Creato da andrea.biolo il 20/10/2008

Umidità e muffa

eliminare dai muri in maniera ecologica

 

 

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Le zone patogene

Post n°12 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da andrea.biolo

La rete Hartmann e le zone patogene

La geobiologia ha appurato lesistenza di influssi ambientali invisibili. Le loro radiazioni, di varia frequenza e lunghezza donda, raggiungono le nostre abitazioni. Gli studi più precisi e approfonditi in questa direzione ci vengono forniti dal dottor Hartman, che ci parla di una rete globale capace di avvolgere la terra in una "griglia", le cui maglie delimitano spazi di 2,5 metri per 2 metri.

Questa rete emana il flusso elettromagnetico terrestre, che si distribuisce su tutta la superficie della terra ed allinterno delle nostre abitazioni, seguendo uno schema reticolare. La griglia individuata dal dott. Hartmann determinerebbe agli incroci i cosiddetti "nodi di Hartmann",che sono i punti di maggior pericolo per gli esseri viventi.

Questi punti di incontro della rete diventano pericolosi perché si verifica una intensificazione dei flussi di energia, che provoca una perturbazione del campo elettromagnetico naturale. Questa alterazione del campo magnetico naturale, ancor più se unita alla presenza di altri elementi come flussi dacqua sotterranei, crepacci, vene minerarie e risalite di gas naturali, si rivela molto pericolosa per luomo.

È molto importante individuare le zone geopatogene in modo da evitare,non solo il posizionamento del letto, ma anche del box , del seggiolone e del bambino stesso in prossimità di esse.

Numerosi studi dimostrano che lunghe soste nelle zone della casa geopaticamente a rischio possono causare disturbi più o meno gravi e malesseri, dei quali difficilmente si comprende la vera natura. I più comuni facilmente individuabili nel comportamento del bambino, possono essere: spossatezza generale, insonnia, dolori al capo, e disturbi nervosi.


Come riconoscere le zone patogene

I migliori segnalatori di queste zone, sono proprio i bambini, che si mostrano irrequieti ed incominciamo ad avere difficoltà a prendere sonno.

Ma se si vuol fare una prima analisi, ancor prima che il piccolo nasca, si potrà provare con alcuni indici "casalinghi" che ci vengono in aiuto :

LE PIANTE: Osservare il comportamento delle piante da appartamento può essere il primo passo per una diagnosi ambientale che non richiede lintervento di specialisti.
Una pianta posizionata in una zone a rischio dopo pochi giorni mostrer
à il suo malessere visibilmente con un degrado progressivo. Se non verrà spostata difficilmente resisterà a lungo a queste radiazioni nocive e seccher
à.
Un attendibile detective sembra essere il prezzemolo piantato in vaso che, se non si cresce o appassisce velocemente, ci indica la presenza di una zona contaminata dalle radiazioni.

I FIORI RECISI: Un'altra prova la possiamo fare collocando in più punti( magari proprio dove abbiamo intenzione di posizionare il lettino del bambino) dei vasi con delle rose recise: se dopo un giorno cominceranno a mostrare una certa sofferenza, visibile con la perdita dei petali, allora sapremo, quasi certamente, che è meglio evitare quella posizione

GLI ANIMALI: Se avete un gatto, potreste osservare più attentamente le zone da lui più amate. Questi animali amano lenergia intensa del nodo di Hartman e scelgono spesso i posti maggiormente sollecitati dalle radiazioni telluriche.

Un tempo per rilevare le zone a rischio si ricorreva solo alla sensibilità delluomo, che meglio di ogni altro sembrava essere in grado di percepire ogni tipo di radiazione negativa emessa dalla terra. Oggi, se vogliamo procedere con sistemi più scientificamente sicuri ci potremo rivolgere agli esperti in materia, che sono in grado di rilevare, mediante apposite apparecchiature, una mappatura relativamente precisa.


Consigli pratici

Il primo intervento da fare nel caso in cui il bambino soffra di insonnia, è quello di spostare il suo giaciglio. Il piccolo, oltre a non dormire, si sposterà verso un lato del letto o obliquamente ad esso per cercare zone meno perturbate.

Ad aiutarci nella scelta della nuova collocazione sarà direttamente il bambino, che, con la posizione nella quale lo troviamo al mattino, ci segnala il suo indice di gradimento. Se lo spazio lo consente potremmo collocheremo nel centro della stanza, isolandolo anche dalle pareti, che spesso sono fonti di disturbi qualora siano attraversate da cavi elettrici.

Ricordiamoci sempre che anche la scelta della struttura della culla e del lettino sono molto importanti. Strutture in ferro e metallo non faranno altro che peggiorare la situazione, aumentando la potenza dell'emissione di onde negative, quindi è meglio scegliere strutture realizzate completamente con materiali naturali, come il legno e il bambù.

 

 

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