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Liberalismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
John Locke, filosofo inglese, uno dei fondatori del liberalismo
John Locke, filosofo inglese, uno dei fondatori del liberalismo

I termini liberalismo e liberale vengono usati sia nel linguaggio comune che nella teoria politica con significati diversi. Qui ci occupiamo esclusivamente del liberalismo come dottrina politica. In ambito politico, il liberalismo è un insieme di idee e teorie politiche che hanno come obiettivo principale la tutela della libertà individuale. Nel linguaggio comune liberalismo può essere usato come sinonimo di magnanimità e larghezza di vedute. La parola deriva dal francese libéral.

Liberismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il liberismo è una teoria economica che prevede la libera iniziativa e il libero commercio (abolizione dei dazi) mentre l'intervento dello Stato nell'economia si limita al massimo alla costruzione di adeguate infrastrutture (strade, ferrovie ecc.) che possano favorire il commercio.

Il liberismo è considerato da molti come l'applicazione in ambito economico delle idee liberali, sulla base del concetto "democrazia vuol dire libertà economica" coniato da Friedrich von Hayek.

I filosofi del diritto di orientamento liberista, come ad esempio Bruno Leoni, si considerano in antitesi con il pensiero del filosofo del diritto Hans Kelsen, che definiscono "statalista".


 

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« Romagna Libera!!Messaggio #96 »

L'abito non fa mai il monaco

Post n°95 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da teto_b

Conosco un sacco di gente che è sicura di capire gli altri con uno sguardo, capirne il carattere e la psicologia, intendo.Più passa il tempo per me, e più invece sono dubbioso su come si possa capire il mistero che c'è nel profondo del carattere. Fate una rapida prova: Prendete una Macchina del Tempo ( se non la trovate in negozio provate su E-Bay ) e andate nella Germania degli Anni '20, per l'esattezza a Monaco di Baviera. Seduti in una birreria, avete appena ordinato wurstel e patatine con bretzel e birrone ( con la macchina del tempo avete acquisito automaticamente la padronanza della lingua tedesca ) . Di fianco a voi c'è un rompicoglioni ubriaco che ha la sbornia cattiva, se la prende col mondo intero e insulta tutti. Alcuni ridono, altri gli dicono di andare a casa. Fa un po' pena perchè è un ometto smilzo, con baffetti fuori moda. Chi lo conosce vi spiega che è un imbianchino spesso senza lavoro, visto come alza il gomito..Ad un certo punto con uno scatto d'ira ecco che si mette in piedi sulla panca della birreria e si mette a sbraitare sulle condizioni della Germania, e che lui saprebbe come farla rinascere al rispetto dell' Europa, come sta facendo quell'italiano con la camicia nera. Lui scrive lettere di ammirazione a quell'italiano, che però non gli ha mai risposto...Così bisogna fare ( risate, urla, fischi, inviti a togliersi dalle palle ).1922.

1933. Undici anni dopo, quell'imbianchino non farà più ridere nessuno. Il suo stesso successo plagerà l'italiano pelato con la camicia nera...Come sia capitato che un intero popolo sia stato ipnotizzato da un uomo del genere e condotto agli orrori del nazismo rimane inspiegabile. La follia, così come il genio, sceglie un bersaglio a caso a cui regalare il successo,indipendentemente dai meriti. Anche Mussolini non era proprio nelle righe. Quando era ancora un maestro di campagna e si era invaghito di Rachele, essendo i genitori di lei contrari - con qualche ragione - alla relazione, capitò una sera all'ora di cena con una pistola in mano. " Rachele viene adesso con me o faccio una strage"  disse con i suoi famosi occhi fuori dalle orbite, il che non è proprio la maniera migliore di conoscere i genitori della propria morosa.

Cosa se ne ricava? : Non sottovalutate mai imbianchini e maestri,tanto per cominciare. E non rodetevi se scoprite che l'ultimo della vostra classe del liceo, quello grigio e anonimo, di cui pochi si ricordano il nome, è diventato miliardario....

P.S. : Per ultimo, non credete alla balla che i vegetariani siano pìù miti degli altri. Hitler lo era.

 
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MESSAGGIO DI BENVENUTO AI VIANDANTI 24-12-2007 - 09:35

Quelli che non si aggregano al comune pensare, non avendo paura di non stare nella media.

Quelli che sono amici di Franti, e come quell'infame, ridono delle disgrazie...

Quelli che sanno cogliere il grottesco della vita, innanzitutto della loro.

Quelli che non appartengono a nessuno: persona, partito, religione, ideologia, se non a se stessi.

Quelli che sono nati per far incazzare gil altri.

Quelli che si riconoscono tra di loro, perchè sono fuori dal branco.

Quelli che diffidano di chi possiede la verità, perchè la si può solo cercare.

Quelli che sanno come sono le donne e nonostante questo le amano...

Quelli che coltivano i sentimenti e odiano il sentimentalismo.

Quelli che ancora adesso, svegliandosi in certe mattine, si stupiscono che esistano i colori.

QUESTO BLOG E' DEDICATO A LORO.

 
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