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A cosa servono i nomi.
Nomi religiosi.
Nomi storici.
Nomi esotici.
Nomi stranieri.
O nomi che ricordano parenti morti mai conosciuti.
Solo nomi.
Quest'anno va di moda Ginevra e Federico.
Tra i più frequenti troviamo Angela, Anna o peggio ancora Maria o ancora, uno di quei nomi schifosamente eccentrici al confine con la volgarità, come Vanessa o Pamela.
L'importante è farsi notare.
L'importante è il nome, non chi lo porta. Costruirsi la propria identità attorno a un'etichetta data da altri è come camminare bendati in prossimità di un dirupo. Non hai scelta: devi amarlo e condividerci ogni attimo della tua fottuta esistenza. Una pura questione di adattamento.
No. Il nome non fa l'identità.
Il nome non fa un emerito cazzo.
Nomi e jeans a vita bassa.
Prodotti apparentemente diversi ma che provengono dalla stessa matrice.
E questi jeans, poi, che mostrano culi poco mutandati come filosofia di vita.
Loro ridono mentre sfilano per le strade dei paesini, fautori de "la vita va presa a vita bassa".
Lucia, Roberta, Marco, Alessandro, Paola, Cristina.
A cosa servono i vostri nomi.
Giovanni, Vincenzo, Manuela, Sara, Antonio, Sergio.
E a cosa servite voi.