Blog
Un blog creato da jek1944 il 23/11/2008

Università e Ricerca

Idee per una riforma

 
 

FACEBOOK

 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

TAG

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

 

Articolo di De Vivo inviato al Corriere della Sera ed a Repubblica (non pubblicato)

Post n°3 pubblicato il 25 Novembre 2008 da jek1944

Essendo totalmente nello spirito con il quale abbiamo iniziato il Blog lo inseriamo subito

RIFORMA DELL’UNIVERSITA’

Appartengo alla categoria dei cosiddetti "baroni" universitari, ma da decenni mi batto contro gli abusi che vengono commessi nell’Università da parte di una ben individuata categoria appunto di "baroni" (e non solo), e ritengo ingenerose le analisi che fanno di ogni erba un fascio: ci sono nell’Università tante persone che fanno per intero il proprio dovere e che lavorano ad un livello di eccellenza secondo standards internazionali. Cerchiamo di buttare dalla finestra solo l’acqua sporca, ma non si facciano qualunquistiche generalizzazioni. L’impegno e il lavoro delle persone valide viene spesso vanificato appunto da quella categoria di baroni cui fa riferimento la stampa in questi giorni. I "baroni" universitari, è bene dirlo, costituiscono un partito trasversale che va dall’estrema sinistra all’estrema destra e che si associano in un "partito unico" quando si mettono in discussione loro privilegi e prerogative di stampo medievale che condannano l’Università Italiana, nel suo insieme, ad una posizione di arretratezza. In tutto questo c’è però una totale corresponsabilità della politica dal momento che spesso i professori universitari per mantenere lo status quo cercano sistematicamente il sostegno della politica per ricevere fondi di ricerca, istituzioni di sedi universitarie periferiche da potere "gestire" ed altro, mentre a loro volta gli stessi professori diventano lo strumento per fare passare con la loro "copertura" scientifica decisioni politiche molto dubbie, creando così un connubio mortale fra politica, università e ricerca. Pensare quindi di poter fare una riforma politica senza mettere in discussione tutto quanto sopra è un’operazione assolutamente illusoria.

Ciò detto vorrei segnalare alcuni punti che una riforma dell’Università credibile dovrebbe toccare, avendo come obiettivo irrinunciabile la premialità del merito: 1) Autonomia reale e totale alle Università. Ogni Università con finanziamenti pubblici e privati dovrebbe essere autonoma e stabilire criteri propri per la selezione dei Ricercatori e dei Professori (Associati e Ordinari), venendo però pesantemente penalizzata se opera in modo non virtuoso. 2) Eliminazione del valore legale della Laurea. Solo eliminando il valore legale del titolo di studio si può sperare di mettere in competizione le varie Università fra di loro. E’ una riforma a costo zero, ma stranamente non viene mai messa in atto. 3) Dottorato di Ricerca. L’accesso al Dottorato dovrebbe avvenire sulla base di un test internazionale, aperto ad Italiani e stranieri, senza alcun vincolo. Questo test internazionale (tipo il Graduate Research Exam – GRE, che si fa per l’accesso al PhD negli USA) determina la compilazione di una lista unica internazionale di idonei, alla quale le singole Università dovrebbero attingere per il conferimento delle borse di Dottorato. Gli indirizzi su cui attivare i Dottorati dovrebbero essere decisi dai singoli Dipartimenti sulla base di una graduatoria di merito dei Docenti. 4)Valutazione dei progetti di ricerca. I progetti di ricerca da finanziare dovrebbero essere valutati da un’Agenzia della Ricerca, che valuta l’attività scientifica dei Ricercatori proponenti, attraverso un sistema di peer review sistem a livello internazionale, con un controllo rigido dei conflitti di interesse. Non c’è molto da inventare in questa direzione. Il modello dovrebbe essere la National Science Foundation (NSF) che finanzia la ricerca negli USA. La Spagna sta seguendo questa strada, con ottimi risultati. 5) Eliminazione dei raggruppamenti disciplinari. I settori scientifico-disciplinari sono il cancro dell’Università Italiana: bisogna estirparlo! Non ci sarà riforma se non si eliminano gli "strumenti" attraverso i quali le corporazioni agiscono, a difesa dei loro interessi particolari (spesso di famiglia), all’interno delle Università. 6) Eliminazione delle Università e/o delle Facoltà e/o di Corsi di Laurea. Indipendentemente dalla virtuosità di bilancio vanno eliminate Università/Facoltà/Corsi di Laurea, nelle sedi dove non viene raggiunto un numero minimo di studenti. Non ha senso la duplicazione di Facoltà e/o Corsi di Laurea in aree geografiche molto ravvicinate in settori che comunque hanno un bacino di studenti molto ristretto. Il meccanismo messo in atto produce solo sperpero di denaro pubblico, clientelismo a favore delle lobbies dei Professori Universitari (promozioni per i propri protetti) e per i politici locali (che hanno bisogno, per motivi elettorali, del fiore all’occhiello della sede Universitaria nel proprio collegio elettorale). 7) Merito e valutazione. Nell’attuale situazione "bloccata" dell’Università, ogni meccanismo che si vorrà mettere in atto sia per la selezionare di nuovi Ricercatori sia per la progressione di carriera, è inutile e illusorio (si cambia tutto, per non cambiare nulla..). In Italia, negli ultimi decenni, sono state tentate tutte le possibili soluzioni (prima sorteggio e poi elezione; elezione seguita da sorteggio; solo elezione, ecc…). Le corporazioni universitarie hanno trovato e sempre troveranno dei modi per aggirare l’ostacolo. L’unico modo di rendere possibile un cambiamento (nell’ambito dell’autonomia) è quello di introdurre un premio per le Università virtuose e una penalizzazione per quelle non virtuose, facendo una valutazione costi/benefici. La premialità, sulla base esclusiva del merito scientifico e didattico, deve investire sia la progressione dello stipendio che il finanziamento della ricerca. 8) Regole etiche. Bisogna introdurre una regola etica che vieti ai figli dei Professori Universitari di diventare Ricercatore o Professore nella stessa Università del padre. Negli USA questa regola non esiste, eppure secondo un codice etico non scritto nessun figlio fa carriera nella stessa Università del padre. Se questo succede è una rarissima eccezione. Non è certo la "normalità" della situazione incestuosa delle Università Italiane.

Prof. Benedetto De Vivo

Ordinario di Geochimica Ambientale

Università di Napoli Federico II e

Adjunct Professor

Virginia Tech

Blacksburg, VA, USA

 
 
 

Messaggio d'Inizio

Post n°2 pubblicato il 24 Novembre 2008 da jek1944

Sono uno dei promotori di questo blog sull’Università e la Ricerca

Come tutti (o quasi) gli accademici sono parecchio anziano e soffro molto a vedere come vengono trattate la nostra Università e la nostra Ricerca Scientifica. So bene che dovrebbero occuparsene i giovani ma sembra che non sia loro lasciato molto spazio altro che quello che si prendono con metodi di emergenza. Utili però, visto che intanto ci hanno spinto a questa iniziativa.

Abbiamo infatti pensato di usare un mezzo giovane come il “blog” col quale fra l’altro non siamo molto in confidenza

Aiutiamoci a stabilire delle proposte che possano arrivare in maniera efficace ai legislatori e ai governanti

Non appena familiarizzati con questo strumento vi faremo sapere come la pensiamo in particolare sui problemi del settore scientifico (quello, per intenderci della scienza meno orientata verso le applicazioni, ma pur sempre essenziale sia per le applicazioni di oggi che per quelle di domani)

Giovanni Giacometti

Professore Emerito di Chimica Fisica dell’Università di Padova

Vedere al link:  Giovanni Giacometti

 
 
 
« Precedenti
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

comitatoechiajeanvitkozackSartorJasmineleopresuttidiego770giusk80strano1dglpaolettal1967saturno08ergasterMarkin78Utopista88AmedeoSavoia
 

ULTIMI COMMENTI

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963