Post n°32 pubblicato il 17 Novembre 2007 da uglyqueenmab
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Post n°31 pubblicato il 09 Novembre 2007 da uglyqueenmab
empty:ness Mi sento un pó strana quest’ultimo periodo. A dire il vero é un periodaccio, e non spreco neanche parole per descriverlo. Nella testa c’é solo un turbinio di domande alle quali non trovo o, meglio, non voglio trovare risposte. Notti di insonnia e solitudine. Mi sto accorgendo, che piú desidero essere qualcuno, piú mi allontano dalla realtá. Dopo mi é molto difficile ritornare, trovare la voglia di ritornare coi piedi per terra. Non mi interessa la gente, non mi interessa niente. Eppure vorrei trovare qualcuno o qualcosa che mi permetta di essere. Puó essere interpretato come un bisogno di amore, oppure di una rivelazione divina. La speranza in oggi, la speranza nel domani. Forse é proprio questo che sto cercando. Ma in realtá niente cambia: tutti continueranno a ferire appena permetti loro di avvicinarti, Dio continuerá ad essere astratto e irraggiungibile. Mi sento nuda con addosso solo questa presa di coscienza, lasciata a me stessa, dietro a un muro di cui i primi mattoni non so neanche quando e come sono stati composti. Sono senza possibilitá, e allo stesso tempo speciale. I pensieri hanno un incredibile potere, creativitá, veritá nascoste. Chi sono io quindi? Cosa sono? Qualcuno? Nessuno? Cosa sto diventando quando la mancanza é tanto grande, e al contempo tanto impercettibile? É la pazzia o la nostalgia che mi spingono ad andare avanti? |
Post n°30 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da uglyqueenmab
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Post n°29 pubblicato il 20 Settembre 2007 da uglyqueenmab
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Post n°28 pubblicato il 14 Settembre 2007 da uglyqueenmab
We suffer everyday |
Post n°27 pubblicato il 13 Settembre 2007 da uglyqueenmab
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Post n°26 pubblicato il 05 Settembre 2007 da uglyqueenmab
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Post n°25 pubblicato il 04 Settembre 2007 da uglyqueenmab
Nuovamente mi ritrovo a scrivere. Solo ora perché quest’ultimo periodo é stato troppo indaffarato e inconsistente da avere poca o quasi nulla importanza. Le vacanze sono passate ormai. Ieri ho fatto il test d’ammissione per Design. Se lo passassi sarei davvero felice, ma non so proprio se accadrá. Devo aspettare i risultati. Per ora rimarró qua, sospesa nel vuoto dei miei pensieri e dei miei ricordi. E guai se qualcuno mi disturba. |
Post n°24 pubblicato il 12 Luglio 2007 da uglyqueenmab
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Post n°23 pubblicato il 10 Luglio 2007 da uglyqueenmab
fever Ieri mi sono ammalata per la prima volta dopo piú di un anno. Cagarella, nausea, senso di vomito, febbre 39°. Quasi tutto il giorno a letto, tra sudate varie e i sogni piú strani. Mi sentivo come un cadavere, era quasi piacevole. Oggi va meglio, ma solo perché mia madre mi ha riempito di pasticche varie. Proprio non ci voleva peró. Soprattutto perché giovedí dovró prendere l’aereo e poi qua bisogna preparare tutto. Mancano due giorni, sí. La fine é arrivata. Non so neanche se sono contenta o triste. Boh. |
Post n°22 pubblicato il 30 Giugno 2007 da uglyqueenmab
Non riesco a far finta di niente. La felicitá del momento viene subito inghiottita da un senso di impotenza alla quale posso solo piegarmi. Ultimamente in questa mia testolina frullano tante cose, troppe cose. Ma quella che mi dá piú fastidio é la mancanza ... di tutto quello che al momento é mio ma che fra poco non lo sará piú. É un sentimento strano, mi ha accompagnato per tutta la vita. A volte lo adoro, altre non lo sopporto. Per quanto ne so ora vorrei solo strapparlo dalla mente, da questo cuore che ogni tanto si fa sentire. Ancora un’altra Marlboro rossa, i polmoni bruciano e soffocano, peró fumo, fumo di continuo. É l’unica cosa che mi viene di fare ... cosí come consiglia Freddie “When you’re feeling down and resistance is low Light another cigarette and let yourself go” … mi sento cosí ipocrita. Rido di quelli pieni di paranoie che si lamentano di quanto inutile sia la loro esistenza, e poi mi ritrovo a fare la stessa cosa. In fondo ognuno ha diritto a sentirsi un pó come il centro di tutto l’Universo. Ma rimango dell’idea che quella dell’esistenzialismo sia una tendenza ormai scontata. Anche se sta alle radici della nostra natura umana. “Ashamed to be human” Ben detto Kurt. |
Post n°21 pubblicato il 30 Giugno 2007 da uglyqueenmab
sooner or later
Gli esami sono volati. Menomale. Devo dire che il risultato é stato piú che soddisfacente e ne sono molto compiaciuta. Queste ultime settimane sono piuttosto piacevoli, tra incontri e festeggiamenti, come al solito a base di feluka, musica, alcool e canne.
Ogni due giorni qualche altra persona a cui dire addio. A poco a poco tutti partono verso la loro nuova vita. Il mio turno é fra 12 giorni. Per il momento si coglie l’attimo fuggente, si vive senza tempo. E va bene cosí. |
Post n°20 pubblicato il 18 Giugno 2007 da uglyqueenmab
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Post n°19 pubblicato il 09 Giugno 2007 da uglyqueenmab
final countdown
Siamo arrivati agli sgoccioli ormai. Tre giorni a fine liceo. Tra due settimane esami. E poi... l’ignoto. Ieri il primo addio con Pullus. Chissá quando ci rivedremo. Sono la cosa che odio di piú di sta vita da nomadi che tiriamo avanti: gli addii. Fanculo. C’ho la minchia piena de sto paese demmerda, ma giá so che partire sará uno strazio... meglio farsi una canna e non pensarci. Peró in fondo c’é sempre quella vocina ronzante, quella cazzo di coscienza che non permette di minimalizzare tutto al dolce lasciarsi andare... non riesci a non pensarci, a quello che sará, a quello che ti aspetta... non puoi fare altro che venga da solo col tempo, ma inevitabilmente ci pensi, e ci ripensi, e ci pensi ancora... ai doveri, a ció che é giusto fare, mentre l’unica cosa che vorresti fare é viaggiare, volare, respirare almeno uno spiffero di libertá... bisogna ingoiare tutti questi sogni adolescenziali e saldare bene i piedi per terra. Peró... che cazzo di vita é? |
Post n°18 pubblicato il 03 Maggio 2007 da uglyqueenmab
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Post n°17 pubblicato il 22 Aprile 2007 da uglyqueenmab
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Post n°16 pubblicato il 17 Aprile 2007 da uglyqueenmab
come se non bastasse Una tempesta di sabbia si é impadronita della cittá oggi. Il cielo non c’era piú. Al suo posto un velo arancione. L’aria era cosí pesante che faceva pressione contro i vestiti. Si soffocava. Mentre spifferi infuriati scompigliavano i capelli, sabbia invisibile si intrufolava sotto le palpebre, nella bocca, nelle orecchie. Inutile chiudere le finestre: dentro casa sul pavimento, sui mobili, ovunque, una sottile pellicola opaca di polvere. Giá – questo paese ogni giorno ti regala qualcosa di nuovo. Per rimanere in tema di film, a casa di Sandro abbiamo guardato 'Saw III'. Dire che mi sono cadute le braccia é davvero poco. Quindi evito di commentare. Mia madre ha scoperto che fumo. Era ora. |
Post n°15 pubblicato il 14 Aprile 2007 da uglyqueenmab
al cinema in Egitto ''Regá - andiamo al cinema?''. ''Ok, ma che c’é da vedé?''. ''Boh. Proviamo a vedé '300'... dai su, tanto non c’é un cazzo da fare...''. Ed eccoci in macchina. Direzione City Stars, unico centro commerciale decente al Cairo, a Heliopolis. Strada facile, basta andare dritto una ventina di chilometri. Alla radio i Disturbed, mentre noi passeggeri cerchiamo di non innervosirci troppo per il solito traffico egiziano privo di regole. Arriviamo sani e salvi. Ci si apre davanti la solita vista. Famigliole egiziane felici, di omoni barbuti con la panza, atteggiamenti da pachá, una o due mogli aggrappate alle braccia e una banda di ragazzini urlanti dietro che se non stai attento ti si fermano di colpo davanti e puoi pure caderci sopra. Ragazzi che se la tirano e che quando gli passi davanti ti fanno la radiografia. Ragazze vestite nelle piú variegate sfumature pastello, jeans attillatissimi, tacchi a spillo e trucco da fare invidia a Robert Smith. Uomini che si pensano degli importanti business-men solo perché vestiti con giacca e cravatta (in un centro commerciale?!). Donne, nonne, zie: tende enormi dal passo di elefante assonnato che bloccano la strada. Pochi volti 'occidentali'. Tho! – pure una coppia di giapponesi! Tra spintoni, scale mobili e gente che passeggia invece di spostarsi, sembra una vera e propria corsa campestre. Finalmente al quinto piano il cinema. Il tanfo di pop-corn e olio bruciato si impadronisce delle nostre narici. ''Six tickets for 300''. La signorina, con un sorrisetto del cazzo ''Ana mish kellem english!''. Fanculo – cambiamo portello. ''Do you speak english?''. ''Yes'' – e menomale! Presi i biglietti. Nei pochi metri verso la sala non mancano ennesimi esempi della maleducazione generale di questo popolo – gente che passa davanti all’entrata e che spinge. Tutto normale peró. ''Speriamo che il film sia bello''. Ed era meglio non dirlo. Ecco che inizia. Giá dalla prima scena si vede che é tutto fatto al computer. Ma che cazzo... da quando cade la neve e ci stanno i lupi in Grecia? Ed ecco che l’umanitá egiziana si fa risentire con un trillo demenziale di cellulare. Dopo tre ore di allegra suoneria il padrone del cellulare finalmente se ne accorge. Mica lo spegne. Risponde e chiaccherella tranquillo. Ma torniamo al film. La scena d’amore tra il re di Sparta e la moglie é tagliata ovviamente. Hm, quel grano l’ho giá visto da qualche parte – non c’era anche nel Gladiatore? Bah. Intanto i numerosi bambini presenti nella sala parlicchiano, ridacchiano, piangono, strillano mentre sullo schermo volano teste mozzate e fiotti di sangue. Alcuni di loro avranno anche tre anni. Bene – ma guarda che genitori educativi, portano i figlioletti a vedere un film storico per fargli un pó di cultura. Un altro bah. Le scene continuano a scorrere, la trama si evolve (degradando in una storia priva di qualsiasi morale effettiva direi). Interessanti i pettorali di Leonida, che ad ogni scena cambiano ''misteriosamente'' – sará qualche ritocchino computerizzato? Per non parlare del rinoceronte assassino dei Persiani, fatto grande come una balena e che uccide addirittura gli stessi Persiani. E gli elefanti piú grandi non li potevano fare, giá che c’erano? Pare spregievole poi l’uso sproporzionato di esseri mutanti. Infatti non si spiega perché gli Spartani siano tutti belli, muscolosi, in mutandine d’acciaio sexy, mentre i Persiani sono tutti deformi e orripilanti. Inoltre Serse sembra un trans. Sono quasi sicura che quelli veri si rivoltano nella tomba dalla vergogna. Che poi saró pure una che ‘ste cose non le capisce, ma non credo proprio che nell’antichitá gli eserciti siano stati formati da lebbrosi. Intervallo. Tutti corrono fuori per fumare. E' un rituale. Vedi tutta una folla fuori, le teste dentro una nuvola di fumo. Fine intervallo. Continuiamo ad ammirare ‘sto capolavoro. Dopo un pó mi viene disgusto. Se credevano di ottenere maggiore effetto rappresentando persone nate con qualche deformazione come creature dai denti affilati affamate di sangue e morte, allora hanno davvero poca fantasia e delicatezza. Sapevo che era un film che non riproduceva fedelmente i fatti, ma osservo sempre piú incredula. Sfocia proprio nel ridicolo. E non mi spiego perché molta gente sia tanto affascinata da una roba del genere. La scena migliore? Il banchetto persiano, quando quel gobbo respinto da Leonida va da Serse, e si vede una specie di capra che suona la litra con una faccia da cannata. Tutta la sala scoppia in una bellissima fragorosa risata. Eccezionale! Un Oscar per quella capra! Da lí rimane un unico ridere. Che altro fare con un film del genere e con gli egiziani che rumoreggiano, si alzano, lanciano pop-corn per aria. Quando quelli si tagliano le teste gli fanno pure l’applauso. Che soggetti. Finalmente finisce. Mamma mia – che emozioni. Neanche il tempo di alzarsi che tutti si ammassano frettolosi verso l’uscita. Manco ci fosse un incendio. Una volta in macchina solo un commento: ''Che merdata!'' [p.s. mi sembra assurdo spendere somme sproporzionate di denaro per pellicole del genere, mentre al mondo c'é cosí tanta povertá] |
Post n°14 pubblicato il 07 Aprile 2007 da uglyqueenmab
mi piace troppo... [Gabriel & Dresden rmx - A perfect lie (Nip/Tuck theme song)] Non saprei come spiegare quanto mi abbia stregato questo telefilm. Ormai ogni venerdí sera é dedicato alla visione delle avventure dei due intriganti chirurghi. Giá, sono una delle tante vittime del loro fascino, e dopotutto non c’é molto da stupirsi: sono uomini di classe molto affascinanti e ricchi. Pochi se ne vedono in giro. Devo dire che effettivamente anche nella realtá nei reparti di chirurgia si possono incontrare. Anch’io una volta sono stata sul tavolo d’operazione... cavia nuda sotto gli strumenti affilati di due stangoni... ah... p.s. sia chiaro che il ritocco riguardava un problema di nei |
Post n°13 pubblicato il 24 Marzo 2007 da uglyqueenmab
come un serpente viscido e scivoloso l'angoscia che mi affligge si attorciglia sempre piú stretto e sempre piú velocemente attorno al collo non riesco a respirare con la sua lungua viola biforcuta in un lampo lecca le lacrime di dolore dalle guance livide sogghignando meschino sono sua non ce la faccio piú non resisto piú non vedo piú hanno preteso troppo da una che giá pretende troppo da se stessa che in fondo vuole solo essere lasciata in pace cerco la redenzione ma non voglio pietá né affetto tanto comunque vada é sempre tutto fasullo e ipocrita voglio solo che finalmente questa pressione finisca che questi dubbi finiscano voglio finalmente vivere giorni sereni
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AREA PERSONALE
“La vita umana é un continuo
oscillare tra il dolore e la noia”
Schopenhauer
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The Hollow Men
I
We are the hollow men
We are the stuffed men
Leaning together
Headpiece filled with straw. Alas!
Our dried voices, when
We whisper together
Are quiet and meaningless
As wind in dry grass
Or rats' feet over broken glass
In our dry cellar
Shape without form, shade without colour,
Paralysed force, gesture without motion;
Those who have crossed
With direct eyes, to death's other Kingdom
Remember us -- if at all -- not as lost
Violent souls, but only
As the hollow men
The stuffed men.
II
Eyes I dare not meet in dreams
In death's dream kingdom
These do not appear:
There, the eyes are
Sunlight on a broken column
There, is a tree swinging
And voices are
In the wind's singing
More distant and more solemn
Than a fading star.
Let me be no nearer
In death's dream kingdom
Let me also wear
Such deliberate disguises
Rat's coat, crowskin, crossed staves
In a field
Behaving as the wind behaves
No nearer --
Not that final meeting
In the twilight kingdom
III
This is the dead land
This is cactus land
Here the stone images
Are raised, here they receive
The supplication of a dead man's hand
Under the twinkle of a fading star.
Is it like this
In death's other kingdom
Waking alone
At the hour when we are
Trembling with tenderness
Lips that would kiss
Form prayers to broken stone.
IV
The eyes are not here
There are no eyes here
In this valley of dying stars
In this hollow valley
This broken jaw of our lost kingdoms
In this last of meeting places
We grope together
And avoid speech
Gathered on this beach of the tumid river
Sightless, unless
The eyes reappear
As the perpetual star
Multifoliate rose
Of death's twilight kingdom
The hope only
Of empty men.
V
Here we go round the prickly pear
Prickly pear prickly pear
Here we go round the prickly pear
At five o'clock in the morning.
Between the idea
And the reality
Between the motion
And the act
Falls the Shadow
For Thine is the Kingdom
Between the conception
And the creation
Between the emotion
And the response
Falls the Shadow
Life is very long
Between the desire
And the spasm
Between the potency
And the existence
Between the essence
And the descent
Falls the Shadow
For Thine is the Kingdom
For Thine is
Life is
For Thine is the
This is the way the world ends
This is the way the world ends
This is the way the world ends
Not with a bang but a whimper.
(T. S. Eliot, 1925)