anime salve
faber e oltre, cioè in questo blog tratto della musica, e principalmente del grande Fabrizio de Andre, e di un po di tutto, a cominciare con commenti ai fatti che si svolgono, o che sono successi in città e che magari nessuno ha considerato. oltre si può calcolare come musica, video, notizie,etc. fatta eccezzione per i pochi che non sanno che vuol dire vivere in una città fastidiosa,per tante cose, come Venezia, io mi auguro di poter leggere commenti su ciò che scrivo. un saluto a tutti e andiamo a incominciare.....!!
RELAX
EL BACARO
Tra le osterie popolari nell'800 ha preso un posto predominante un nuovo elemento, "el Bacaro". Alfredo Panzini nel suo dizionario moderno nota sotto la voce "bacaro":" voce recente del dialetto veneziano; il vino di Puglia; il luogo stesso dove se ne fa spaccio al minuto" ed aggiunge un'ipotesi etinologica: "da Bacco". in realtà questo vocabolo fù introdotto da un gondoliere in un locale in calle della Dogana da terra nei pressi della Riva del vin ove si beveva appunto del vino da Puglia. costui era un vecchio campione del remo, adetto al traghetto di S. Silvestro. un giorno assaggiò il nuovo vino, con un'aria di importanza che vogliono assumere gli intenditori, bevette un sorso breve, lo biascicò due o tre volte, raccogliendo tutte le sue facoltà sensorie del palato, poi con un grugnito di approvazione svuotò il bicchiere fino all'ultima goccia, schioccò la lingua, ed esclamò:"Bon! Bon!Questo xe proprio un vin...un vin de bacaro!"
...LA PIAZZA
EL LEON
....questo è il nostro vero simbolo...
LA CARBONERA
Continua il viaggio nei ristoranti veneziani con un'altro significativo per la città di Venezia. A metà calle Bembo, in riva del Carbon vicino al teatro Goldoni, c'è un ristorante nato nel lontano 1894 da un'idea di Giovanni De Anna, un friulano venuto a Venezia con l'intento di portare il proprio vino locale al palato dei serenissimi. Trovò un vecchio magazzino di carbone, lo restaurò cercando di levare le incrostazioni di carbone depositato per oltre 700 anni nel proprio interno, e invogliò la gente del luogo con la frase " colazione a prezzo fisso 1 lira" che per quell'epoca era veramente pochissimo. oggi alla Carbonera si mangia sempre bene e spendendo realtivamente poco per un posto rinomato come questo, calcolando anche il fatto che in uno degli ultimi rinnovi, avvenuto nei primi del 900, De Anna si accapparò le pareti in legno del salone da pranzo dell'yacht imperiale di Francesco Giuseppe, donatogli dalla regina Vittoria d'Inghilterra e costruito nei cantieri della Marina Britannica
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LA FRITOA
La dev'esser gustosissima,
cota ben e ben dorada,
un pocheto inzucherada,
calda... o freda, se volè
MURCIA
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....sicuramente non sarò l'unico a scrivere questo post oggi, vediamo di metterci a confronto. |
...e anche oggi altra manifestazione, questa volta dell'ENEL. ponte della Libertà bloccato e ritardi su tutte le cose, a cominciare dall'apertura degli ambienti che mi interessano per via del mio lavoro, sono trasportatore con barca in giro per Venezia.
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...dopo tanto tempo sono tornato qua a scrivere e sempre delle stesse cose, tra l'altro, visto che anche ieri ne è uscita un'altra di veramente bella.
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...ultima grande e grossa silurata da parte della confindustria, anzi dal suo presidente, Andrea Tomat, devolvere 5 giorni di ferie all'impresa per cui si lavora o ad un fondo. secondo me è completamente fuso, a parte che si capisce già dal nome Tomat, si pensa, questo qua è tutto mat, come si fa a noi poveri lavoratori, che ci sudiamo le ferie aspettando quasi un anno per poterci fare 30 giorni, se tutto va bene, di un riposo che poi non è mai, chiedere una boiata simile? e per poi darli a chi? a coloro che ci sfruttano e che, vista la crisi, non hanno problemi di perderci come lavoratori perchè sanno che ci si pensa su un milione di volte prima di fare qualunque protesta, appunto per non perdere l'agognato posto.
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OSTERIE E BACARI DI VENEZIA 2
La vicino alle Carampane c'è "antico pizzo", del quale Hans Barth ha celebrato soprattutto la padrona, bellissima donna, che era forse una lontana pronipote di qyuei grandi maestri munatori del Quattrocento, che furono i Celga, ha goduto d'una certa rinomanzanelle cronache internazionali di Venezia estiva. M a nessuna trattoria veneziana ha potuto più che cento pagine in quanto di illustrazione, come le ha avute, da Gino Bertolini, il "Martini",del quale poi anche Antonio Pilot ha largamente discorso nel suo piacevole libro sulle "botteghe da caffè"
Il Martini non entra nelle categorie di Bàcari che mi sono prefissato di illustrare in questi miei racconti, bensì è un locale di lusso, vicino alla fenice, con annesso un dancing di musica jazz che risuona fino a notte inoltrata, e per questo merita un po di attenzione
RAPSODIA IN BLUE
..un pò di tranquillità ogni tanto ci vuole
QUESTO SAREI IO
..per gentile concessione di muppa1966
LAGUNA
FONDAMENTA DEI MORI
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