre MG iniziarono a sputare fuoco senza soluzione di continuità, tranne per i rapidi secondi del cambio canna, mentre gli RPG sganciavano razzi sul convoglio senza risparmio.[Fuoco] ripetuto in due righe, niente di che, però i dettagli sono importanti. Mai apparire sciatti e con poco vocabolario a disposizione, il lettore è esigente. O meglio bisogna sempre scrivere come se il nostro lavoro fosse destinato al più esigente dei lettori. Non tutti lo sono, è ovvio. Però gli editor seri, sì.La bassa foschia dell'autunno inoltrato ci aveva reso indistinguibili dai greppi non più curati che spesso invadevano il tratto stradale, aprendosi ampi varchi nel grigio smunto ormai in debito di asfalto.Sposterei la virgola: non dopo “stradale” bensì dopo “curati.” La frase filerebbe meglio.Gli automezzi, tutti verniciati di quel verde pallido che ben conoscevamo, presero fuoco uno dopo l'altro; i miliziani che saltavano giù dai teloni in fiamme non facevano in tempo ad usare le loro armi prima di essere falciati. Il raro sibilo di qualche proiettile di Beretta molto sopra di noi, il breve gracchiare di Uzi subito impotenti. Urla e bestemmie sempre uguali si alzavano dal convoglio; per qualche secondo mi venne il pensiero blasfemo di quanto mancassero di fantasia nell'offendere le divinità.In pochi minuti l'intero convoglio era distrutto. Siccome fai largo uso della prep. semp. “di” sarebbe meglio fare attenzione ai termini che con “di” cominciano – distrutto – ed evitarli. Vocabolario sinonimi e contrari.Sentivamo chiaramente urla angoscianti e frasi sgrammaticate che ci offrivano la resa. Con calma scendemmo, spianando gli AK47; non trovammo resistenza, soltanto mani alzate. Ragazzi pallidi, già vecchi anzitempo, in ginocchio con le mani intrecciate dietro la nuca. Occhi bassi e pieni d'odio, che risaltavano sui visi decorati da quello strano cosmetico che imbelletta i volti dei combattenti: fumo, sudore e sangue.
E lacrime.A questo brano vorrei dare un genere soltanto: bello. D’accordo che certi termini dicendo certe cose vanno adoperati e, nel caso: fumo, sudore, sangue, lacrime ci stanno tutti. Però, non volendo appunto confinarlo in un genere, io cercherei di dire la stessa cosa senza far apparire frasi fatte. Se invece ti va bene così, il genere bellico/fs o come lo definisci tu, accetta queste espressioni. Es: se leggo un libro porno è chiaro che mi aspetto sesso almeno alla seconda pagina, così come l’orgia finale. Tieni presente, però, che anche nel genere sono parole già usate, già lette. Non dico di non metterle, cambierei il modo di metterle. Se però per te così va bene, non modificare. Tutto quello che scrivo è da te contestabile, opinabile, ect ect. Il commento sarà a tranche data la lunghezza del testo. Inizierò sempre con @kruaxi così saprai che quel post è destinato a te e contiene materiale circa il tuo racconto.

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 19/06/09 alle 09:13 via WEB
Volevo andare a capo ma ho fatto caos coi tag (non è una novità) Stefano se capisci, bene, sennò riposto cercando di farmi comprendere meglio. Scusa.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 19/06/09 alle 11:44 via WEB
@kruaxi le mie note sono tra parentesi.

Non potevamo permetterci prigionieri, ed avevamo poco tempo: potevano aver chiamato gli elicotteri e rischiavamo una pesante rappresaglia. (potevano 2 volte di seguito) Recuperammo il possibile dagli automezzi, e ne mettemmo uno in funzione. Armi ed un po' di cibo; un buon bottino. Scalzi e disarmati, i superstiti si incamminarono verso il Muraglione, poco convinti che non gli avremmo sparato alle spalle. Eravamo lontani ben prima che qualcuno di loro avesse il coraggio di guardare indietro. Come uso avemmo la pietà di finire i feriti gravi con una rapida raffica. Ringraziai il cielo, denso di nuvole scure; una situazione ottimale per sfuggire a qualsiasi ricognizione. Lasciammo un paio di trappole lungo la strada, rudimentali ma efficaci, e tornammo verso le rovine di San Godenzo. Ore dopo eravamo ben nascosti in quello che il vecchio sergente si ostinava a definire 'Presidio Alfa', ma che per tutti noi era soltanto 'il Covo'. Una vecchia e grande officina, ben nascosta dalle macerie di una villetta e dal verde di una collinetta smottata. L'adrenalina del combattimento ci teneva svegli ed euforici. I più giovani si alternavano davanti ad un paio di vecchi 62 pollici, con molti pixel bruciati dall'uso e dall'incuria. Li osservavo curioso, mentre uccidevano migliaia di nemici, uomini od alieni, con le loro playstation tenute insieme con il nastro adesivo. Il sangue vero non gli era bastato, a quanto pareva. Li lasciai giocare, ormai sordo alle loro grida di vittoria ed al turpiloquio. L'alcool girava, insieme a qualche canna. Non eravamo un esercito troppo attento alla forma, non ce lo potevamo permettere; soltanto chi era di guardia, occhi ed orecchie a difesa del perimetro, avrebbe dovuto aspettare pazientemente il suo turno per affogare la guerra nel vino. La grande parabola in superficie, mimetizzata con una sapiente colorazione, ci teneva in contatto col mondo esterno. -Erano solo ragazzini,- sbottò Luca accanto a me, mentre guardavamo distrattamente qualcosa sul nostro schermo gigante, 'quello dei vecchi'. (usato da noi, più anziani.) -Ragazzini mandati allo sbaraglio, chiaramente per testare le nostre forze. Abbassò il suo bicchiere, pieno di non so quale porcheria, e continuò a parlare guardandomi negli occhi: -Gianfra, loro possono spazzarci via quando vogliono. Se ne stanno buoni su quel cazzo di crinale, facendosi vivi soltanto con qualche cannonata ogni tanto, ma sono in tanti, e crescono di numero. Presto scenderanno attraverso le foreste, e verranno i veterani, quelli cazzuti. Prima spianeranno un po' la zona con i loro elicotteri ed i loro aerei, poi ce li vedremo arrivare da tutte le direzioni e... Bang! Addio presidio! Ed addio a 'noi'. (qui ci sono da sistemare gli a capo: …guardandomi negli occhi. / - Gianfra loro possono ….) Socchiusi gli occhi stanchi, non c'era bisogno di essere Napoleone per capire quanto avesse ragione. -Luca- mi alzai dalla sedia, stirandomi un po' i muscoli della schiena, -il nostro sistema d'avvistamento è più che buono, abbiamo decine di uomini pronti ad informarci anche quando loro vanno a pisciare; so che il preavviso sarebbe comunque poco, ed in caso di attacco massiccio non potremmo fare di meglio che ripiegare, e lo sanno anche al comando. Quindi cosa vorresti dire? Strinse i denti: -Se non ci mandano uomini e mezzi faremo la fine di Massa Carrara. Luca era bravissimo nell'evocare immagini oltremodo spiacevoli. -Cosa proponi dunque? -Ripiegare, ovvio- buttò giù un lungo sorso, rovesciandosi addosso un bel po' di quello che, dall'odore, identificai finalmente come un (leva l’indeterminativo “un”) pessimo brandy, -fino a Dicomano è terra persa, dovremmo attestarci nel Mugello, rafforzarci. Quelle merde al comando non sanno che se ci spazzano via 'loro' hanno la strada aperta fino a Firenze? Dove sono i rinforzi promessi? Credono davvero che potremmo fermarli con qualche vecchio Pajero corazzato con pezzi di binario e tettoie d'alluminio? Chi siamo... L' A-Team? (perché hai virgolettato ‘loro’ e prima non l’hai fatto? In effetti il [loro] di prima è un pelino dubbio e quello di adesso non sta bene virgolettato. – Come vedi le note sono poche fino a questo punto e assolutamente a tua discrezione è il valutarle, mi piacciono certe descrizioni, rendi bene l’atmosfera e i dialoghi sono consoni al tutto.)

 
   
Kruaxi
Kruaxi il 19/06/09 alle 19:45 via WEB
Il mio unico grande dispiacere è che in questi giorni sono costretto a spaventosi tour de force al lavoro... non vedo l'ora di stampare i tuoi commenti, mettere a fronte il raccontino, e 'studiarci' a lungo... Impagabile, veramente impagabile quanto stai facendo. Sarò d'accordo o meno, su questo o quello, ma già da una veloce occhiata posso dire che avrò soltanto da apprendere. Stefano
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 19/06/09 alle 20:06 via WEB
@kruaxi: Mi infilai un mozzicone di toscanello in bocca, tenendolo ostentatamente con la punta rivolta verso l'alto: -Adoro i piani ben riusciti, Murdock! Ci mettemmo a ridere come due scemi, mentre qualche giovanotto, all'oscuro del significato della mia pantomima, guardava interrogativo. Quel telefilm era già tanto (piuttosto) vecchio quando guardavamo le ultime repliche da ragazzini. -Luca, qui siamo ancora su di (leva la prep. semp.) un terreno che rende loro difficile l'utilizzo dei mezzi corazzati e degli elicotteri, in pianura ci spazzerebbero via in un secondo. -Si, ma...- lo fermai con un gesto della mano: -Il nostro unico scopo è fargli credere che siamo molti di più e molto meglio armati di quanto siamo veramente, sperando di guadagnare quel po' di tempo necessario a fare arrivare qualche serio rinforzo. A Pistoia li abbiamo bloccati, ed hanno preso una legnata che non si aspettavano; adesso che quel fronte è consolidato è possibile che qualcosa possa essere dirottato anche da noi. Luca abbandonò definitivamente il bicchiere, impadronendosi di una bottiglia senza etichetta: -Certo maggiore! La fortezza Gherardi resisterà impavida ad ogni assalto; gli unni risaliranno definitivamente le colline e se la batteranno a gambe!- Nel dir questo simulò malamente (attento agli avverbi= definitivamente/malamente) una posizione d'attenti, con tanto di saluto. -La fortezza si chiamava Bastiani, ed erano tartari, non unni. Luca mi guardò: -Non ti chiami Gherardi tu? E di che parli? Chi è Bastiani? Abbassai gli occhi e mi sentì terribilmente (eccone un altro!) stupido; Luca era un grande soldato, migliore di me. In quella guerra i miei studi classici non avevano più importanza della citazione di unvecchio telefilm. Presi una birra dal frigo, e provai a guardare un po' di televisione. Strano, ma la televisione era migliorata da prima della guerra. Nessuno aveva più il tempo di controllare i decoder, non si era più soggetti all'offerta blindata e censurata di prima. Negli ultimi tempi della Repubblica, ben dopo la privatizzazione ultima dei canali RAI, non si riusciva a veder nulla se non reality, fiction dozzinali e talk show interminabili. Ah, beh, a parte lo sport, ovvio. ([ah, beh è un po' troppo colloquiale, fosse in un dialogo magari potrebbe passare, ma al di fuori non saprei. [a parte lo sport, ovvio] potrebbe bastare.) I telegiornali non informavano più, ormai delegati soltanto all'incitamento all'odio verso questo e quello: i nemici si moltiplicavano ogni giorno. Il seme della discordia era stato legalmente gettato quando ero ancora un bambino, e la pianta visibile era cresciuta pian piano, quasi insignificante. Aveva però radici ben robuste, e queste avevano infine sgretolato la Repubblica, mentre i giardinieri perplessi gridavano: -Ma come è possibile? E' soltanto una piantina, eravamo certi di poterne controllare la crescita. (La similitudine è buona, però far gridare presunti giardinieri – da dove sbucano? - mi pare esagerato. Cercherei di ridurre il periodo lasciando intatto il concetto, anche perché è metafora il seme della discordia.) Dal primo colpo di fucile erano passati sette anni; la seconda guerra mondiale era durata di (leva la prep. semp.) meno. Purtroppo non potevamo utilizzare la rete, ci avrebbe reso tracciabili facilmente. (facilmente rintracciabili) I vari satelliti ci fornivano una buona varietà di canali, e l'inglese aveva smesso da tempo di essere un problema per la maggioranza di noi. Mi impadronii del telecomando, fra le proteste dei sottoposti, ed iniziai un po' di zapping. Non c'erano molte novità; gli USA in costante recessione ed alle prese con le molte rivolte popolari, i festeggiamenti cinesi per il secondo anniversario della base lunare permanente, qualche nuovo porto qua e là che finiva sott'acqua per il riscaldamento globale. (dopo [novità] i due punti e non il punto e virgola.) Mi colpii la vendita all'India di due superportaerei atomiche americane: un altro pezzo della potenza statunitense che se ne andava. Passai ai canali che un tempo definivamo 'nazionali'. 'Padania 1' parlava del summit con l'Austria per l'annoso problema tirolese, ed elencava le continue vittorie dell'Esercito Verde, ultimo baluardo di civiltà contro i 'mafiosi, islamici e comunisti'. Ovviamente non una parola sul 'fronte toscano'; ufficialmente eravamo la Padania Tirrenica Meridionale, momentaneamente soggetta a qualche disordine interno. Bugiardi. 'Firenze digitale' ci informava dell'improbabile ritorno dei turisti stranieri nella nostra capitale, 'città d'arte come nessun'altra', e dell'abbattimento di ben tre Typhoon padani da parte della nostra 'impenetrabile' contraerea, guidata 'dal cuore e dalla giustizia'. Chissà, probabilmente eravamo riusciti a buttarne giù uno, se non era caduto da solo: i loro Eurofighter dovevano essere un bel po' in difficoltà con la manutenzione, visto il casino che c'era in Europa, la vecchia Europa non più unita.

Fino alla fine procederò così, poi cercherò di riassumere. Cmq vedi che, sinora, e lo ribadisco, ciò che ho segnalato, ammessa la validità delle note, è davvero minimo. I dubbi infatti li ho sulla tranche "Alessandro/Helmut/la botola", ma procediamo con calma. Buona serata e grazie dell'incoraggiamento.

 
     
Kruaxi
Kruaxi il 19/06/09 alle 23:32 via WEB
In effetti è la parte più preoccupante anche dal mio punto di vista. Posso chiederti, per pura curiosità, quali sono i tuoi gusti nel campo della narrativa ? Io di numi tutelari ne ho un paio... Stefano
 
     
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Renata il 20/06/09 alle 07:53 via WEB
Scusa il ritardo, ma le vecchiette come me alle 23:32 dormono. I miei gusti sono presto detti: amo la buona scrittura. Adoro Queneau, è il mio preferito. Pirandello, Dostoewskij, Calvino. Tra quelli che ancora respirano Tabucchi, anche se è un po' che ha poco da dire, ma quel che ha detto vale anche per il dopo. Amo la letteratura classica, preferenze di genere non ne ho, purché sia scritto bene e abbia qualcosa da dire mi piace tutto. Mai frequentato SF, amo i gialli o thriller la cui lettura ho spesso intervallato ai grandi della penna. Ho letto moltissimo, specie in passato. Ora un po' meno ma conto di rifarmi presto. Un amico che scrive di mestiere mi ha regalato "Gelosia" della Millet, e sto leggendo Le ragioni del testo di Jean Starobinski, lettura sempre scaturita da una conversazione con l'amico Giovanni.
 
     
Kruaxi
Kruaxi il 22/06/09 alle 02:51 via WEB
Sai, io non amo granché il concetto di 'genere'. Parafrasando Wilde, che parlava di morale, divido la narrativa in 'scritta bene e scritta male'. Diciamo che l'immaginario fantastico lo prediligo, ritenendolo paradossalmente meno compromesso della letteratura così detta 'realistica', in quanto ritengo che realtà e verità siano concetti con troppe variabili personali, ergo non rappresentabili se non attraverso l'invenzione... che ne inficia il presupposto. Ovviamente son solo chiacchiere, la differenza sta poi nel piacere che ti dona un'immagine evocata invece di un'altra. Adoro Orwell, che ritengo il massimo scrittore britannico del XX° secolo, ed ho una grande passione per la prosa spregiudicata di Robert Anson Heinlein. Ho un particolare amore per Checov, Cernysevskij e l'immenso Bulgacov... Stefano
 
Taoista1963
Taoista1963 il 19/06/09 alle 09:49 via WEB
Salve a tutti. Volevo dire a Renata che mi riprendo il mio racconto e lo rivedo nei prossimi gg. Se ci sono commenti o note aggiuntive... fatemi sapere, magari trovo il coraggio di trasferirlo nella sezione finale. Che dite?
 
 
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Renata il 19/06/09 alle 10:14 via WEB
Tutto il tempo che vuoi, per me. Vai tranquillo. Io il commento a Kruaxi entro lunedì lo finisco. Ciao!
 
   
Kruaxi
Kruaxi il 19/06/09 alle 23:36 via WEB
E lunedi notte, reparto permettendo, avrò modo di affrontare una minuziosa disamina. Le ore notturne mi stimolano la riflessione, e la creatività. Fantastico ! Altro che 'mi piace'/'non mi piace'. Avrei dovuto decidermi prima a mettermi in gioco in un ambiente come questo. Stefano (che ringrazia ancora per la tua fatica.)
 
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Renata il 20/06/09 alle 08:46 via WEB
@kruaxi: Lanciai il telecomando ad un commilitone. Il vecchio plasma 70 pollici tornò sintonizzato sulle partite della Bundesliga. Mi (leva il “mi”) presi un libro in previsione di restare ancora sveglio a lungo, il solito 'Signore degli anelli' che tentavo inutilmente di finire da mesi, ma toccata la branda precipitai in un sonno avvolgente e senza sogni. (quest’ultima espressione è ormai sentita molte volte, dovresti cercare lo stesso concetto con parole diverse.) - -Sono pazzi! Ma che richiesta è questa? Non ci mandano armi, non ci mandano uomini, di mezzi neppure a parlarne e se ne vengono fuori con queste pretese da rincoglioniti; ma scherziamo!? (usi il termine “pazzi”, viene fuori diverse volte, anche qui dovresti cercare un sinonimo.) - Il comando ci definiva gli 'eroi dell'Appennino', magari pensavano che 'martiri' avrebbe suonato meglio per la nostra indipendenza. (Non trovo corrispondenze, nei vocabolari, tra “eroe” e “martire”; quindi non capisco il significato della frase.)
 
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Renata il 20/06/09 alle 11:50 via WEB
@kruaxi: Prima se ne andarono quelli che si erano imbarcati nell'impresa con la convinzione di scopare facilmente, poi quelli che avevano semplicemente (ovviamente – facilmente – semplicemente. Non che significhi granché, però meglio evitare appesantimenti.) visto troppe volte il film su Woodstock. Ciò nonostante decenni dopo sopravviveva uno sparuto gruppo di persone, troppo convinte di vivere nell'Eden, o semplicemente (!) troppo disadattate per sopravvivere in qualunque altro posto. Da giovane, brevemente (!) fulminato da idee tardo romantiche, ero andato a vedere l'ultima comune rimasta, dopo un trekking estenuante con la mia compagna di allora. Gli altri lo evitavano, ma poi erano successe cose strane. Magari un tipo era stato male, (via la virgola) e giaceva morente fra gli altri, impotenti. Oppure la comunità rischiava improvvisamente di morire di fame, per la solita totale disorganizzazione. Si presentava improvvisamente,muto, e tutti gli facevano spazio. Dopo un po' spariva, ed il malato stava meglio, oppure si trovava improvvisamente (è il 3° di fila) del cibo sulle tavole. Tornai a casa alquanto turbato. Pensavo alle leggende sugli uomini rapiti dai folletti, od erano fate? (o erano fate – leva la D) - A Luca raccontai una versione alquanto edulcorata di questa storia; il punto era semplicemente che conoscevo qualcuno e che, probabilmente, si sapeva muovere in quel bosco come un viet-cong nella giungla, qualcuno che sarebbe stato in grado di accompagnarci fino all'obiettivo. (il punto era: conoscevo qualcuno che sapeva muoversi in quel bosco come un viet-cong nella giungla, qualcuno in grado di accompagnarci fino all’obiettivo. – ergo: senza avverbi puoi dire la stessa cosa.)
 
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Renata il 20/06/09 alle 12:10 via WEB
@kruaxi: Il posto era quello, ma non era come ricordavo. C'erano molte, molte persone. (verbo essere in sovraesposizione.) - Ragazzi, perlopiù, ma anche famiglie con padri canuti. 'Profughi', pensai. Vidi diverse divise verdi, sporche e stracciate, e riconobbi anche quel figlio di puttana di Leonardo, che aveva disertato settimane prima: almeno non si era venduto al nemico. (attenzione sempre all’inserimento di personaggi che poi non hanno peso né figura nel proseguio della storia: in buona sostanza inserisci un Leonardo che nasce e muore nell’attimo di una immagine. Conviene, non conviene? Pensaci su.) - La voce dello yeti (l’hai virgolettato sopra, perché adesso no?) dietro le spalle mi arrivò stranamente attesa, Luca invece si era ferocemente morso la lingua per lo spavento, e solo per riflesso automatico ero riuscito a fermarlo prima che piantasse un coltello nel cuore di quell'ombra apparsa improvvisamente. (stranamente – ferocemente – improvvisamente.) - Vecchio soldato, affidabile e pazzo. (ancora pazzo) - Ecco, un pazzo! (ancora pazzo.)
 
 
Kruaxi
Kruaxi il 20/06/09 alle 13:53 via WEB
Ti seguo... ;) Gli avverbi... e la ridondanza... Stefano
 
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Renata il 20/06/09 alle 16:37 via WEB
@kruaxi: -Vieni- disse, e mi ritrovai comunque a seguirlo. Luca aprii (aprì- refuso dovuto alle correzioni, segnalo per la cronaca e senza alcun intento maligno) un occhio, il suo solito sonno da gatto, ma bastò un impercettibile segno della mia mano per tranquillizzarlo e farlo tornare a dormire. - Punto (idem come sopra) un dito su di una parete: -Li dietro è imprigionato qualcosa, qualcosa che esiste da milioni di anni. E' un Dio, un Dio cattivo, un'ombra diafana del male. - Poi sentì (idem, ma al contrario) qualcosa. Dicono che il Diavolo non è brutto come lo si dipinge. - Subito pensai di essere stato nuovamente drogato, ma come era possibile? La nebbia mi mostrava il funzionamento di ogni mia singola cellula: come potevo credere a quella sensazione? Il pensiero correva velocissimo senza andare da nessuna parte, nella nebbia vedevo Alessandro, lontanissimo, e la mia mano armata.- Respira profondamente, e capirai da solo. Non sei il primo a vivere questa sensazione.Stai solo leggendo un avvertimento scritto tanti secoli fa. (nuovamente, funzionamento,profondamente,avvertimento) –
 
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Renata il 20/06/09 alle 18:29 via WEB
Da qualche parte ho scritto "prosieguo" in modo errato. Chiedo venia.
 
 
Kruaxi
Kruaxi il 20/06/09 alle 22:49 via WEB
Eh, sai quanti errori faccio quando non ho la possibilità di correggere dopo aver postato... Purtroppo qui non si può, ma nessuno starà mai a sindacare un errore di battitura ! Stefano
 
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Renata il 21/06/09 alle 11:08 via WEB
@kruaxi: qualche refuso, niente che non si possa rimediare. Una volta limato, sarà un bel pezzo. E' buona l'idea, le immagini. Mostri molto, del resto ciò che dici richiede immagini e non riflessioni. C'è originalità. Tra una flebo e l'altra, scrivi. Non smettere. E ricordati di dosare gli avverbi. Ciao Stefano, in bocca al lupo per i tuoi desideri!
 
 
Kruaxi
Kruaxi il 21/06/09 alle 19:11 via WEB
Intanto mi 'divertirò' a revisionare il raccontino seguendo MOLTI dei tuoi consigli. Ti ringrazio per l'incoraggiamento e per tutto il tempo che ti ho fatto perdere. Sicuramente, fra una flebo all'altra, continuerò a buttar giù facezie... che non siano le mie consegne al lavoro (storicamente famigerate per la grafia incomprensibile). Seriamente, la tua 'passione' traspare da ogni post. Grazie ancora. Stefano
 
Kruaxi
Kruaxi il 22/06/09 alle 02:54 via WEB
Se vuoi, Renata, vienimi a trovare nel mio blog: turnodinotte.ning.com . Non ci troverai assolutamente niente di 'serio'... Stefano
 
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Terzo bocconcino caldo caldo. Da sbocconcellare in pochi minuti. Questa volta parliamo un po' del punto di vista del narratore. Prima persona? Terza persona onnisciente o quasi? (entra)

 

 
 
 
 
 
 
 

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