Creato da ulissix il 12/02/2011
la politica nel mezzo

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E se l'avesse detto berlusconi...

Post n°6 pubblicato il 09 Marzo 2011 da ulissix
Foto di ulissix

"...È ponendo tali domande che si arriva ai nostri programmi per la riforma della scuola. Oggi i genitori possono solo sperare per il meglio e mandare i propri figli alla scuola che viene loro assegnata. Una delle cose più importanti della vostra vita - l’educazione dei vostri figli - è ampiamente fuori dal ...vostro controllo. La nostra riforma toglierà dalle mani del comune il potere di decidere in merito all’educazione e lo metterà direttamente nelle mani dei genitori, affinché ne abbiano il controllo.

Porremo fine al monopolio statale sull’educazione scolastica, in modo che ogni organizzazione adeguatamente qualificata possa costruire una nuova scuola, e che ogni genitore insoddisfatto dell’educazione che il proprio figlio sta ricevendo possa mandarlo in un nuovo istituto - sostenuto dal denaro pubblico, inclusi i finanziamenti extra per i figli delle famiglie più povere. Questo è il tipo di ridistribuzione del potere che rappresenterà il punto di partenza: trasferire il potere e il controllo direttamente agli individui..."

David Cameron (primo ministro inglese)

Ma lassù nessuno ha gridato allo scandalo...

 
 
 

Un po di "par condicio" nella storia

Post n°5 pubblicato il 09 Marzo 2011 da ulissix
Foto di ulissix

L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi ha rilasciato un’ampia intervista sulla politica di oggi: «L'uomo politico deve essere giudicato dai fatti. Ma tra i fatti c'è prima di tutto l’esempio. L’esempio di un politico incide sui comportamenti quotidiani di tutti. Profondamente».

 

Sicuramente un u......omo politico, un rappresentante delle istituzioni, ha il dovere di comportarsi (almeno pubblicamente) in modo sobrio e onorevole, anche in considerazione di ciò che in quel momento è chiamato a rappresentare. Però, quest'anno festeggiamo i Risorgimento, i Padri della Patria, e forse gioverà ricordare che Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi e per non parlare di Vittorio Emanuele II sono stati tutti dei gran puttanieri… pardon, libertini! E lasciamo perdere il quarto Padre della Patria, Giuseppe Mazzini, che nonostante si vantasse del suo ascetico celibato, si diede molto da fare con le londinesi, tanto che gli sono attribuiti molti figli “naturali” tra cui Ernesto Nathan, il primo sindaco massone di Roma. Mazzini fu comunque assai peggio di un libertino: fu il freddo mandante di omicidi, ha sulla coscienza molti morti nelle stolide rivolte che fomentava pur sapendo che sarebbero finite in inutili massacri e morì con sul capo un paio di giustificate condanne a morte. Ecco, se fosse applicato il principio di Prodi che un buon politico deve dare sempre e solo un buon esempio di vita, che dovremmo fare con i festeggiamenti del 17 marzo e i nostri glorificati Padri della Patria, dalla moralità così poco edificante?

 
 
 

Due pesi e due misure della stampa inglese...

Post n°4 pubblicato il 09 Marzo 2011 da ulissix
Foto di ulissix

La London School of Economics è in grave imbarazzo. Una delle più note e prestigiose università del mondo ha conferito nel 2008 un dottorato a Saif al Islam Gheddafi, figlio del dittatore libico. Dopo aver ricevuto il titolo, lo stesso Saif aveva fatto una donazione all’università pari a un milione e mezzo di sterline, attraverso la fondazione intitolata al padre.
Ora i satirici dei mitici Sunday Times e del Telegraph tacciono? Invece quando parlano del nostro governo la satira scorre a fiumi...

 
 
 
 
 

La genesi del male

Post n°2 pubblicato il 12 Febbraio 2011 da ulissix
 
Foto di ulissix

Si mobilitano nelle piazze femmine furibonde contro sessualità del premier. La sinistra ci informano che il “Drive In” coi suoi siparietti tette- e- risate era il germe del berlusconismo, la madre di tutti i Bunga Bunga. Era il Male. E noi che ce l’eravamo allegramente ciucciati per anni.


Siamo cresciuti con un’idea silconata della morale e non ci avevano avvertito. Almeno finchè, ad illuminarci, non giunsero Gad Lerner con il suo Infedele e le femministe del pubblico di Annozero, Il manifesto, Il Fatto Quotidiano e L’Unità: tutti concordi nel ritenere che “ le ragazze che popolano le intercettazioni sono, da vent’anni, la ragazza-tipo della tv italiana, la specie umana largamente più diffusa nei palinsesti, il Drive In in terra...”.

Ma quel cabaret datato 1983, per alcuni sketch è più “di sinistra” di quanto si ricordi.

L'intellighentia di sinistra celebrò, per anni, l’ideologia del Drive In.

Scriveva Umberto Eco nell’87: «Pensa a una trasmissione come “Drive In”, al ritmo, alla quantità di cose che ’Drive In’ riesce a far vedere in due minuti e paragona i due minuti a due minuti della vecchia tv. Un salto da fantascienza, no? Eppure a quanto pare la cosa non ha provocato traumi, noi siamo passati dal ritmo di valzer a quello di  rock’n’roll..».

Oreste Del Buono affermava: «Drive In, la trasmissione di satira più libera che si sia vista e sentita». Giovanni Raboni dipingeva lo  “una specie di congegno ad orologeria a bassissimo rischio”. Vittorio Gassman confessò che dopo Drive In dovette “cambiare i rimi in teatro”.

Tutti allora, a sinistra, con analisi molto colte, accostarono Ricci a Gramsci, ai situazionisti di Debord. Nessuno dichiarò guerra agli eccessi di pelle esposta e alla carnalità straripante dai push up.

Ora è il male... la genesi di tutto.

(liberamente tratto la Libero)

 
 
 
 
 

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