Ci risiamo: gli oggetti si scatenano;
si muovono i violenti
fermenti della morte per amore
ogni cosa accade, i lampioni
hanno disegnato l'assurda camera
da letto di noi due quasi amanti, e poi più nulla.
Tu parti: Iddio tramonta un' altra volta,
ed il pianeta si impiglia nelle sue budella
- io non capisco, io non intendo,
tutto accade, io sono al centro
e la furia del qui che mi travolge
ustiona la pelle desolata
che i teneri tatuaggi lasciano nel buio.
Tu mi lasci: tu, la femmina
ch'io trovai senza mutande sotto la sottana.
Io non capisco, io non posso capire
tu parti, e al centro
della mia morte, tu collochi
la tenera saliva
dei tuoi baci improbabili, conclusi.
È finito, è finito, il mondo passa
nelle mani dei capostazioni, dei segnalatori di addii,
degli orari ferroviari: autostrade,
ferrovie, non case, non case: nulla
ha in sé la vocazione a permanere:
c'è vento, il sole tramonta,
i vivi muoiono, tu ti allontani..
.È finito, è finito, il mondo passail tram sferraglia, l'arcangeloCi risiamo: gli oggetti si scatenano;
si muovono i violenti
fermenti della morte per amore
ogni cosa accade, i lampioni
hanno disegnato l'assurda camera
da letto di noi due quasi amanti, e poi più nulla.
Tu parti: Iddio tramonta un' altra volta,
ed il pianeta si impiglia nelle sue budella
- io non capisco, io non intendo,
tutto accade, io sono al centro
e la furia del qui che mi travolge
ustiona la pelle desolata
che i teneri tatuaggi lasciano nel buio.
Tu mi lasci: tu, la femmina
ch'io trovai senza mutande sotto la sottana.
Io non capisco, io non posso capire
tu parti, e al centro
della mia morte, tu collochi
la tenera saliva
dei tuoi baci improbabili, conclusi.
È finito, è finito, il mondo passa
nelle mani dei capostazioni, dei segnalatori d'addii
degli orari ferroviari
l'arcangelo
crolla in un urlo di principii.
Io muoio: sono un vegetale;
tu mi discerpi; oh, molto di me migliore
io non so far nulla, mentre tu lavori
io chiacchiero, io mi masturbo, io piango.
Io sono minerale: e perciò non muoio,
ché, io, non esisto, non ho tempi reali
segno una forma sgraziata
meno che lapide, ghiaia, fango
sangue fermo in coagulo di morire.
Io sono un buco, un'assenza, un 'no'
e tu che esisti scosti da te
questa tetra presenza di una assenza
gli neghi la calda, la umida
la rossa casa che si apre le gambe:
il mio membro, che non fu discaro
alla tua mano, resta in un
corretto dolore - ma io, io
vengo folgorato nuovamente
dal no della demenza