cartoni

Post N° 100


E’ questa la tua forza e, insieme, la chiave del tuo precipizio. Ora, mentre tu pensi di prendermi, ti perdo. Affondo le mie unghie sul tuo corpo, gracile, bianco. Il corpo di chi ha pelle che profuma di mondi, di libri, di lingue altre. Ne faccio sentieri rossi, rivoli della mia voluttà viziata. Lascio che tu abbia dolore e non ho pena alcuna. Ho iniziato ad odiarti nel momento esatto in cui i tuoi occhi hanno rivelato il mio potere. Ti ho odiata al punto che tu ora sei solo prevaricazione, la mia. Gioco senza pathos, ma con una vittoria scontata, fin troppo. E ci rivedremo, come ieri, come domani l'oggi. Aspetterò che tu muoia di vuoti orgasmi e sarò cattivo, come lo sono stato finora, a partire dalla tua prima sconfitta. Sarò velenosa tarantola che non perdona. Non perdono che, anche tu, abbia piegato la testa dinnanzi a me, piuttosto che tenere la mia. Sarò l'uomo che ti lascerà aperta la ferita del dubbio, sarò l'uomo che maledirai, non per tua colpa, ma per tua natura, debole, con me.