CAFFE' SAN CARLO

quattro chiacchiere tra amici

Il CAFFE' SAN CARLO, situato nelle piazza omonima, pu� considerarsi uno fra i migliori salotti della vecchia Torino, e dal 1822, anno della sua apertura, � uno dei punti di incontro preferiti dai torinesi. L� si fermavano al mattino gli impiegati della citt� degli affari per il cappuccino e la brioche, pi� tardi, all'ora dell'aperitivo, ci si recava per il vermouth; al pomeriggio era immancabile la presenza delle 'madamin' che vi sostavano per la cioccolata coi pasticcini e per spettegolare un po'. Verso sera ci si riuniva per discorrere del Toro e della Juve, di Coppi e di Bartali, di De Gasperi e di Togliatti, il tutto per� senza alzare la voce, ma bens� con la flemma e la cortesia tipica dei torinesi. Dopo cena si passava a bere il 'bicerin' (una bevanda a base di caff� e cioccolato) prima del cinema o del teatro. La sera, sotto il monumento di Emauele Filiberto si davano appuntamento i giovani innamorati prima della passeggiata romantica che aveva come meta il parco del Valentino. Avrete capito che io sono un vecchio torinese nostalgico, anche se le circostanze della vita mi hanno portato a vivere altrove. Ora la mia intenzione sarebbe quella di incontrarci, anche se in modo virtuale, e discorrere di del pi� e del meno con lo stile di una volta.� Sar� possibile o � utopia? Staremo a vedere.� Siete tutti invitati e sarete tutti benvenuti.

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Post n°212 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da arbhbyughito

Chi mi conosce sa che sono appassionato di musica e, quando dico musica, intendo bella musica, indipendentemente dal genere: classica, leggera, jazz e quant'altro: ovviamente ho anch'io le mie preferenze, ma non � questo che conta.

Recentemente i NEGRAMARO, gruppo rock di indiscusso valore, ha presentato la cover di "MERAVIGLIOSO", un vecchio successo di Domenico Modugno, da questi composto con il mai dimenticato Riccardo Pazzaglia.

Il risultato di questo lavoro � stato, e a pieno titolo, un grande successo: i sei ragazzi leccesi trasmettono con questo brano le stesse emozioni di un tempo, essendo riusciti� ad amalgamare in maniera ineccepibile il tradizionale ed il� moderno.

Per�, forse (anzi, senz'altro) per motivi anagrafici, io preferisco la versione originale: quando nel 1967 il grande Mimmo la present� il vecchio Yugh aveva ventotto anni......