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auguri

Post n°8 pubblicato il 09 Aprile 2006 da la_professora2000

buona domenica delle palme!

 
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sgomento

Post n°7 pubblicato il 02 Aprile 2006 da la_professora2000

Arrivederci piccolo Tommaso dona forza a chi ti ha amato e perdona chi ti ha massacrato!

 
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CASA ALBERGO "LA QUIETE"

Post n°6 pubblicato il 30 Marzo 2006 da la_professora2000

Leggendo l’insegna hai l’idea di un posto tranquillo dove le persone che la popolano vivono nella serenità totale…con l’immaginazione cerchi di portarti all’interno. Qui speri di trovare Quattro vecchietti che giocano a carte, un vecchietto e una vecchietta che amoreggiano su di una panchina, un altro che beve il suo cognac…sperando di trapelare nei loro occhi gioia e tranquillità.

SOLO UN SOGNO!

Tre giorni fa ebbi la notizia che un mio vicino di casa gravemente malato, era stato prelevato dai quattro figli dall’ospedale e portato in una casa di riposo perché bisognoso di cure in quanto nessuno aveva “tempo da perdere”(tre figli maschi, una figlia femmina, tre nuore, un genero e cinque nipoti grandi per accudire al nonno).

Di corsa volo con il mio scooter per giungere alla casa di riposo, sentivo la necessità di salutare il povero vecchietto, con la consapevolezza che fosse stata l’ultima volta. Suonai, mi aprirono il cancello e gia avvertii un senso di tristezza. Ad accogliermi sulla prima scala a destra, seduta, era una vecchietta dallo sguardo assente e le braccia incrociate. - Buonasera! Le dissi e lei mi rispose con un filo di voce; A sinistra un gradino più su c’era un signore dall’aspetto gentile, giacca e cravatta, avrà avuto sessanta anni, pensai sarà un medico ma quando guardai gli occhi e vidi le pantofole... compresi! Finalmente arrivò la porta, ad aprirmi un’infermiera: -sera!chi cercate? Per un attimo non ricordavo più, ma guardai imbambolata, terrorizzata avevo timore di continuare la mia scalata. Nicola…-cerco Nicola, le dissi. Prego mi segua…interminabili minuti, dovevo arrivare solo al primo piano, non oso descrivervi ciò che i miei poveri occhi hanno visto. Il dolore che il mio misero cuore ha provato alla vista di tanto orrore. Chi di voi ha visto il celebre film “Il ritorno dei morti viventi”?Ecco…adesso avete un’idea!Giunta sull’uscio della camera di Nicola, lo vidi moribondo, con un sondino nel naso da dove era alimentato, ma mentalmente lucido al punto di riconoscermi, di dirmi quanto soffriva e invocando la morte con un filo di voce giustificava l’azione compiuta dai suoi “figli”, ringraziandomi della presenza. Non so quanto tempo sono rimasta lì, ma so di certo che sono scappata angosciata come non mai, piangendo a dirotto. Mille visioni nella mia mente e sicuramente tanta rabbia! Chissà cosa avrei dato per poter accudire per altri cento anni mio padre, potergli stare accanto e tenergli la sua mano nella mia per accarezzarlo, lavarlo, sbarbarlo, non avrei chiuso un attimo gli occhi per non perdermi neanche un istante della sua vita e invece non è cosi per tutti; C’è chi preferisce “liberarsene” affidandoli alla “casa albergo”!Altro che casa albergo…il trapasso per il cimitero.

Ieri sera la notizia: E’ MORTO NICOLA!

Logicamente solo come un cane, direttamente la bara in chiesa dove i figli aspettino di sotterrarlo per liberarsene definitivamente, ma è possibile che un genitore dopo anni di sacrificio deve finire i suoi giorni lontano dai figli?E’possibile che un figlio non senta il bisogno di vivere gli ultimi attimi di vita di suo padre?NO NON E’ POSSIBILE EPPURE ESISTE!

QUESTI PER ME SONO OMICIDI VOLONTARI!

 
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TRISTEZZA

Post n°5 pubblicato il 18 Marzo 2006 da la_professora2000

Stasera nel mio cuore imperversa tristezza, sto male perché domani è la festa del papà…il mio materialmente non c’è più, ma vive sempre con me ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni attimo della mia vita da quel fatidico 18 febbraio 2000!

Da allora la mia vita è cambiata ho perso la mia stessa “vita” impossibile esternare e farvi capire l’amore che provavo e sento per lui e il rapporto che coesisteva…”una corrispondenza d’amorosi

sensi” è così che io descrivo il nostro rapporto.

Non c’è più materialmente, ma vi garantisco è sempre con me mi aiuta in tutti i momenti bui della mia vita e vive con me quelli gioiosi.

Nonostante tutto mi manca un casino, mi manca la sua mano la sua voce, i suoi occhi tutto di lui, a volte guardo il cielo per cercare di vederlo nella stella più grande…

Quante volte sento il suo profumo e lo cerco ovunque…

Quante volte vorrei che il tempo tornasse indietro

per potergli dire: TI AMO PAPA’!

 

 
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GABRIEL GARCIA MàRQUEZ

Post n°4 pubblicato il 10 Marzo 2006 da la_professora2000

n      Gabriel García Márquez si è ritirato dalla vita pubblica per ragioni di salute: cancro linfatico. 

            Ora sembra che sia sempre più grave. Ha spedito una lettera di congedo ai suoi amici, e grazie a Internet si sta diffondendo.

Vi raccomando la lettura perchè è veramente commovente questo breve testo scritto da uno dei più brillanti scrittori Latinoamericani degli ultimi tempi.

Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.


Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano.

Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.

Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.

Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e prima di tutto butterei me stesso in fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.

Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.

Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.

Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore.

Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!

A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.

Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con la dimenticanza.

Ho imparato così tanto da voi, Uomini...  Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.

Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.

Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granchè utili, perchè quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.

Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.

Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.

Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.

Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora.

Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.

Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.

Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.

Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.

Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.

 
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