Creato da marcusandrews382 il 08/06/2008
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Quando sembra che in un’azienda l’organizzazione si sia stabilizzata è proprio allora che bisogna temere nuovi rivolgimenti.
E le organizzazioni cambiano non tanto per ottimizzare i flussi di lavoro e migliorare il risultato finale delle attività ma soprattutto per compiacere vecchi e nuovi potentati.
Si decide di far crescere qualcuno a dispetto di altri. E qual è la formula migliore per ottenere tutto questo? Far scorrere sotto i nuovi fortunati fette consistenti della vecchia organizzazione. E si sa: quante più persone hai sotto tanto più pesi e tanto più cresce il tuo prestigio.
Il risultato è sempre quello: attività ingolfate, nuovi rapporti di potere in cui districarsi, catene di comando sempre più lunghe da assecondare. Con i soliti effetti secondari: posizioni raggiunte con tanta fatica improvvisamente azzerate e sbalzamenti repentini dai fogli delle organizzazioni.
Che fare? Scendere in campo e cercare nuove e più valide protezioni (leggi amici e poteri economici e politici che vogliano metterti sotto la loro ala protettiva) oppure rimettersi in marcia.
Una marcia nel deserto del gioco aziendale del potere, del compiacimento delle elitè organizzative, nell’ipocrisia del presenzialismo e del familismo.
Sciogliere le proprie vele e cercare nuovi lidi (organizzativi) dove approdare, remando con forza e spesso controvento.
Resta in ascolto!
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