(un’ora più tardi la fila si avvicina a ciò che resta di un villaggio. Alte volute di fumo nero si alzano dai tetti di paglia in fiamme. I soldati entrano tra le rovine, una sentinella li blocca)
Soldato: Abbiamo un messaggio per Fedir, lasciateci passare.
Sentinella: (si fa da parte annuendo) Proseguite pure.
Nefer: (guarda fuori e spalanca gli occhi orripilata trattenendo un conato di vomito) Oh Dea!
Alin: (impallidisce)
(ciò che si presenta al loro sguardo è terribile. In una pozza di sangue giacciono i corpi, alcuni squartati, altri orribilmente mutilati, di tutti i bambini e di molte delle donne del villaggio. Gli uomini rimasti, fatti inginocchiare a terra, sono frustati senza pietà e poi marchiati a fuoco come animali, nient’altro che schiavi. Le grida di dolore si mescolano a quelle di disperazione e di rabbia di fronte a quello scempio. Più lontano si sentono le urla e i pianti di quelle donne e ragazze brutalmente violentate dai soldati prima di essere uccise oppure imprigionate per servire ancora da svago)
Nefer: (si volta di scatto piangendo) Non posso guardare…
Alin: (la stringe a sé altrettanto sconvolto chiudendo gli occhi per non vedere) Dei del cielo….abbiate pietà…..
Soldato: (si avvicina al carro) Questo è quanto succede a chi tenta di ribellarsi. Nessuno scampo, nessuna pietà.
Alin: (lo guarda con rabbia e con odio tenendo sempre stretta a sé la giovane) Siete dei mostri! Sadici bastardi! Gli Dei vi puniranno per questo! (tra sé) Sapevamo che Askil faceva distruggere i villaggi che tentavano di opporsi….ma questo……nemmeno l’inferno può essere più terribile……
(il soldato sogghigna e si allontana, poi prende una delle ragazze per i capelli e la getta a terra osservandone gli occhi pieni di dolore e terrore prima di chinarsi per allargarle le gambe)
Alin: (distoglie lo sguardo e si morde le labbra disgustato)
Nefer: (si copre le orecchie con le mani per non sentire le grida) Basta….. basta…..troppo dolore…..(singhiozza) Mi strazia…..
Alin: (le scosta i capelli dagli occhi allucinati) Nefer? Cosa stai dicendo?
Tarkir(il mago): (si avvicina con un freddo sorriso) La tua giovane amica è empatica, non è vero? Sta percependo il dolore e la disperazione di tutte queste persone. Lo sospettavo, sai. E’ per questo che ho fatto entrare anche voi qui.
Alin: (gli occhi sfolgoranti) Maledetto!
Tarkir: Ah ah ah! (si allontana)
Alin: (culla tra le braccia la giovane) Nefer….concentrati su di me. Solo su di me. Escludi il resto. Cerca, te ne prego.
Nefer: (scuote il capo disperatamente) Non ci riesco…..aiutami ti prego…. aiutami….
Alin: (la bacia sulla fronte, tra sé) Oh Dei…..non c’è nulla che possa fare…. non sono un mago io…..
(poco più tardi fortunatamente il gruppo esce dal villaggio e riprende la marcia allontanandosi dalla sua disperazione e dall’odore del sangue e della morte)
Nefer: (si accascia tra le braccia dell’amico, il petto scosso dai singhiozzi) E’ stato terribile…tutto quel dolore….quella sofferenza…..quei morti innocenti…..è un mostro.....
(il viaggio dura ancora alcune ore, ore di angoscia per i due giovani perseguitati dalle immagini di ciò che hanno visto e dal pensiero di cosa riserva loro il futuro, poi finalmente il nero castello del tiranno compare all'orizzonte)
Nefer: (tristemente) Eccoci.....(si attacca alle sbarre chinando il capo e piangendo)
Alin: (la circonda con le braccia condividendo con lei la sua paura)
(uno dei soldati si avvicina con un ghigno sulla faccia)
Soldato: Fai bene ad aver paura ragazza, ne avete molti motivi. (si china sulla giovane sussurrandole)Come ci si sente ad essere stati traditi? (si allontana)
Nefer: (si irrigidisce, le lacrime scendono indisturbate mentre incassa quel nuovo colpo, tra sè) No....sta mentendo....non è possibile.....non è vero....
Alin: Cosa ti ha detto?
Nefer: (scuote la testa) Niente.....nulla.....
Alin: Non è vero.
Nefer: (si prende il viso tra le mani) Ha detto che siamo stati traditi.....io.... non posso credere....
Alin: (impallidisce pieno di rabbia) Rogmor, vero?
Nefer: (china il capo senza rispondere)
(arrivano all'entrata delle mura, dove una fila di corpi impalati dà orrendo spettacolo, testimone della crudeltà del tiranno. I due giovani vengono fatti scendere e spinti all'interno dove in una fredda e buia sala li aspetta un uomo dalla faccia arcigna)
Uomo: Sono questi i prigionieri? Bene. Portate via il ragazzo, Askil è pronto ad iniziare con lui, lo aspetta nelle segrete.
Alin: (si divincola cercando di raggiungere la giovane) Nefer! No! Lasciatemi! (cerca di prendere una mano della giovane ma senza risultato e le guardie lo trascinano via)
Uomo: (osserva la ragazza con curiosità) E così tu saresti una maga....
Nefer: (sostiene lo sguardo) Sì. (tra sè) Eppure non posso fare nulla.... quella polvere....ecco a cosa serviva.....ha completamente bloccato la mia magia.....
Uomo: (chiama con un gesto un'altra guardia) Portatela nella sua cella.
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