Creato da ulissix il 12/02/2011
la politica nel mezzo

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Un po di "par condicio" nella storia

Post n°5 pubblicato il 09 Marzo 2011 da ulissix
Foto di ulissix

L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi ha rilasciato un’ampia intervista sulla politica di oggi: «L'uomo politico deve essere giudicato dai fatti. Ma tra i fatti c'è prima di tutto l’esempio. L’esempio di un politico incide sui comportamenti quotidiani di tutti. Profondamente».

 

Sicuramente un u......omo politico, un rappresentante delle istituzioni, ha il dovere di comportarsi (almeno pubblicamente) in modo sobrio e onorevole, anche in considerazione di ciò che in quel momento è chiamato a rappresentare. Però, quest'anno festeggiamo i Risorgimento, i Padri della Patria, e forse gioverà ricordare che Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi e per non parlare di Vittorio Emanuele II sono stati tutti dei gran puttanieri… pardon, libertini! E lasciamo perdere il quarto Padre della Patria, Giuseppe Mazzini, che nonostante si vantasse del suo ascetico celibato, si diede molto da fare con le londinesi, tanto che gli sono attribuiti molti figli “naturali” tra cui Ernesto Nathan, il primo sindaco massone di Roma. Mazzini fu comunque assai peggio di un libertino: fu il freddo mandante di omicidi, ha sulla coscienza molti morti nelle stolide rivolte che fomentava pur sapendo che sarebbero finite in inutili massacri e morì con sul capo un paio di giustificate condanne a morte. Ecco, se fosse applicato il principio di Prodi che un buon politico deve dare sempre e solo un buon esempio di vita, che dovremmo fare con i festeggiamenti del 17 marzo e i nostri glorificati Padri della Patria, dalla moralità così poco edificante?

 
 
 
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