Creato da pelicandro il 20/01/2010
una poesia al giorno toglie il medico di torno.E dallo stress della vita moderna all'essenza della vita con la magia della poesia
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

iscusorgiuKalle70birdsugararsenio1030mihaela2006forestales1958michele.lubanmarilenalabatifernandez1983cercoilcoraggio1carinodolcebenaglia2010gpmarromanunnmolla3trovatello54
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

Un mondiale sin qui molto mediocre, le big in rodaggio.Lippi?Fa il Mourinhi e attira su di sè l'attenzione dei media.

Post n°137 pubblicato il 20 Giugno 2010 da pelicandro

Dopo il promo giro questo Mondiale sudafricano si sta rivelando niente affatto irresistibile, con poche partite degne di spettacolo e grandi ( Germania a parte) col fiatone, tanto che il pari dell' Italia col Paraguay dopo il tonfo spagnolo é stato rivalutato. Di questo mondiale parliamo con Bruno Bernardi firma storica de La Stampa di Torino. Bruno che razza di mondiale é mai questo, non sembra affatto entusiasmante, anzi: " infatti, almeno a prima vista mi sta deludendo, partite bruttine, spettacolo poco e gol ancor meno. Insomma se dovessimo tirare le somme da oggi ci sarebbe di che allarmarsi. Vero é che attualmente esiste un livellamento generalmente verso il basso e che non esistono squadre facili, cosa che i risultati stanno ampiamente dimostrando". Pochi gol. " non saprei dire se colpa degli attacchi in scarsa vena o di buone difese. In effetti non si vedono grandi marcature e talvolta sono state figlie di errori ...

... marchiani dei portieri". Qual é sin qui la delusione più grossa?: " dal punto di vista del risultato, la Spagna, ma credo che alla fine, come sempre accade, i veri valori emergeranno e nella seconda fase saranno sempre le stesse a contentendersi la coppa, magari con un paio di soprese che potrebbero essere Svizzera e Messico, due formazioni che ho visto in salute anche atletica".

L' Italia?: " dopo il pari in rimonta con il Paraguay molti hanno storto il naso. Certo, si poteva fare meglio, ma il Paraguay é avversario tosto, però l' aver rimontato un gol ad un avversario tanto ostico non era cosa facile, eppure ci siamo riusciti. Tra le big l' Italia era quella con l' avversario più complicato e  alla fine dei conti, il pareggio é un buon risultato".

Ora ci aspetta la Nuova Zelanda: " credo che sia un avversario alla nostra portata e battibile, ma da rispettare e che non ci regalerà nulla, ma se dovessimo avere timore anche di loro, allora meglio chiudere bottega". Lippi sta facendo il... Mourinho: " magari dal punto dei risultati potesse ricalcare le sue orme, sarebbe lo special azzurro. Certo, mediaticamente mi sembra che abbia scelto la stessa strategia del portoghese, ovvero attirare su di sé le critiche e lasciare liberi i giocatori. Fa bene". Lo criticano per le convocazioni: " dunque, la prima l' Inter era solo di stranieri, la Roma anche non rimaneva che il blocco Juve, dunque che altro poteva fare?".

Veniamo all' Inter, va detto che Mourinho ha vinto la sua sfida e che i neroazzurri hanno fatto mani besse: " che l' Inter fosse la più forte era scontato, Mourinho é bravo, ma con quei giocatori anche io potevo andare in panchina e farmi un sonnellino e alla fine mi dicevano il risultato. Ora bisognerà vedere che cosa saprà fare il successore Benitez che mi pare caratterialmente diverso, ma é un eccellente tecnico".

Ottimista sull ' Italia?: " in un certo senso sì, le vere partite sono le secche e in quelle di solito mettiamo il meglio".

 
 
 

Tutta la classe di Cassano solo per Carolina.A noi per perdere il Mondiale ,quella di Pepe e Jaquinta

Post n°136 pubblicato il 20 Giugno 2010 da pelicandro
Foto di pelicandro

Il grosso grasso matrimonio di Cassano (solito esagerato)

Nozze sfarzose per il calciatore e la fidanzata Carolina Marcialis. Al ricevimento ha cantato Gigi D'Alessio e pure la lista nozze era pretenziosa

 

«In questi tre anni mi ha cambiato la vita a livello calcistico e non, sono più tranquillo, vado pure più spesso in tv. Ha nove anni meno di me ma mi ha dato degli input che mi hanno spinto sulla retta via». Così diceva pochi giorni fa Cassano di Carolina Marcialis , proprio lui che si era vantato di aver avuto 700 donne . Da ieri è un'altra storia ancora, visto che hanno fatto il fatidico grande passo a Portofino.

La cerimonia era inizialmente prevista nella chiesa di San Fruttuoso a Camogli, bellissima ma raggiungibile solo via mare: le cattive condizioni metereologiche li hanno fatti desistere ed è scattato il piano B, con il trasferimento degli invitati a Portofino, e rimozione della bandiera del Genoa.

Alle 16.30 è arrivato lo sposo accompagnato dalla mamma Giovanna. Poi è stata la volta del tecnico della Juventus Gigi Del Neri: «Non gli ho regalato niente», «Se mi aspettavo di essere invitato? Lo ero ancora prima che fosse fissato il matrimonio». «Vedere Antonio sposarsi è una grande emozione, è un matrimonio diverso rispetto a quelli di tanti calciatori: di solito i giocatori sposano modelle e gran belle donne» ha detto il presidente della Sampdoria Garrone, tra quelli in prima fila. «Antonio le ha avute tutte prima ed ora ha scelto una donna bellissima ma anche per altri motivi. Direi che è quasi un matrimonio in famiglia, mi ero detto disponibile a fare il testimone, ma lui ha già scelto».

La sposa è arrivata alle 17,15, abito dal lungo strascico di satin e velo sul viso. Top secret invece la cerimonia, con il servizio venduto in esclusiva ad un noto settimanale per 350mila euro. Fuori dalla chiesa tanto riso, abbracci e applausi, poi tutti sulla navetta. Anche la location delle nozze è stata molto snob: alla Cervara, Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino. Duecento gli invitati - compresi molti parenti, arrivati in aereo da Bari - tra cui il pizzaiolo Domenico Giordano e il manager del calciatore Nicola Marulli, testimoni dello sposo.

Invitato ad allietare gli ospiti, un nome da niente: Gigi D'Alessio. Tanto per farsi una misura delle pretese. E mezzanotte i fuochi d'artificio. La luna di miele? In Polinesia. Al ritorno li aspettano i regali della lista nozze, fatta in un negozio storico di Genova, il Radif. Gli invitati hanno potutto scegliere tra le tazzine da 24 euro o la zuccheriera da 49, ma anche lo scolapasta da 95 euro (d'argento, considerato il costo?) o il secchiello per lo champagne da 550.

C'è da chiedersi che miracolo del design siano la burriera da 275 euro, il cestino per il pane da 420 euro o le posate, in parte già acquistare per un totale di 16mila euro suddivisi in blocchi. Insomma, si tratteranno bene Antonio e Carolina. Chissà che ne penseranno del servizio di piatti da 12 dipinto dal maestro Raimondo Sirotti, che gli ha regalato il presidente della Samp, con tanto di sua immagine insieme al giocatore.

 
 
 

Li mortacci... !!!

Post n°135 pubblicato il 17 Giugno 2010 da pelicandro
Foto di pelicandro

Li mortacci... !!!

Dopo 35 anni di carcere un ex-tossicodipendente è stato giustiziato con un'iniezione letale.Era stato un detenuto modello e la legge del taglione lo ha colpito con un ritardo incalcolabile.Ma allora quale giustizia c'è nella condanna a morte quando l'esecuzione avviene in una fase della propria esistenza in cui gli errori sono stati pagati già dal tempo che è passato e che non ti sarà più restituito? 


Nella pena di morte se c'è un principio è quello della reazione che nella scienza fisica dice: ad una forza ne corrisponde una uguale e opposta.Naturalmente la reazione è immediata perchè automatica come nel caso dell'elastico o delle onde sonore nell'eco.A partire da questo concetto qual'è la ragione per cui un ragazzo di 26 anni che uccide un poliziotto deve venire ucciso dopo 35 anni dall'aver commesso il fatto?Dove sta il principio dell'occhio per occhio dente per dente senza l'istantaneità della vendetta?Non c'è un motivo valido per un'assassinio sospeso per anni se nel frattempo si perde la libertà perchè gli anni trascorsi sono stati ammazzati dal tempo e la coscienza si è logorata nell'attesa.

L'assurdità di esecuzioni come queste risiede nel fatto che soddisfano le esigenze sanguinarie di quelle persone che magari all'epoce dei fatti neanche erano in vita e che oggi annuiscono per la morte di un ragazzo di 60 anni.

 
 
 

Se non ci fosse il fischio d’inizio sarebbe felice Buffon?

Post n°134 pubblicato il 15 Giugno 2010 da pelicandro
Foto di pelicandro

La manovra italiana

Ieri sera la nazionale di calcio italiana è stata ingabbiata da quella del Paraguay che ha dimostrato una grande capacità di lottare.Detentori del titolo mondiale e provenienti dal campionato più ricco della Terra gli undici azzurri hanno manovrato a lungo per agguantare gli avversari sul pareggio.

La nazionale di calcio e la politica economica si somigliano parecchio.Mi sembra che la manovra sia sempre in atto, il possesso sia sempre della repubblica e la fatica dei suoi avversari anarchici di sinistra o estremisti di destra.La similitudine va oltre visto che ieri sera si è assistito alla lettera a quello che sta succedendo da alcuni decenni in materia economica.Si susseguono manovre fiscali (condoni) e monetarie (sacrifici) per rincorrere i parametri di Maastricht allo stesso modo i calciatori azzurri hanno continuamente fatto girare la palla e subito interventi fallosi per rincorrere il pareggio.Che desolazione essere italiani!!Una fatica incredibile per rimanere sempre al punto di partenza.E se non giocassimo per niente?Se non ci fossero manovre economiche sarebbe contento il ministro dell’economia?Se non ci fosse il fischio d’inizio sarebbe felice Buffon?

 
 
 

Zaia sostituisce Mameli col "Va pensiero"

Post n°133 pubblicato il 13 Giugno 2010 da pelicandro
Foto di pelicandro

Farefuturo attacca: «Da Zaia l'ultima sparata della LegaTreviso, per Zaia il Và pensiero
al posto di Mameli. La Russa: «Grave»Tribuna: in una scuola di Fanzolo eseguito Verdi invece dell'Inno. Il governatore nega, ma testimoni confermano

Farefuturo attacca: «Da Zaia l'ultima sparata della Lega

Treviso, per Zaia il Và pensiero
al posto di Mameli. La Russa: «Grave»

Tribuna: in una scuola di Fanzolo eseguito Verdi invece dell'Inno. Il governatore nega, ma testimoni confermano

MILANO - Il Và pensiero al posto di Fratelli d'Italia per il governatore del Veneto Luca Zaia. E scoppia il caso. L'episodio è riportato da La Tribuna: all'inaugurazione di una nuova scuola primaria di Fanzolo di Vedelago (Treviso), l'inno di Mameli avrebbe dovuto essere cantato da un coro al taglio del nastro, ma, una ventina di minuti prima della cerimonia, il portavoce del governatore avrebbe chiesto di sostituire l'Inno con il Và Pensiero. Il cambio di programma, secondo quanto riportato dal quotidiano locale, avrebbe fatto infuriare in particolar modo la direttrice dell'ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, che si sarebbe riservata di denunciare l'accaduto all'assessore regionale Elena Donazzan.

 

LA NOTA - Il governatore leghista nega la ricostruzione del giornale, spiegando attraverso una nota che l'inaugurazione della scuola di Fanzolo di Vedelago si è svolta come da programma, con l'inno d'Italia. «L'Inno di Mameli - ha rilevato Zaia - è stato regolarmente cantato dal coro al momento del taglio del nastro; credo che queste precisazioni siano utili per chiudere definitivamente una polemica che non aveva e non ha ragion d'essere». Tre testimoni però, sentiti dall'Ansa, hanno confermato la progressione degli eventi della cerimonia riportata da La Tribuna e secondo la quale, l'inno di Mameli è stato appunto eseguito solo quando il presidente veneto, Luca Zaia stava visitando il nuovo plesso scolastico. Secondo quanto si è appreso, infatti, sarebbe stato invertito il programma ufficiale che prevedeva l'inno di Mameli al taglio del nastro e successivamente, a fine cerimonia, il Và Pensiero. Invece, ha riferito una testimone, due persone dello staff del presidente avrebbero fatto presente agli amministratori e agli organizzatori che Zaia non avrebbe gradito l'inno nazionale nel clou dell'evento. Il giornalista de La Tribuna che ha sollevato il caso ha ribadito di aver sentito cantare solo il Và Pensiero, mentre un'altra testimone ha confermato che l'inno di Mameli è stato eseguito dopo l'aria verdiana, quando le autorità erano già nella scuola per una visita, preceduti dal sindaco di Vedelago. Una versione questa confermata anche dal direttore del coro, La Polifonica di Salvarosa, chiamato dall'amministrazione di Vedelago per la manifestazione.

 LA RUSSA E FAREFUTURO - «Zaia ha fatto sostituire Mameli con il Và pensiero? Non mi sembra possibile, anche perché il Và pensiero è ancora più patriottico dell'inno di Mameli, e dunque sarebbe contraddittorio per un leghista. Comunque, se fosse vero, sarebbe grave, perché non spetta a un governatore far sostituire l'inno italiano» ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Critico nei confronti di Zaia anche Ffwebmagazine, il periodico online della Fondazione Farefuturo (nata per volontà di Gianfranco Fini). Il periodico e «un mese senza criticare la Lega. Ci toccherebbe - viene spiegato - ripetere sempre le stesse cose, ricordare i principi fondamentali della nostra Repubblica, qualche nozione di diritto internazionale, un po' di solidarietà e carità cristiana. E poi perché non conviene prestarsi al gioco. Ma soprattutto perché mentre la Lega si occupa di rassicurare il suo elettorato a suon di proclami, noi vorremmo tifare la nostra Nazionale in santa pace, dato che la loro ha già giocato». «L'ultima di queste sparate (trita e ritrita) - continua l'articolo - arriva da Zaia: niente Fratelli d'Italia, meglio il Và pensiero. E la penultima, qualche giorno fa, arrivava dal Piemonte governato dal giovane Cota: assumiamo professori e supplenti che siano solo "del territorio". Qualche reazione, qualche sussulto, un po' di indignazione, le solite repliche puntute leghiste e, per ora, basta. Ma tra lezioni di dialetto, esami di cultura locale, graduatorie regionali (che a dire il vero sono state proposte anche, più o meno velatamente, da alcuni esponenti del Pdl), inni mancanti e tricolori usati per altri fini, queste nuove «sparate» pare di averle sentite già mille volte. E hanno buone probabilità di fare la stessa fine. Nel nulla. Insomma, la parabola delle boutade leghiste è ormai abbastanza chiara. Effetto annuncio (solitamente quando ci sono elezioni in vista o trattative politiche "romane"), dibattiti infuocati sui media e poi il silenzio. Alle volte al silenzio si affianca il fallimento della proposta. Insomma, l'abbiamo capito: perchè preoccuparsi?. Oltretutto, sarà il caldo, sarà la voglia di vacanze, sarà che sono più di tre lustri che sognano la Secessione, ma i leghisti non hanno più lo smalto di una volta. Le loro "sparate" sono un po' più stanche, un po' più appannate, ma soprattutto molto più prevedibili. E anche, non ce ne vogliano gli amici del Carroccio, molto più innocue».

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963