Post n°3896 pubblicato il
22 Gennaio 2010 da
una_luce_bluQUOTIDIANO LA STAMPA
Le conseguenze nel Savonese del disegno di legge
che abbrevia i tempi delle cause penali
A RISCHIO IL PROCESSO
PER LA MORTE DI VALENTINA
Il padre :
" E' una vergogna, verrebbe negata giustizia a mia figlia"
Claudio Vimercati
SAVONA
E' il 1 dicembre 2005 :Valentina Grignola ,studentessa
universitaria diciannovenne di Albissola,muore
per un'emorragia cerebrale.
A distanza di quasi cinque anni, sono a giudizio
due neurologi: Marcello Manzino e Cinzia Minatel,
che visitarono la giovane nei mesi precedenti,
e secondo l'accusa non chiesero
esami approfonditi,tra i quali una TAC.
Ma il processo potrebbe chiudersi in anticipo,
senza che venga accertato se vi fu responsabilità
da parte dei medici o se invece nell'operato dei
due sanitari non ci fu alcuna negligenza e quindi
vadano assolti.
Il disegno di legge sul cosiddetto
"processo breve"
se approvato dalla Camera con lo stesso testo
passato mercoledì a maggioranza in Senato ,
potrebbe fare scattare il
"non luogo a procedere per estinzione del processo"
per il caso Grignola.
La norma transitoria,infatti, prevede l'estinzione
del processo in due anni dalla richiesta di rinvio a giudizio
( nel caso dei neurologi risale alla primavera del 2008),
anche per i processi in corso se relativi a reati
indultabili o indultati,commessi prima del maggio 2006
( Valentina è morta nel 2005),
e se prevedono pene inferiori ai dieci anni.
La prossima udienza del processo è stata
fissata a marzo.
In quella data dovrebbe essere discussa
la super-perizia
affidata dal giudice del dibattimento Marco Rossi
alla dottoressa Yao Chen
del dipartimento di medicina legale di Pavia
e Gianluigi Brambilla,neurochirurgo dell'ospedale
San Matteo,
ai quali è stato chiesto di stabilire se vi furono
responsabilità da parte dei medici,valutare
l'operato dei due neurologi sul banco degli imputati
e magari individuare responsabilità
da parte di altri sanitari.
Fatti due conti, alla luce del disegno di legge,
pare difficile che il processo possa andare a sentenza,
visto che dovrebbe chiudersi entro la primavera.
" E' una vergogna ..
dice il padre di Valentina Grignola .
Mi sono battuto per dare giustizia a mia figlia.
Ci ho sperato dall'inizio.
Questa legge calpesta i diritti dei cittadini.
Mi auguro che il Presidente Napolitano non la firmi."
Sulla stessa lunghezza d'onda
l'avvocato Luciano Chiarenza
(che rappresenta la parte civile nel processo
insieme con la collega Rosanna Rebagliati),
che per 12 anni è stato Presidente della Camera Penale
di Savona :
" Se questo è il testo della legge,è una vergogna e
ci troviamo di fronte a un nuovo
atto di denegata giustizia.
Non siamo più in uno stato di diritto.
Va bene la celerità dei processi,
ma non dobbiamo nemmeno dimenticarci
delle vittime dei reati".
L'avvocato Luciano Chiarenza allarga il discorso
sulle conseguenze che il disegno di legge
finirà per causare al settore civile.
" In questa situazione - spiega il legale -
le parti offese hanno soltanto un'alternativa :
quella di rivolgersi al giudice civile.
E in questo modo si finirà per ulteriormente
oberare un settore già intasato e in crisi.
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Sono Laura (Luce)
e aggiungo un mio commento
CHIUDO MOMENTANEAMENTE IL BLOG
E DICO ANCORA
NO AL PROCESSO BREVE
PRESIDENTE NAPOLITANO
NON FIRMI
QUESTA VERGOGNA !!!
LA LEGGE NON E' UGUALE
PER TUTTI ?????