Cose di nonne

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Favola di Claudia Beggiato♥ "C’era una volta un bambino infelice, talmente infelice da contagiare chiunque gli stesse vicino anche solo per un minuto. La gente si passò parola e ogni volta che lui compariva, tutti se la filavano a gambe. Il bambino infelice, era sempre più solo e diventava più triste ogni giorno che passava. La mamma, che gli voleva bene anche se la rendeva infelice, decise un giorno di portarlo a far vedere dalla Grande Quercia. La Grande Quercia era famosa in paese, perché sapeva risolvere i problemi di tutti e la mamma del bambino infelice aveva chiesto come si poteva arrivare al parco incantato, dove la Quercia viveva. Partirono insieme, mamma e bimbo infelice, alla volta del parco incantato che si poteva raggiungere soltanto a piedi. Cammina e cammina per tre giorni e tre notti finché, un mattino di sole, raggiunsero il Parco incantato. Era un luogo magnifico, pieno di colori e di spazi aperti con farfalle e animali liberi. La Quercia giaceva ai bordi di un meraviglioso ruscello dall’acqua limpida e cristallina. La mamma accompagnò il bimbo infelice ai piedi della Grande Quercia e lo lasciò solo. Il bimbo si sedette ai bordi della grande pianta e rimase lì a guardare l’acqua. Percepiva il calore della pianta che lo avvolgeva e gli faceva provare un senso di rassicurante protezione. Sentì ad un tratto una voce che gli chiese di chiudere gli occhi e di respirare. La voce gli suggerì di pensare alle sue paure: il bimbo rabbrividì, ma subito dopo ritrovò quel calore che arrivava dal tronco della Grande Quercia. La voce proseguí dicendo di immaginare di trasformare ogni sua paura, in un sassolino. Il bimbo pian piano si trovò con una manciata di sassolini tra le mani. La voce gli suggerì di lanciare nel ruscello i sassolini pieni di tutta le sue paure. Uno ad uno, il bambino lanciò i sassi nel ruscello e la corrente li portò via. Alla fine si alzò e ritornò dalla mamma che lo stava aspettando. La guardò e le sorrise. La mamma vide una nuova luce negli occhi del bambino: la tristezza era scomparsa. Il bambino si sentiva leggero, si sentiva finalmente sereno e felice. Tutte le sue paure, se ne erano andate rotolando nell’acqua con i sassolini.