Scorci di fantasia

Post N° 4

(lo spirito della giovane è nel Piano Astrale. Un forte vento spazza una piana desolata e grigia dai contorni non ben definiti)
Elena: (si guarda intorno portandosi una mano al viso per ripararsi dalla polvere, tra sé) Dove mi trovo…..spero solo di non aver sbagliato nulla….comincio a chiedermi se sia stata una buona idea….non so nemmeno come proseguire, da cosa devo farmi guidare? Non posso fare altro che pensare intensamente ad Alice e sperare che questo mi guidi nella giusta direzione.
(la giovane chiude gli occhi per un attimo e poi si incammina in quella landa deserta dove tutto pare uguale)
Elena: (tra sé) Mi sembra che siano ore che vado avanti, ma qui è tutto diverso…(leggermente depressa) Come regolarsi in un luogo dove spazio e tempo non hanno lo stesso significato a cui si è abituati. E’ come viaggiare attraverso un sogno. (si siede su una roccia tossendo per la polvere e cercando di riprendere fiato)
(in quello stesso momento due figure osservano la giovane celate da una parete di illusione)
Figura maschile: Credi che ce la farà? Mi pare così spaesata.
Figura femminile: (sorride) Ne sono convinta. Ma ci vorrà un po’.
Figura maschile: (inarca leggermente le sopraciglia) Un po’? Ma sei sicura che sia chi tu pensi?
Figura femminile: (sorride) Non ho alcun dubbio. Ciò che la rallenta non è la mancanza di capacità, ma la poca fiducia in se stessa. Vedrai, ce la farà.
Elena: (è ancora seduta sulla roccia) Non posso tornare indietro. Non voglio farlo. Devo raggiungere suo padre, a qualunque costo. (si rialza e chiude gli occhi, tra sé) Se questo è come un sogno, io devo avere il controllo di esso. Sono le mie emozioni e il mio volere a dovermi guidare. Devo riuscirci…..devo trovare il modo….devo immaginare di essere lì…..
(la giovane si concentra intensamente sul luogo in cui vuole arrivare e cerca di arrivare in profondità, dentro le sue emozioni, dentro al suo cuore, dentro al centro che esiste in ognuno di noi per trovare la strada che i suoi occhi non vedono. E il suo corpo astrale si dissolve lentamente per poi apparire in un altro luogo. Un’immensa distesa d’erba che ondeggia nella brezza imitando lo sciabordio del mare)
Elena: (apre gli occhi e si guarda intorno sbalordita) Dove sono? Che….che ce l’abbia fatta?....
Figura femminile: Ti avevo detto che ci sarebbe riuscita.
Figura maschile: (sorride) Ora va da lei e vediamo se le cose continueranno ad andare come pensi tu.
Elena: (tra sé) Beh certo mi pare un miglioramento…però ora?
(in quel momento la figura luminescente dell’essere femminile appare davanti a lei)
Elena: Chi sei?
Creatura magica: Sono una creatura magica. Custodisco questi luoghi. E tu ti sei spinta troppo avanti in questo mondo. Non appartieni a questo posto, a questa realtà. Perché sei venuta?
Elena: Sono venuta per aiutare un’amica. Ha ricevuto un messaggio. Io devo trovare….
Creatura magica: (solleva una mano) Aspetta. Perché lei non è con te? Perché hai deciso di venire tu al suo posto?
Elena: Ecco, io…..lei non sa che io sono qui. Ma per lei sarebbe stato troppo pericoloso seguirmi….anzi impossibile. Se le avessi detto cosa intendevo fare non me lo avrebbe permesso. Ma io sento che è importante per lei scoprire il significato del messaggio mandatole da suo padre…..e perciò sono partita…..anche se non so se partita sia il termine esatto…
Creatura magica: So del messaggio che suo padre le ha mandato. Ma esso era rivolto a lei, non a te. Sarebbe dovuta venire lei.
Elena: (scuote il capo) No. Non può venire nel mondo astrale, lei è un canale naturale e…..(guarda la donna) sapete cosa intendo con queste parole?
Creatura magica: Non sono le stesse che usiamo noi, no, ma i tuoi pensieri sono chiari. Vai pure avanti.
Elena: Io non sono in grado di proteggere il suo spirito, per questo sarebbe stato troppo pericoloso.
Creatura magica: (annuisce) Capisco, ma questo non cambia la situazione. Il messaggio non era per te e tu non hai niente che ti colleghi a lei. Quindi non puoi proseguire.
Elena: No! Questo non è vero. Lei è mia amica…..mia sorella nella Magia e non c’è collegamento più forte di questo. Voi sapete che è vero. Vi prego, lasciatemi passare.
Creatura magica: (scuote il capo) No. Non te lo posso permettere.
Elena: (si guarda intorno come per cercare una soluzione) Un modo deve esserci. (alza o sguardo e per un attimo pare ammantata da un’aura di solennità e saggezza come se un’altra figura si fosse per un attimo sovrapposta alla sua) Noi siamo sorelle nella magia superando spazio e tempo, il nostro legame è antico, antico come il tempo stesso e niente potrà impedirmi di trovare la strada.
(nel momento in cui la giovane pronuncia queste ultime parole in un punto non molto lontano di quella distesa appare un punto bianco che comincia ad ingrandirsi fino ad essere abbastanza ampio da permettere ad una persona di passare)
Creatura magica: (sorride) Molto bene. Sembra perciò che il tuo viaggio debba continuare. Non subito però. Prima verrai con me. C’è qualcosa che ti voglio mostrare.
Elena: (guarda sbalordita il passaggio di luce e poi annuisce)