Impronte - Poesia, arte, cultura
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Uccello cinereo

Brucio,in questi inferi incendi multiformi,ridotto in cenereleggero come cenerevengo spazzato via.Sono un rapaceche sul caos volapredatore di un brandello di bene.
 

Sorreggerti

I tuoi capelli boccoli di una dea,lodevole pelle che all'imbrunir mi fa sognare,mi hai reso uomo brio dall'amore sovrastato,persino l'idra si scostadinnanzi a tale sguardo grifagno.Con i miei artigli il tuo nome preservo.
 

Il solitario

Romito vorrei ruggirema la mia gola non emette più oro.Sono una poiana aggrovigliata in un rovo,con il ventre colmo,colmo di carogne.Spinto in questo cerchio vorticoso confuso con il cordoglio passeggio.
 

Il pianto di un soldato

Quell'anello benevolmente unirci,ora quel metallico oggetto imbrattato di lacrime.Attorno fluente abisso rosso vivo,percorro orfano questi contaminati luoghi,ledersi la speranza che di gustarti ho riposto,quel proiettile a millimetrica distanza,troppo vicino...Amore... amore... addio amore.
 

Sfogo

Una volta beato camminavo su acque limpidee udivo ali spostarsi, arieggiarequesta estenuata mente.Ora mi muovo nella notte con una piumapregna di inchiostro,imbratto il cuore e il foglioin questa infinita cecità.
 

Oscura mente

Nel mio essere echeggiano distorte parolesi stendono come un velovelo piatto e moribondocome il fruscio di uno stanco alberoattraversato da una leggera pioggia.In lontananza un bagliore accompagna le grigie nubiche il mio pensare confonde e annebbia.Giochi di luce qui non alberganoma strane ombre dalla contorta figuradanzano per te.Frammenti di vita.
 

Fortuna

Il caso costeggiare la mia eterna esistenza.Fortuna, dove sei fortuna?Il mio corno ora spezzato condito da miseria.
 

Dimmi pensiero

Lido di feroce calma, esplodi!
 

Rapiscimi

Povero colui che nutre famela povertà interiormente risiede,amore che perla in quel guscio mi donasticon lo sguardo ogni dì mi insegni,piene e avere tasche gonfiarsi ancor di piùpane e gioia bruciare a chi poco possiede,ma noi pien di noi realtà e ricchezza saremo.
 

Vittoria

Cara Nonna mi porti con te,elementare donna plasmarmi con abile grazia,seconda madre covarmi come suo figlio,dove risiedi adesso?Dimmi se adocchiando fra il ruotare d'anime riesci a scrutarmi,eccomi son qui lascia regalarti un ultimo saluto.Ospitasti quel fragile pulcino, tanto bramavi vederlo aquila,il mio nido e progenie con tatto avresti accolto,come un liutaio rammenda musicali strumentisvogliato rattoppai…
 

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