DO YOU KNOW YOUR UNKNOWN PLEASURES?
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Nickname: narcoleptic.a
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Post n°14 pubblicato il 25 Agosto 2011 da narcoleptic.a
La famiglia, così come è costituita e in tutte le sue varianti stilistiche, è il cancro della società contemporanea. Inquinati siamo alle radici di un tronco menomato, senza via d'uscita affannati nella boccia intrappolati nell'utero matrigno dell'indifferenza. L'assenza della parte non è sempre equipollente alla mancanza, ma a tratti vi risiede l'essenza cognitiva del tutto. O del niente, mentre le forme si palesano nelle menti come insostituibili geometrie dei difetti. E il nuovo giorno verrà con l'urlo strozzato e impera la paura striscia sottopelle nell'animale che sapendo di crepare si contenta del mio buco in cui sostare.
photo by Roger Ballen
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Post n°13 pubblicato il 13 Luglio 2011 da narcoleptic.a
Ci vorrebbe uno sterminio di massa - pensò lei tra una cosa e un'altra, incrociando le dita - il genere umano ha fallito da tempo, e ancora si ostina a riscattarsi ma da cosa e da chi. Bisognerebbe dichiarare quanto prima il fallimento e morire in un angolo con dignità, proprio come fanno i cani e gli elefanti che vanno a crepare lontano dal branco asfissiante. Sì, ci vorrebbe uno sterminio - rispose l'altra- se non altro per noia. Già, la noia. Amica, amante, moglie e madre di tutti. Nemico per pochi. La Noia che lei conosce è in ogni perla di sudore incorniciato il viso crolla creando echi di improvviso frastuono mentre Lei parla da sola o con elettrodomestici, cammina strusciando i doppi tacchi, strepita nel suo goffo corpo buffo. La Noia che io frequento è l'annichilimento dei sensi dovuto a false corrispondenze tra significante e significato. Dalla polvere alla sporcizia, il passo è breve. Avresti dovuto saperlo. Prima o poi, i tuoi amici neri immaginari ti verranno a carezzare i capelli di notte. Taci, tu che ti ostini a vivere una vita mancata, a sospendere giudizi e a dare opportunità perché il quadro di Gesù che veglia e se ne strafotte di noi, resterà lì anche se noi non ci saremo più. E il giallo dei tuoi denti mi ricorda un po' il sole che disegnavo da piccola e a me faceva schifo, e lo dovevo fare perché a te piace l'estate. Lei dice non ti ascoltare, non li ascoltare, è solo lo stomaco che urla. Non vi ascolto ma vi sento - insisto a dirle- la cosa peggiore è sentire con tutti gli organi in corpo. Vorrei morire ora perché lo stomaco il fegato le costole il cuore il cerebro è tutto fuori me, e quello che c'è fuori è dentro. Ma non vedi le mie pure nudità che si trascinano? Rientro sempre più in me, lasciando le spine esteriori a Lei, e il vomito a voi. E sento che non è ancora finita.
lasciami qui lasciami stare lasciami così non dire una parola che non sia d'amore
(Annarella) |
Post n°12 pubblicato il 29 Giugno 2011 da narcoleptic.a
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Post n°11 pubblicato il 14 Giugno 2011 da narcoleptic.a
I corpi stretti stretti
Ritornare dentro è la strada più sicura per uscirne.
picture by Francesca Woodman |
Post n°10 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da narcoleptic.a
La vita interiore, ed. Bompiani, Milano, 1978. Quattrocentottopagine suddivise in tre sezioni, la portata imponente può scoraggiare anche i lettori più ardui e, forse, ha scoraggiato lo stesso Moravia visto che ha impiegato sette anni per partorire tale opera. A fine lettura ci si rende conto che sette anni è un giusto tempo, addirittura riduttivo per la tematica sviscerata e trattata con cura, si sa che gli scrittori sono i migliori psicanalisti del genere umano e in più hanno l'alibi della letteratura: si immergono nel profumo dell'inchiostro, si nascondono tra i capitoli, tra la rotonda morfologia delle lettere.
La singola vicenda (Moravia avrebbe avuto non pochi problemi in quel periodo se avesse davvero voluto raccontare i fatti senza artifici letterari) è estesa all'intera umanità in subbuglio degli anni '70 (il tempo reale coincide con quello della narrazione). La Voce Interiore è quindi una sorta di forza estremista insurrezionalista, è chiaro il riferimento alle Brigate Rosse che l'autore tramite il punto di vista di Desideria appoggia totalmente.
L'opera va letta con cura e attenzione, preferibilmente lontano dai pasti. |
Inviato da: narcoleptic.a
il 20/08/2011 alle 18:15
Inviato da: prasio99
il 10/08/2011 alle 19:49
Inviato da: narcoleptic.a
il 10/08/2011 alle 18:47
Inviato da: prasio99
il 08/08/2011 alle 17:31
Inviato da: narcoleptic.a
il 20/05/2011 alle 09:47