(qualche ora più tardi la giovane apre faticosamente gli occhi trovandosi davanti alla faccia sorridente del giovane)
Alin: Ben svegliata. Come vi sentite?
Nefer: (debolmente) Come se mi avesse investito un camion.....
Alin: (inarca le sopraciglia) Cosa?
Nefer: (fa un respiro profondo) Lasciate perdere.
Alin: Ve bene.....
Ramal: Ragazza. Lo sai che quello che hai fatto è stata una pazzia?
Nefer: (sorride leggermente) Probabilmente. ma è stata una pazzia necessaria.
Ramal: Avresti potuto morire.
Nefer: Sì, ma se avessero attaccato il villaggio sarei morta comunque, insieme a tutti gli altri.
Alin: A mio parere avete ragione.
Nefer: (sorride) Potete farmi un piacere?
Alin: Cosa?
Nefer: (alza gli occhi al cielo) Potete piantarla di darmi del voi?
Alin: Oh! Beh va bene. (sorride) Ma solo se tu farai lo stesso.
Nefer: Va bene. (cerca di sollevarsi e si porta una mano al fianco)
Ramal: Calma....calma....stai giù....abbiamo ricucito, non vorrai che si riapra.
Nefer: Avete messo i punti.....complimenti. (sorride) Come sta il bambino.
Ramal: Meglio. E non mi chiedi come stai tu?
Nefer: So benissimo come sto. Ho una ferita di spada al fianco. Abbastanza profonda e che tra un po' mi farà venire la febbre.
Alin: (sorride)
Nefer: (cerca di alzarsi)
Ramal: Ma insomma! Vuoi stare distesa?
Nefer: No. Devo andare via al più presto. C'è sempre la possibilità che i soldati tornino per controllare. Se mi trovano qui.....morirete tutti. (si alza con una smorfia di dolore) Devo andarmene. (fa un passo puntellandosi al letto) Accidenti! Non riesco a camminare. Dovrei stare ferma almeno un giorno.....(chiude gli occhi) Avete un carro?
Ramal: (inarca le sopraciglia) Beh suppongo che ce ne sia uno nel villaggio, perchè?
Nefer: Salirò sul carro e qualcuno mi porterà lontano, poi tornerà indietro. Così se mi troveranno non vi collegheranno con me.
Ramal: Tu sei fuori di testa. Se davvero tornassero non ci sono dubbi che ti troverebbero. Non hai la forza di andare avanti o di nasconderti.
Nefer: (china il capo) Lo so. Ma non posso rimanere qui.
Alin: Non credo che tu ti renda conto di ciò che dici. Se ti trovassero ti porterebbero da Askil. Non ha idea.....
Nefer: ......di ciò che mi farebbe? Oh credo di poterlo immaginare benissimo. Ma tanto non ho nulla da nascondere, non conosco segreti. Mi ucciderà, questo è certo. Ma anche se decidesse di interrogarmi, cosa risolverebbe? Non so nulla.
Ramal: Non ho nessuna intenzione di permetterti di fare una cosa così stupida. Tu, a quanto pare non se di qui, non conosci il tiranno. Credi che gli importerebbe che non sai nulla? Ti torturerebbe semplicemente per punirti di ciò che hai fatto.
Nefer: (si siede) Capisco.....mi dispiace.
Alin: (stupito) Di cosa?
Nefer: Che siate costretti a vivere sotto un uomo così malvagio. (fa una pausa) Ma questo non cambia nulla. Io non posso rimanere qui. E nemmeno Selenia e suo figlio.
Ramal: Su questo sono d'accordo con te. Ho deciso. Verrete tutti con noi.
Alin: (i suoi occhi scintillano di piacere)
Nefer: Con voi? Capisco. Voi lo combattete. Avete intenzione di portarci nella vostra base.
Ramal: (annuisce) Da quanto lo hai capito?
Nefer: Beh, da quando siete tornato portandovi dietro i vostri uomini. Li ho visti fare su e giù davanti alla porta.
Ramal: Non ti sfugge nulla, eh?
Nefer: (sorride) Ho avuto un buon maestro.
Ramal: La nostra base non si trova lontano ed è nascosta da una barriera magica. Lì sarete al sicuro. Ora distenditi e riposa. Quello che hai richiesto al tuo corpo è stato uno sforzo non da poco.
(la giovane si distende e i due ribelli escono lasciandola riposare)
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