Creato da Mirola il 30/10/2010

Una nuova città

Persone che vivono lontano da casa e scoprono un mondo nuovo

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Matrimonio

Post n°6 pubblicato il 07 Aprile 2011 da Mirola
 

Cari Amici  

è da moltissimo tempo che non scrivo, ultimamente non avevo avuto l'occasione di notare quante cose nuove ci sono intorno a me!

Però ieri mi sono imbattuta in una novità che mi ha fatto chiedere ai miei amici:

Ma perchè quando qualcuno annuncia il proprio matrimonio in ufficio, ancora prima di sposarsi, porta le paste in ufficio? che cosa si festeggia di preciso? io di solito ho visto mangiare le paste dopo le nozze..  

e in effetti le versioni sono state contrastanti! 

Una ragazza mi ha spiegato che si mangiano quando si fa la promessa di matrimonio, impegnandosi a sposarsi entro un certo periodo.

Qualcun altro mi ha detto che si fa per annunciare ufficialmente il matrimonio a tutti coloro che non sono della famiglia

Ed infine mi hanno spiegato che si fa poco prima della cerimonia, per festeggiare insieme ai colleghi, non invitati al matrimonio.  Anzi, addirittura a volte si fanno consegnare i dolci in ufficio dalla pasticceria proprio il giorno stesso delle nozze, perchè così anche i colleghi di ufficio festeggiano mentre ci si sposa. 

In definitiva, vi dirò amici, che sia una o che sia l'altra, da quando vivo qui ho strafocato dolci "prematrimoniali" un sacco di volte, e... a capirla o no ....  E' UNA GRAN BUONA USANZA!!!!

Cosa ne pensate? Ma soprattutto come sono le usanze dei festeggiamenti nelle vostre zone? Non vedo l'ora di scoprirle... 

 
 
 

"Lavorare"

Post n°5 pubblicato il 08 Novembre 2010 da Mirola

Ecco un mini post riferito ad un commento che mi ha fatto il mio amico Arcadello qualche giorno fa.

Scrive:

Ora ti scrivo un aconsiderazione che ho fatto dopo molto tempo che lavoro con il mio capo Napoletano.. Come tu sai, noi ogni mattina ci alziamo e andiamo al "lavoro"; in Sicilia, regione dalla quale proviene la mia famiglia, lo chiamano "travaglio" come quello che accompagna il parto nelle donne. MA in Campania e cmq a Napoli, lo chiamano "FATICA" come quelle di Ercole!! è troppo particolare questa cosa!!

Ci ho pensato su, e in effetti noto anche io la differenza tra le parole.
Ma come la mia saggia mamma mi ha fatto notare,direi che TRAVAGLIO assomigli molto al Francese, TRAVAIL .. e infatti anche in Piemontese si dice TRAVAIE' ! 

Dovevo fare assolutamente delle ricerche in merito.

Innanzitutto mi sono chiesta: verrà come al solito dal Latino?

Ebbene sì, il latino c'entra sempre!!!


Infatti dal Latino tardo tripaliare/tripalium = TORTURA , e anche  in spagnolo si dice "trabajar"e in portoghese "trabalhar" e anche in molti altri dialetti del sud d'Italia "travagliare" significa appunto "lavorare".
Il significato di "travagliare" era "lavorare" anche in italiano antico, e poi ha assunto dei significati più specifici ad indicare "tormento" e "sofferenza" (probabilmente in linea con significato originale di tripalium = strumento di tortura).

In tutto questo, grazie Arcadello! Come al solito mi hai dato spunto per un bellissimo dibattito. Spero di averti sempre come lettore!

E grazie alla mamma, che mi legge con attenzione!

 

 
 
 

Vita Sinoira

Post n°4 pubblicato il 07 Novembre 2010 da Mirola

Vi siete mai accorti, andando in vacanza nelle regioni del sud, di come siano lunghi gli orari dei negozi?

E' una cosa alla quale non riesco ancora ad abituarmi. E che in effetti non capisco molto.. non riesco ancora a concepire la giornata così lunga come invece si fa da queste parti.

Gli orari del mattino sono molto simili a quelli dei negozi del nord, all'incirca dalle 9 alle 13, mezzora più mezzora meno; ma quelli del pomeriggio sono assolutamente incredibili!

Innanzitutto c'è una differenza tra gli orari "estivi" e quelli "invernali", cioè che non sai mai a che ora apre il negozio perchè non essendo abituata non mi ricordo mai di chiedermi prima in che mese siamo. 

E poi sono tardissimo! In orario invernale, giusto perchè fa freddo e buio prima e uno se ne vuole andare a casa al calduccio, i negozi aprono alle 17 per chiudere alle 20.30.

In orario estivo, invece, considerato il clima piacevole che tende a far andare a dormire più tardi, i negozi aprono per lo più alle 18 per chiudere niente di meno che alle 21!! 

Sono più che certa che è per questo motivo che al sud si vive quella che io chiamo VITA SINOIRA (che per chi non lo ha mai sentito dire, è una parola che in Piemonte segue la parola "merenda" e colloca il dolce pasto tra la merenda e la cena, esattamente come il tanto figo "brunch" americano, che chi lo ha inventato è arrivato tardi ma gli ha trovato un nome più bello!): di solito dal nord sentiamo moltissimo la differenza degli orari di cena con le regioni del sud, al nord si mangia tra le 19 e le 20 per la maggior parte, mentre al sud tra le 20.30 e le 21.30, e ora capisco il perchè!

Non credo nel parlare comune che dice che al sud la vita è più tranquilla e la gente fa tutto con più calma, non è vero per niente: chi non ha voglia di correre non ne ha voglia a nessuna longitudine!

Il vero perchè è che se il supermercato apre alle 18, mai e poi mai la brava mammina che deve preparare il manicaretto alla famiglia (vedi post precedente sul ragù, si fa presto a fare un calcolo di quanto tempo ci vada per cucinare) potrà chiamare a tavola i commensali prima delle 21!

Uscendo da lavoro alle 17.30, cioè all'inizio dell'apertura pomeridiana del supermercato, non vi potete immaginare che coda che trovo, perchè giustamente anche le casalinghe, che a Torino vanno alle 15 e si tolgono il pensiero, vanno a comprare per la cena.. 
Guai quando il mio fidanzato mi telefona all'uscita dall'ufficio e mi dice - Tesoro, prima di venire a casa passi al supermercato a comprare il latte per domani? E anche il formaggio grattugiato, che è finito! -

Mi dovete credere, il mio pensiero è AAAHHHHHRRGGGGGGGGG!! 

Entrando al supermercato alle 18, insieme a tutti gli altri disperati che vorrebbero essere a casa davanti al televisore, come me, per comprare latte e formaggio grattugiato, alla fine non arrivo a casa che quasi alle 19!

Ed ecco fatto, sfatato il mito!

Anche io, nonostante mi riprometta di mangiare per le 19 e andare a nanna presto, niente da fare, non ce la faccio prima delle 20!

Ma non è finita qua!

Se uno, finito di mangiare il pranzo non vuole andare a fare un riposino, ma approfittare del pomeriggio libero e della luce del sole per fare una passeggiata e guardare le vetrine, o fare un pochino di shopping, ecco che l'orologio si abbatte su di lui come una mannaia!!

I NEGOZI SONO CHIUSI! Ma dove vuoi andare?

Al massimo riesci a prendere un gelato, però non c'è nessuno per la strada.

Ahahah, ripenso a quando ho fatto questo discorso con qualcuno qui a Salerno, e mi hanno risposto: - per questo siamo tutti grassocci, siamo obbligati a fare il pisolino dopo pranzo!-

Tanto ho fatto, che alla fine anche io mi sono arresa.. il pisolino oramai lo faccio anche io!

Vorrei davvero sapere cosa pensate di questa cosa degli orari, magari qualche buon consiglio!
Vi aspetto! Ciao a tutti e .... buon pisolino a tutti!! 

 
 
 

RAGU' ALLA NAPOLETANA

Post n°3 pubblicato il 02 Novembre 2010 da Mirola
Foto di Mirola

 

Oggi mi è venuta in mente una cosa davvero tipica del nuovo mondo in cui mi trovo, che è il pranzo della domenica.
Lo so, direte "ANCORA CIBO ??" ... avete ragione, però il cibo è forse una delle prime cose su cui ci si confronta.. e ho scelto il RAGU' ALLA NAPOLETANA ..

Di solito non sono per niente una patita della carne cotta nel sugo, anzi, anche sulla polenta in genere evito di metterla, nonostante sia uno dei piatti tipici più comuni del Piemonte.  
Però questa volta ho assaggiato il "RAGU' DELLA DOMENICA" fatto in maniera maestrale, tanto che ho fatto il bis!!

E a fare le chiacchiere qui intorno sembra che di domenica il ragù sia d'obbligo, come a dire che se non si mangia il ragù di domenica non è domenica...!!! 

Ed ecco che allora ho deciso di postare questa stupenda ricetta, fatta un pochino ad occhio, perdonatemi, ma la cuoca non usa molto il timer o la bilancia per cucinare, bensì si affida ai suoi occhi esperti per applicare i giudizi gastronomici alla cottura del suddetto manicaretto. 

 

INGREDIENTI per 4 persone: 

pomodori San Marzano ben maturi 3 kg (se non è stagione, si può ovviare con pomodori grappolo oppure passata di pomodoro)

muscolo di manzo 12 Kg

tracchie di maiale (VEDI FOTO) 1/2 Kg

olio extravergine di oliva

aglio 1 spicchio

basilico

sale q.b.

vino bianco

 

PREPARAZIONE:

- scottare i pomodori e passarli al passaverdura con la pelle

- in una pentola mettere la carne, accendere il fuoco lento e farla rosolare con il vino bianco

- dopo che la carne si è colorata, mettere a rosolare l'aglio con un pò di olio, e girare bene finchè non rosola tutto insieme

- versare il passato di pomodoro, aggiungere sale e basilico

- far cuocere a fuoco lento fino a che la carne diventi bella morbida e il sugo si sia ristretto

 

 

Però ragazzi, questo è un piatto delicato, perciò è importante non allontanarsi mai troppo dalla pentola, si deve rimanere sempre nei pressi del gustoso piatto che vuole sempre attaccarsi alla pentola per bruciarsi e rovinare tutto il lavoro fatto. 

Consiglio personale: dopa aver preparato i paccheri come tipo di pasta (in alternativa i maccheroni vanno benissimo), aggiungere una cucchiaiata di ricotta fresca e mischiare tutto insieme ad un pochino di parmigiano! Vedrete, è paradisiaco..

E poi la cuoca che ci ha graziati della sua preziosa ricetta, da brava cuoca qual'è, ci dice la sua massima in cucina " LA CUCINA E' BELLA PERCHE' E' VARIA, OGNUNO PUO' AGGIUNGERE, PUO' TOGLIERE, E INVENTARE", quindi diffidate da chi vi dice cha la vera ricetta napoletana dica bianco invece che nero, provate e fatela a modo vostro, e vedrete che il risultato sarà il migliore dei ragù!!

BUON LAVORO, E BUON APPETITO!!!

 
 
 

Colazione..

Post n°2 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da Mirola
Foto di Mirola

Sapete, c'è una cosa che mi sono sempre ripromessa di scrivere appena avessi aperto il blog a proposito delle cose nuove in cui mi sono abbattuta nella nuova città: e sono le colazioni!  (CLICCATE SULLA FOTO ACCANTO)

Chi mi legge dalla Campania sicuramente mi crederà una pazza, ma fidatevi che per me quella delle colazioni è tutt'ora dopo 2 anni una cosa difficile da capire..

Dunque, le colazioni sono i panini che ci si porta con sè quando si va da qualche parte, per pranzo, per merenda, quando si va a lavoro o si va al mare.. e fin qui tutto bene, nel senso che è una cosa comune quella di portarsi dietro un panino.. io mi sono sempre organizzata il giorno prima, sono andata al supermercato o nel negozietto di alimentari, e ho comprato il pane e un etto di prosciutto, un pacchetto di sottilette o qualche fettina di formaggio affettato, magari una mozzarella. Poi mi alzavo presto, la mattina successiva, e vai con imbottiture di panini e infinite strisce di carta stagnola per chiuderlo bene. 
Qualche volta, ricordo di averlo fatto per andare in giro con la scuola, mi alzavo prestissimissimo, andavo presto dalla panettiera, per comprare il pane fresco, e le chiedevo se "di grazia" me lo tagliava per lungo per fare il panino. Poi tornavo a casa e me lo preparavo. 

Oppure a chi di voi non è capitato di portarsi direttamente pane, coltello per tagliarlo, e prosciutto ancora nella carta del salumiere?

Bene, in Campania hanno ovviato tutto questo con le Colazioni.. 
Quando vai nel negozio, ci sia o meno altra clientela dietro di te, o anche al supermercato, quello grande tipo il Conad, o qualunque altro vi venga in mente, chiedi una colazione.

Scelto il pane, lo porti al salumiere; lui te lo taglia, tu scegli il prosciutto; il buon salumiere te ne taglia 2 (solamente 2 di numero) fette, te le pesa, e le sistema per benino sul pane; poi è ora del formaggio, altre 2 fette, altro passaggio alla bilancia, e poi di nuovo sistema ben bene il formaggio nel panino. E così via se ci volessi dentro qualche altro ingrediente.. 
Poi, a panino pronto, sempre il salumiere, lo incarta con delicatezza, prepara il conto di tutto quanto ben assemblato nel pacchettino, e tu con il tuo bel panino te ne vai tutto trotterellante.. assurdo...

Quando lavoravo a Salerno, nella zona centralissima di tutti gli uffici più centralissimi, il supermercato era avvicinabile! Insieme a me c'erano altre 15 persone in coda al banco della salumeria, tutte in attesa della loro colazione.. 

Ma addirittura i negozietti di alimentari, quelli privati dove vendono un pò di tutto, hanno la scritta colorata sulla vetrina, come quelle per i saldi, che dice "QUI SI PRENOTANO COLAZIONI", oppure, la mia preferita, è quella che lo riporta proprio sull'insegna.
Guardate, l'avete vista la signora?? La foto l'ho scattata dopo le 13, all'uscita delle scuole, e alla pausa pranzo da uffici e cantieri.. 

Credo che questa sia la prima cosa in assoluto che mi ha fatto pensare.. CHISSA' QUANTE COSA DEVO ANCORA IMPARARE!

 

 
 
 
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