Creato da UnaFiabaPerTe il 15/03/2014

UNA FIABA PER TE

fiabe, favole e fantasia

 

Dov' è finito il punto?

Post n°7 pubblicato il 18 Giugno 2015 da UnaFiabaPerTe
 

Non credo sIa maI arrIvato a questo punto   

Non c'è nemmeno Il punto, è sparIto,

chI l'ha preso   uncino 

Non esIste nemmeno quI e nemmeno In I,

e adesso come sI capIsce che è una I

ChIssà chI lo prende o cosa se ne fanno del punto e adesso la frase diventa lunghissima e mI stancherò e troverò Il punto, forse dorme nella casa deI puntI ma è troppo dIffIcIle non metterlo solo che se ne va subIto da solo, che cosa assurda senza puntI vuol dIre contInuare all'InfInIto senza maI fermarsI a scrIvere e a pensare a che strano effetto vedere la struttura senza puntI, è come un gentIluomo senza cappello c'é qualcosa che manca e se provo a chIamarlI dIcI che vengono fuorI I puntI Ma per ora sembra un uncIno a metà Il punto di domanda e non saI quanto ancora rIesca dIffIcIle scrIvere senza punto, è automatIco scrIvere con Il punto sopra la I e la fIne della frase sembra non arrIvare maI anche se la mIa mente sta fInendo Il pensIero  ma la fantasIa arrIva In soccorso, se non metto Il punto tutto contInua, è gIà nIente sI ferma tutto contInua all'InfInIto e cosI dIcendo pensando e scrIvendo mI sa che sta spuntando anche Il .

E così è finita anche questa storia del punto.

Anzi adesso ce ne sono troppi di punti.

Almeno posso andare a riposare, certo che il punto arriva, e se arriva così puntuale stiamo pur sicuri che non avremo più preoccupazioni.

E potremo riposare e creare una nuova storia.

Con i punti.

E adesso cosa sono tutti questi punti???

Certo completano il discorso.

Grazie che siete ritornati a me.

Punto.

 
 
 

Alla scoperta dell'Isola!!!

Post n°6 pubblicato il 21 Maggio 2014 da UnaFiabaPerTe
 
Foto di UnaFiabaPerTe

Un racconto per .... credere nei sogni!

"Ciaoooooo Abdul!!!!Disegnerò tutti i giorni le tappe del viaggioooooooo!"

Gridai concitato al mio amico che, a sua volta mi salutava sventolando energicamente la mappa dell'isola, sino a scomparire man mano che la barca lasciava le coste. Ed io tracciai l'inizio della rotta sulla mia mappa, creata con Abdul, raccogliendo più indizi possibili da chi c'era già stato.

Si narrava che fosse l'isola baciata dal sole, con ampie spiagge per l'approdo delle barche, anche se tutti non riuscivano a metterci piede. Infatti in caso di mareggiate e di burrasche, le barche venivano sballottolate e risucchiate dalle onde in men che non si dica e, le sentinelle in giallo dell'isola a bordo delle navi non riuscivano a strappare in tempo i passeggeri dalla forza delle acque, nonostante il loro super potere il "RADAR". Gli abitanti erano famosi per ospitalità e generosità; accoglievano avventurieri di qualsiasi colore di pelle e, persino se sprovvisti di passaporto, davano loro una mano per farli sentire come a casa propria, addirittura offrendo caffè nei bar dei paesi. Capitava anche qualche baruffa tra abitanti ed avventurieri, prontamente risolte in modo pacifico dalle sentinelle in nero, che vivevano sull'Isola.

Poi mi rannicchiai sul fianco destro di mia madre, che cullava tra le braccia il mio fratellino di appena due anni, e mi copriì con un panno impregnato di sudore dagli altri avventurieri, tirandolo su fin sopra la punta del naso, così da poter vedere. Al comando del barcone c'erano due pirati: erano minacciosi, bruschi e, a volte violenti, ma per me erano buoni perchè ci conducevano all'isola, bastava solo obbedire ai loro ordini e non fiatare, come mi aveva raccomandato mia madre. Sapevo contare fino a 50 ma sul barcone eravamo almeno il doppio e non riuscivo a disegnare tutti sulla mappa; per lo più erano uomini e donne grandi, mentre i bambini, oltre me e il mio fratelliono, erano una decina e li vedevo a malapena, tanto eravamo stipati l'uno sull'altro. Infatti quel barcone era tra i più sicuri e resistenti alla intemperie marittime e tantissimi avventurieri si erano svegliati presto per imbarcarsi. Come promesso ad Abdul, riportai fedelmente tutto ciò che riuscivo ad avvistare: il mare, i gabbiani, altre imbarcazioni, ma anche il soffio del vento e la sua direzione, il sole di ogni nuovo giorno e le stelle di notte.

Al disegno del terzo sole qualcosa si intravedeva in lontananza: presi il binocolo, costruito con materiali gettati nella spazzatura, e misi a fuoco una terra, forse l'Isola che tutti noi sognavamo.

 

 


 
 
 

Perché la Coccinella ha i puntini neri?

Post n°5 pubblicato il 06 Aprile 2014 da UnaFiabaPerTe
 
Foto di UnaFiabaPerTe

Ecco perché La Coccinella Rosabella ha i puntini neri sulla schiena ...


FLAPFLAP...FLAPFLAP...(si sente un fruscio d'ali battere velocemente)

Sono arrivata: è questa la famiglia Fiocchetti! Di certo è speciale, per ricevere un regalo così! Babbo Natale ha scelto me ed io sarò all'altezza della situazione. Un minuto di riposo, mi sgranchisco le zampine, lucido i miei due puntini neri sulla schiena...che ben presto potranno diventare quattro puntini neri, se regalerò alla famiglia Fiocchetti una favola magica. Ahhh, bando ai sogni ad ali aperte. Mi infilo dentro questo enorme pacco rosso, portato sin qui da casa di Babbo Natale e poi...

CONTINUA...

 
 
 

Una Fiaba Per ... ritornare in forma!

Post n°4 pubblicato il 03 Aprile 2014 da UnaFiabaPerTe
 
Foto di UnaFiabaPerTe

Ansia da estate? Vuoi dimagrire? Niente diete dell'ultimo minuto, niente miracolosi intrugli: il vero segreto sta in te, e una fiaba può svelartelo...

 

 

 
 
 

Una favola per ... riscoprire un'amicizia

Post n°3 pubblicato il 21 Marzo 2014 da UnaFiabaPerTe
 
Foto di UnaFiabaPerTe

C'ERA UNA VOLTA...

un bosco sospeso sull'oceano, adagiato su soffici nuvole, che lo nascondevano dal resto del mondo: il BOSCOALATO.                                                                                                                                                                    Era un bosco incantato, dove madre natura aveva espresso liberamente il suo estro, non badando a spese, dipingendo al centro un laghetto che,visto dall'alto, aveva la forma di un cigno. Tutto intorno invece piante, arbusti, cespugli definivano le ali del cigno, intrecciandosi armoniosamente e condividendo questo ameno paradiso; fiori di ogni colore, forma e profumo cingevano e adornavano allo stesso tempo il laghetto. Solamente dalla minuziosa opera di una creatura femminile poteva nascere un simile bosco. Era un'esplosione di essenze, di armonia e di serenità ed è proprio in tale bosco che battevano delicatamente le ali di fate, saltellavavano allegramente i folletti e si fondevano armoniosamente con la natura gli elfi. Sulle rive del laghetto sbocciavano le dimore delle fate: c'erano rose, viole, gigli, fiordalisi, giacinti e tanti altri fiori che nascevano unicamente in quel bosco. I folletti invece abitavano dentro le cortecce degli alberi mentre gli elfi sotto il cappello dei funghi. Nella stagione estiva il Boscolato diventava il ritrovo dei folletti provenienti da tutte le parti del mondo per condividere esperienze, poteri e virtu', in una specie di summit internazionale.                                                                                                                                                                       Fu proprio nel bel mezzo di quell'estate che arrivò al raduno il folletto Pixie, in arte il folletto  "Vendocolor".

CONTNUA ....

 
 
 

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