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BENGASI COME BUDAPEST 1956

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - 'Stiamo marciando spediti per fare di Bengasi 2011 come Budapest 1956: abbiamo incentivato la volonta' di ribellione in nome della liberta' e della democrazia, e poi li abbiamo abbandonati alla feroce repressione del regime'. Lo afferma Rocco Buttiglione (Udc), vicepresidente della Camera.

'I giovani democratici vengono ammazzati - sostiene - e noi stiamo buttando i superstiti nelle braccia di al-Qaeda che alla fine egemonizzera' il malcontento popolare, e noi la pagheremo cara. Se non rimediamo immediatamente porteremo delle gravi responsabilita' morali di quanto sta avvenendo e avverra', responsabilita' che non possono essere attenuate ma che stavolta non lo saranno neppure da supposti vantaggi economici nei futuri rapporti col rais, che rimarra' isolato a livello internazionale e comunque pericolosamente pieno di rancore contro chi (giustamente) non l'ha sostenuto, Italia in testa. L'esempio libico e la passivita' occidentale finiranno anche per dare un pessimo segnale alle altre richieste di maggiori diritti in Medio Oriente, smorzando il vento di riforme liberali o peggio incanalando la rivolta su posizioni estremistiche', conclude.