Dicerie dell'Untore

              Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa  

              e    incurabile!

             Chi lo può conoscere?

                                                              Geremia 17,9

Quando nasce e quando muore un amore, c’è un momento preciso?

Ho scritto una parte di storiella che non so come continuare, Regina delle Favole aiutami tu,

e anche voi amici, dilettatevi pure, se vi aggrada:

Il motore Primo

Come si fa a trovare il motore primo?

Siamo sempre sicuri, quando parliamo e dobbiamo o vogliamo convincere qualcuno, che tutto abbia un inizio. Sì, insomma, che ogni azione, decisione, fatto, sia stato generato da un qualcosa di preciso e collocabile in un certo momento esatto.

“Ma il principio di causa-effetto, allora, dove va a finire?” Così bofonchiava tra se’ e se’ il signor Antonio Aristotele, mentre passeggiava con aria assorto nei giardinetti pubblici di Torino.

Torino era davvero bella in quel novembre inoltrato, la nebbia fitta nascondeva la città, rendendola tutta irreale e il freddo era sì cane, ma non ancora da lupi.

E poi si respirava una tale magia.

“Come fai a capire quando due persone iniziano a volersi bene e quando invece smettono di amarsi; c’è un momento preciso? Quello in cui puoi dire con esattezza, Eccolo, eccolo, adesso, accendi le luci, tutti pronti, ciack si gira, buona la prima? Oppure è colpa di Cristoforo Colombo che scoprì l’America o forse tutto si deve far risalire ad Adamo ed Eva. Perché se così non fosse se ne va tutto a ramengo. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, terzo principio della dinamica” Newton sarebbe stato fiero del signor Antonio Aristotele, per tutti Antonino il filosofo.

Un sasso cade nello stagno, fa rumore, calore e genera sull’acqua delle onde che fanno volare via quella zanzara che arrabbiata si alza in volo e va a pungere il signor Antonino a cui danno un fastidio le punture di zanzara che non ti dico.

Ma il sasso lo muove la mano, che la muove il pensiero che è generato da un ragionamento che lo si deve a un’esperienza, mancato, fatta, determinante, inutile, collocata in un tempo sfocato. “ma si può procedere così all’infinito” diceva Antonino mentre si grattava il pizzico di quella zanzara molesta. “Se c’è qualcosa che davvero non sopporto sono le punture di zanzare”.

La catena causa-effetto sembra andare a ritroso nel tempo per giungere al chiodo con il quale è fermata.

Quel chiodo è il motore immobile, che genera tutto senza essere generato.

Antonino quella mattina era proprio preso in pensieri profondi, ma non riusciva a venirne a capo.

“Chi ha messo in moto il motore immobile?”

Giulia fece capolino da dietro un grande platano.

“Ciao io sono Giulia e tu come ti chiama?”

“Ciao Giulia, io sono Antonio, ma puoi chiamarmi Antonino”.

“A cosa stai pensando, sembri così immerso in pensieri!”

“Stavo pensando a come nasce, cresce e finisce ogni cosa”

“E’ proprio nella natura delle cose, nascere e morire”, Antonino rimase sorpreso, chi era quella bambina che la sapeva lunga?

“Vedi Giulia, volevo capire perché e non riesco proprio a venirne a capo”

P.S. Peste a Chi copia…….