venerdì mattina mi sono svegliata felice sapendo che finalmente ti avrei rivisto dopo più di un mese. riuscendo magari a capire se provo davvero quacosa o se è il ricordo che aiuta a migliorare le cose scombussolando i sentimenti. volevo riaverti davanti, perchè non ricordo più com'è.
sono uscita di casa con lo stesso pensiero fisso in testa. ho preso la macchina e percorso la tangenziale pensando alle cose da dirti.
ma qualcosa continua a fregarmi.
è un po' come nuotare contro corrente. è tutto inutile.
arrivare prima a lavoro. andarci anche quando potresti non farlo.
solo per parlarti due minuti. il tempo di una canzone -quella che mi piace tanto-
il tempo di un sorriso.
arrivare in negozio e trovare la traccia del tuo passaggio. ogni scatolone lasciato è stato come un cutter dritto al fegato.
venticinque cutter girati e rigirati.
ti ho odiato per rabbia.
ho quasi pianto per lo stesso motivo.
"bastava arrivassi mezz'ora dopo" mi son ripetuta mille volte mentre la primavera 2012 mi passava sotto gli occhi, "come hai sempre fatto" -due, due e mezza-
novembre come sempre non porta mai nulla di buono.
-e a me sarebbe bastato portasse te-
Inviato da: cassetta2
il 30/11/2023 alle 11:21
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il 19/12/2011 alle 15:54
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il 17/12/2011 alle 10:15
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il 21/11/2011 alle 18:52
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il 07/11/2011 alle 13:00