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a volte..
a volte sognavo, da piccolo, leggendo i miei fumetti preferiti oggi ritornati alla ribalta grazie a tecnologie allora sconosciute, sognavo di vivere nel futuro.
Volevo essere come Capitan America, non tanto perchè bello forte e muscoloso, piuttosto perchè ha avuto la fortuna di fare un balzo temporale ritrovandosi nel bel mezzo di una nuova era ricca di tecnologia che gli permette nuovi orizzonti, ma sopratutto di vivere sempre.
Contavo gli anni che mi separavano dal tanto atteso e futuristico duemila, non riuscivano a stare in due mani e alla fine perdevo il conto...
Poi, improvvisamente, come tuffatomi, mi ci ritrovo dentro, impreparato, o forse sarebbe piú giusto dire che non ci hanno dato la giusta preparazione, fatto sta che la mia delusione è stata grande.
Probabilmente la causa posso imputarla alla mia data di nascita, la mia generazione, come disse il buon Gaber, ha fallito, generazione di transito io la chiamo perchè é collocata tra altre due, una troppo vecchia per capire il cambiamento, l'altra, troppo giovane per accettare la mia.
Alla fine, tirate le somme, non ho rimproveri da farmi, l'ho vissuta nel miglior modo a mia disposizione, ma sempre con una punta di rammarico per non aver raggiunto gli obiettivi prefissatomi, se mai ne ho avuti, ma posso dire con fermezza che in qualche modo, nel mio personalissimo modo, nonostante la brevità della vita umana, io, vivrò sempre.
E questo mi appaga del mio nascere in una generazione di transazione fallimentare.
-Sayonara -
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