Creato da ti_presento_un_Amico il 22/12/2008

ti presento un Amico

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Egli viene in nostro aiuto

Post n°5 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da ti_presento_un_Amico
 
Tag: Gesù

Gesù 

proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

(Eb 2, 18)

 
 
 

Epifania

Post n°4 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da ti_presento_un_Amico
 

6 Gennaio 2009.

Epifania del Signore.

Una breve spiegazione.

Il mistero della "Manifestazione" del Signore si celebra nel Natale e nell'Epifania, due feste frutto del reciproco influsso delle tradizioni orientale ed occidentale. Malgrado tale influsso fosse appunto reciproco, le due feste non si fusero, ma continuarono a mantenere un distinto giorno di celebrazione insieme alle loro caratteristiche peculiari. Con il ciclo Natale-Epifania celebriamo la manifestazione splendente del Signore, Luce di Dio che risplende e illumina il mondo. Dio si manifesta mediante l'incarnazione del suo figlio nel seno di Maria per opera dello Spirito Santo. Lo scopo dell'incarnazione è la redenzione dell'uomo. Ecco perchè celebriamo, in primo luogo la nascita di Cristo ma anche la sua manifestazione al mondo nell'umiltà della nostra carne, per salvarci. 

Dal Vangelo secon Matteo 2,1-12

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme ...... Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

...... provarono una gioia grandissima!

Quello che il tuo cuore desidera, esiste; quello che il tuo cuore ricerca è già qui. Tutte le strade percorse dall’uomo, le indagini filosofiche, gli sguardi lanciati verso il cielo infinito, i perché del bambino e le domande dell’uomo maturo trovano in Gesù la loro risposta. Il termine dell’indagine non è una spiegazione teorica, ma un incontro personale: i Magi furono condotti dalla stella a trovare e riconoscere il Bambino..... e trovarono una "gioia grandissima". I Magi rappresentano l’umanità che, in risposta al proprio desiderio e come compimento del proprio cammino, non trova il vuoto del nulla, ma l’abbraccio del Dio fatto uomo.

La stessa gioia, se vuoi, può essere anche tua.

Prova e vedrai.

Articoli correlati:

Discorso di Benedetto XVI per l'Epifania.

 
 
 

Tutto è instabile....

Post n°3 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da ti_presento_un_Amico
 

Tutto è instabile, affinchè portiamo amore alle cose stabili.

dai "Poemi morali" di S. Gregorio Nazianzeno

 
 
 

Perchè un bambino?

Post n°2 pubblicato il 24 Dicembre 2008 da ti_presento_un_Amico
 
Foto di ti_presento_un_Amico

Dal vangelo secondo Luca 2,1-14

Oggi vi è nato il Salvatore.

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Cosa vuole comunicarci di così importante la Chiesa proponendoci la lettura di questo brano nella notte di Natale?
Soltanto che Dio è amore, che è buono e che non è un essere supremo lontano da noi e irragiungibile. Ha tempo per noi, tanto tempo da essersi adagiato in una mangiatoia e da essere rimasto per sempre uomo.
Noi però non vogliamo crederci; non vogliamo credere che la verità à bella.
Preferiamo la nostra sfiducia ed il nostro scetticismo.
La nostra superbia chiude le porte a Dio e, quindi, anche agli uomini.
Ma "egli è venuto come un bambino per vincere la nostra superbia. Forse ci saremmo arresi più facilmente di fronte alla potenza, di fronte alla saggezza. Ma Egli non vuole la nostra resa, vuole il nostro amore. Vuole liberarci dalla nostra superbia e renderci così veramente liberi. Lasciamo dunque che la gioia di questo giorno pervada la nostra anima. Non è un'illusione. E' la verità." (Bendetto XVI)

 

 
 
 

Auguri

Post n°1 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da ti_presento_un_Amico
 

Quale modo migliore per iniziare un blog se non con gli auguri di Natale?

Vorrei farlo riportando un piccolo stralcio di un articolo di Mons. Luigi Negri pubblicato dal mensile “Il Timone” di dicembre.

E' una riflessione “non convenzionale” sul vero significato del Natale.

Spero ci aiuti.

Cosa non è il Natale.

Il ritorno di una consuetudine. Una parentesi, nella quale cristiani e non si prodigano a ritrovare i sentimenti della loro infanzia, i sentimenti e le aspirazioni dimenticati da anni, qualche residuo di bontà che fa aprire almeno il giorno di Natale le case e le istituzioni ai poveri, come se il problema fosse un pasto dignitoso a Natale.

Insomma, il Natale come una caramella: la si assapora, la si succhia, si scioglie e qualche istante dopo non rimane più niente.

Non dico che non ci siano cose buone o momenti significativi o testimonianze di benevolenza contro l'orrore dei rapporti quotidiani, retti solo da logiche di potere e di sopraffazione.

Ma il Natale Cristiano non è questo.

Perchè accettare che il Natale diventi questa piccola e meschina caricatura?

Cos'è il Natale.

La nascita di Gesù è l'inizio dell'unico grande sconvolgimento della storia e del cosmo: la venuta di Dio sulla terra.

E Dio non è venuto “nella nostra carne mortale” come dice Sant'Agostino, per costruire una precaria parentesi buonista in una società rigida e ferrigna, ma per costruire in sé l'uomo nuovo.

Il mondo è malato, assistiamo ogni giorno alle spaventose degenerazioni di questa multiforme malattia che si possono sintetizzare in un'unica espressione: la bruttezza della vita.

Gli uomini sono costretti ad una vita brutta, senza dignità, senza responsabilità, senza creatività.

Questa bruttezza non è vinta da qualche particolare “aggiustamento”, qualche impegno buonistico che rompa per qualche istante la logica devastante dell'egoismo e dell'istintivismo, qualche momento di solidarità che riduca la logica ferrea dell'egoismo e della violenza.

Dio non è venuto per qualche aggiustamento.

Dio, in Cristo, è venuto per costruire quella bellezza che “sola salverà il mondo”.

La fede, ci ricorda Giovanni Paolo II, non è un'appendice preziosa ma inutile della vita, ma la verità definitiva dell'esistenza.

Buon Natale a tutti, Gianpiero.

 

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