Miriel
: (si avvicina) Portatela a casa mia. E' vicina a quella dove sta la donna col bambino.(entrano e la posano sul letto) Le sue erbe sono ancora lì. Volete che vada a prenderle?
Ramal: (annuisce) Ma serviranno anche per il bambino.
Miriel: Selenia mi ha detto che le aveva lasciato tantissimo infuso, di diversi tipi (pensierosa) a quanto pare non pensava di riuscire a vincere.
Ramal: (scuote la testa) No, non credo lo pensasse. (la donna esce)
Alin: E ora? Siete in grado di curarla?
Ramal: Beh ricordo cosa ha usato, però bisogna ricucirla....forse questo sarebbe meglio che lo facesse una donna. Poi quando si sveglierà ci dirà lei cosa fare.
Alin: Come mai è svenuta....non mi pare che abbia perso abbastanza sangue.
Ramal: (scuote la testa) Non è tanto colpa del sangue, quanto di ciò che ha fatto usando il suo potere. Lei lo usa in modo istintivo, anzi non sa usarlo, viene fuori quando è in pericolo o ha paura....almeno penso. Usarlo così fa perdere ancora più energie.
Alin: Cosa avete intenzione di fare con lei. Quando sarà guarita intendo?
Ramal: Non lo so. Però lasciarla qui potrebbe essere pericoloso per tutti.
Alin: E se la portassimo con noi?
Ramal: (lo guarda) Da noi intendi?
Alin: (imbarazzato) Beh, perchè no?
Ramal: mmmmmh.....(tra sè) Già perchè no.....potrei prenderla come apprendista. E' assai dotata, e non posso certo lasciarla andare in giro così, potrebbe essere pericolosa, per se stessa e per gli altri. E poi una spadaccina del genere ci potrebbe sempre essere utile.
Miriel: (torna portando il sacco di pelle con le erbe e le scatoline) Eccomi.
Ramal: (slaccia la cintura della giovane e le solleva la camicia scoprendo la ferita) Donna, vorrei che cucissi la sua ferita. Dopo che l'avremo pulita..... se ricordassi cosa aveva usato per fermare il sangue......era una polvere...
Miriel: (porge un sacchettino) Forse è questo, era fuori, ha un odore penetrante, credo sia geranio....mi pare che serva per questo.
Ramal: (fa un sospiro di sollievo) Sì, perfetto. (fa cadere la polvere sui lembi della ferita) Ora potete cucire.
(la donna cuce lentamente facendo attenzione e con il timore di fare qualcosa di sbagliato, alla fine s rialza con il viso sudato e fa un passo indietro)
Miriel: (fa un sospiro) Speriamo vada bene.
Alin: (le mette una mano sulla spalla) Avete fatto del vostro meglio. (aiuta il mago a fasciare la ferita dopo aver spalmato l'unguento di calendula)
Ramal: (consegna un sacchettino alla donna) Preparate un infuso di questo, è salice. Io vado a vedere come sta il bambino. Alin, tu rimani qui, se accade qualcosa vieni a chiamarmi......anzi.....mi tengo in contatto mentale con te. Se c'è qualche problema mandami un messaggio. Lo abbiamo già fatto. Ti ricordi il modo?
Alin: (annuisce) Certamente, andate pure. (si siede su una sedia accanto al letto)
(qualche ora più tardi Ramal torna, la fronte corrugata)
Ramal: Come va?
Alin: Nessun cambiamento. Il bambino?
Ramal: Meglio. Si è svegliato. (sorride) Ha chiesto della madre e poi di mangiare. Suppongo che questo sia un netto miglioramento.
Alin: (sorride) Senza dubbio.
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