Oggi, giovedì 1°dicembre, è la giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS.
Io sono uno di quei tipi un po’ snob ai quali “le giornate” pro o contro qualcosa piacciono poco. Le motivazioni non sono particolarmente originali, come tanti penso che di certe tematiche si dovrebbe parlare tutti i giorni.
Tuttavia nel caso dell’AIDS le cose cambiano. Negli ultimi anni in Italia se n’è parlato troppo poco, la malattia è completamente scomparsa dalle televisioni, anche i giornali (a parte qualche eccezione) ne parlano sempre meno.
Le nuove generazioni crescono con l’idea che l’AIDS sia una cosa lontana che non li può toccare ed anche i più anziani tendono quasi a dimenticare che il rischio non è solo teorico ma drammaticamente reale.
Ho quindi pensato di lanciare una di quelle iniziative che io stesso non sopporto. Che ne direste se oggi tutti i blog di Libero pubblicassero un messaggio sull’AIDS? Ognuno può farlo col proprio stile e coerentemente con le tematiche del proprio blog. Io scriverò di politica, qualcun altro potrà raccontare un’esperienza significativa o esporre le proprie riflessioni, chi ha un blog di arte o sport lo potrà raccontare la storia di un artista o di uno sportivo malato di AIDS.
Libero e internet sono una grande community, frequentata da molti giovani che dovrebbero rappresentare un’avanguardia culturale del nostro Paese.
Penso che un’iniziativa del genere possa essere utile per ricordare a noi stessi e a chi ci sta affianco come possa bastare una piccola leggerezza per rovinare la vita a se stessi e agli altri.
PS- Ringrazio Vanigliarancia che mi ha segnalato il…
“progetto Internet FightAIDS@Home, un'iniziativa che permetterà di sfruttare le potenzialità di moltissimi PC per elaborare calcoli complessi, fondamentali per l'individuazione di nuove terapie per la cura dell'AIDS.
Scripps Research Institute, organizzazione statunitense non profit impegnata nella ricerca medica, insieme ad IBM ha dato vita un sistema aperto a tutti gli utenti del mondo. Per partecipare è sufficiente scaricare dal Web una piccola applicazione che, come avviene nel progetto SETI@HOME e in decine di altri progetti di ricerca, si attiva nei momenti in cui non si utilizza il PC: grazie alla connessione ad Internet è poi possibile trasmettere e ricevere risultati e dati, collaborando così al risultato finale”.
Per maggiori informazioni:
http://www.ibm.com/news/it/it/2005/11/211.html
Per aderire al programma:
http://fightaidsathome.scripps.edu/index.html
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 07:34
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 06:42
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il 25/03/2009 alle 06:34
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 05:38
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 05:06