Real life

Un pugno di sabbia


Sentirsi abbandonati ed a volte terribilmente soli non è poi cosi male… Riscopri lati del tuo carattere prima assopiti…come addormentati…dimenticati e lasciati in stand-by…nell’attesa di un violento risveglio…aspettando impazientemente qualcuno o qualcosa che ti faccia improvvisamente tornare a galla e finalmente prendere fiato… Cerchi di volerti bene…come forse non avevi mai fatto prima… Riscopri la voglia di camminare da solo in riva al mare…di sentire il vento freddo sulla pelle scivolarti addosso…entrarti dentro…come se potesse portare via la polvere che ricopre i tuoi sensi… Si può aver voglia di stare male? Forse si… Sono confuso lo so…come disorientato, dopo aver perso ogni appiglio…ogni punto di riferimento… Sto apprezzando le carezze ruvide ed amare della solitudine…della malinconia… Ti siedi sugli scogli…e tiri il fiato…riempi a fatica i polmoni lasciando la testa adagiarsi sulla pietra nuda, ancora gelida…come se avessi vissuto perennemente ai 100 all’ora per paura di perderti qualcosa di speciale…di importante…e sorridi mentre qualche penosa lacrima ti solca il viso…ricordando attimi di vita vera che qualcuno ti ha donato… Ho tempo per me…ho tempo di alterare i ritmi scanditi in precedenza dall’ordinaria amministrazione…ho tempo di conoscermi un po’ di più…a piccoli sorsi… ho tempo di pensare…cosa che forse avevo smesso di fare…senza avere una scusa o un motivo concreto per permettere che accadesse…. Nel silenzio, squilla il cellulare ma non hai voglia di risponderle… Mi fa male sentirla…evito le telefonate…che di giorno in giorno si fanno sempre più frequenti… come se qualche parola potesse di colpo annullare le distanze… Mi dispiace…forse non sono fatto per queste cose… Come mi sono sentito sbagliato in passato…la stessa sensazione la avverto oggi… Abbassi lo sguardo e prendi un pugno di sabbia tra le mani…e ti accorgi, con lo stupore di un bambino, che più lo stringi più i granelli trovano la via d’uscita per tornare nel loro ambiente…per sfuggire al tuo controllo… Il vento sta cambiando…lo sento… E fa male accorgersene… In natura, per poter crescere, alcune creature cambiano tutta la loro pelle in un solo colpo. Contorcendosi e strofinandosi contro le rocce e gli oggetti duri circostanti, escono dalla loro vecchia pelle come da un vestito logoro e consumato, mettendo a nudo il nuovo strato formatosi lentamente al di sotto…ed abbandonando la vecchia pelle, spesso quasi intera. Ho voglia di mutare…o forse è soltanto un bisogno fisiologico…per tutelare la mia anima…per salvaguardare il mio cuore… Mi alzo e ricomincio a fatica ad incedere fra le dune…affondo lentamente i passi nel terreno instabile… Al di là di quest’inverno pressoché morente…oltre questo cielo plumbeo forse si nasconde un nuovo sole…