ragazzi di Casamari

Se è vero che Dio ha creato un paradiso con palazzi di nuvole e cascate di nebbia a Casamari il paradiso trova la sua più grande e sostanziale Architettura.
Ve ne accorgete subito quando oltrepassate il nero cancello posto alla sinistra della secolare Abbazia e salite i primi gradini.
Una perfetta geometria di luci colori e odori vi inebrierà il cuore e vi troverete immersi in un mondo senza tempo dove a ricordarvi di essere ancora sulla terra saranno i monaci sempre in iperattività e gli urli dei ragazzi delle medie mischiate al dolce frastuono dei loro colleghi di ginnasio e liceo.
Qui, l’uomo è coltivato in tutte le sue forme da agrimensori che badano che al di la del modernismo che impellente avanza con le sue vittime, tutti conservino la bellezza di quel retrò che non è come “ da buoni laici “ saremmo portati a pensare – figlio del bigottismo medio borghese ma ben più alto è davvero il suo valore tra quelle persone che alcuni chiamano alunni e che io affettuosamente preferisco chiamare “ i mei ragazzi “.
C’è da dire che anche lì è arrivata la telefonia con tutti i suoi optional e sembra che alcuni non possano vivere se non attivano messaggeria e bluetooth ad ogni piè sospinto ma … la giogaia poi del ristrovarsi insieme del con_dividere del com_municare anche il proprio dissenso su questioni non troppo facili da risolvere, sono momenti in cui la personalità di ciascuno di codesti abitanti viene a pieno connotata.
E’ una terra difficile la nostra me ne rendo conto: troppo in fretta è arrivata la “ civilizzazione “ e ben più lento è strato il prodigarsi di una cultura del extra territoriale e della lingua e della grammatica.
Ci sono ragazzi che presentano difficoltà che sembravano essere state cancellate dal cosiddetto progresso ma nell’usare gli strumenti più nuovi della tecnologia non hanno problemi e questo perché ancora una volta sono stati colonizzati da chi invece avrebbe dovuto somministrargli lentamente e con la cura di una mamma al suo bimbo, una giusta e ragguardevole cultura.
Ma si sa nella nostra società “ democratica “ fondata sulle “ pari opportunità “ molto si da per scontato e non ci si accorge delle non conciliate e inconciliabili contraddizioni che la determinano.
E di chi è la colpa ‘ di una Chiesa vecchia decrepito e retrò ? Casamari mi ha s_velato un mondo che non conoscevo: quello della opinione per chi davvero professa una Verità contro chi da molte verità tira fuori assiomi, teoremi e leggi.
Casamari è l’opportunità non di venire a patti con l’altro ma di esprimere quelle idee che grande hanno fatto l’Uomo intero anche al cospetto di quel Dio “ che atterra e suscita che affanna e che consola “.
Ho frequentato gli ambienti più libertari e più disparati prima di convincermi che forse il vero anarchico è colui che vive all’ ombra di principi ( inesistenti forse ) ma che ben conosce altrimenti che sovvertire ? che fare ? come agire ?
quale nemico ?
Ma L’Uomo è bravo a tendere le trappole così come è ancor più bravo nella sua incostanza a detenere la verità dell’ una o dell’ altra fazione al potere e poi ….
Arriva l’epoca dei revisionismi, l’epoca in cui qualcuno dalla mentalità aperta che chiede ancor più apertura, è costretto a tornare sui suoi passi e ad accorgersi che non esistono realtà luccicanti d’oro zecchino ma esistono modi e movimenti che forse auspicano a questo tipo di realtà perché vogliono della sanità del mondo che ancora poca ma c’è, preservare con_servando e con_versando.
Il paradiso non stupirebbe se non fosse tale e le difficoltà – presenti forse anche lì – sono le prove per assurgere ad un grado di beatitudine sempre più alto ?
Puo’ darsi … So solo che questa mia bella prova vive e opera dentro le voci comuni e schiette e non dentro il ridondare di quelle Aule d’Accademia dove la cultura è ridotta sempre più a perizoma usato e logoro e dove i soggetti si muovono fieri e spavaldi del potere che quella cultura non gli dovrebbe dare ma che gli permette di ostentare …
In Principio …. Era la modestia …

Cristiano Turriziani - ElSangre -