IL CSM E L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

Post n°83 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo

Virginio Rognoni

Edmondo Bruti Liberati

Salvatore Vecchione

E TUTTI GLI ALTRI COMPAGNI DI MERENDE DELLA GIUSTIZIA ITALIANA, DEVONO ESSERE PROCESSATI PER IMPARZIALITà, ABUSO D'UFFICIO, DENIGRAZIONE RECIDIVA.

MA NON SARANNO PROCESSATI, PERCHè I MAGISTRATI, QUELLI CHE HANNO VINTO I CONCORSI, SONO OMOLOGATI, PERCHè LO STESSO CSM HA ALLEVATO E TIRARO SU IN MODO "CHIRURGICO" UN ESERCITO CHE AL CONFRONTO I MILITARI AMERICANO SONO DELLE SCHIAPPE. DIETRO ALLA LIBERTà DI INDIPENDENZA, SOLO PERò VERSO A QUELLI CHE NON APPARTENGONO AL POLO COMUNISTA, C'è UNA SUBDOLA TIRANNIA CHE VUOL SEPPELLIRA GLI OPPOSITORI DEL POLO COMUNISTA.

CHE DIRE.

NON SOLO IL CSM, MA ANCHE L'UNIVERSITà (FA CARRIERA SOLO CHI LA PENSA COME IL POLO COMUNISTA), IL GIORNALISMO ITALIANO E STRANIERO, TUTTO L'AMBIENTE SCOLASTICO, ANDATE PER ESEMPIO IN VIA SANT'OTTAVIO ALL'UNIVERSITà, C'è UNA SCUOLA MEDIA DOVE SONO APPESI MANIFESTI DEL POLO COMUNISTA ED ANARCHICI, QUESTO è L'ESTERIORITà, ANCOR PEGGIO è L'INTERIORITà SCOLASTICA.

ACCULTURAZIONE MENO VIOLENTA DI QUELLA DI HITLER, DI STALIN E DI MUSSOLINI, CHE PUNTAVA SULL'EVIDENZA, ANCOR + SUBDOLA MESCHINA, INVADENTE E SOPRATUTTO "INVISIBILE" QUELLA DEL POLO COMUNISTA. E LO DICE UNO CHE "ADORA" PUTIN E NON DISDEGNA IL REGIME COMUNISTA CINESE ( IN QUESTO CASO CON DELLE RISEVE CHE NON STO SPIEGARE, PER CHE ALLA MAGGIOR PARTE DI VOI NON INTERESSA)

 
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PRODI, MASSONERIA, POLO COMUNISTA, MAFIA E...SE RICORDATE UNA MAGA

Post n°82 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo

1) PRODI è MASSONE, POTETE DIRE NO, MA LA REALTà NON SI PUò NEGARE

2) MASSONERIA E MAFIA, UN INTRECCIO NON UNICO NON RARO.....ANZI

3/4) POLO COMUNISTA E MAFIA, INTRECCIO INDECENTE CHE NESSUNO HA ANCORA CAPITO, ANZI VIENE NEGATO FORTEMENTE; MA I FATTI PARLANO CHIARO, L'ACCORDO è: FACCIAMO SI CHE VENGANO INCRIMINATI SEMPRE E (SE POSSIBILE SOLO) ESPONENTI DELLA CASA DELLE LIBERTA, POI "CI DIVIDIAMO IL BOTTINO". INFATTI.... QUANDO VIENE ARRESTATO UN POLITICO, GUARDA CASO è DELLA CDL, MA TANTO NEGHERETE ANCHE QUESTO. VI CONOSCO FIN TROPPO BENE

5) PRODI, CASO MORO E....NESSUNO SI RICORDA VERO? BE' TANTO SE LO DICO O FATE FINTA DI NON RICORDARVI OPPURE NEGHERETE ANCHE QUESTO....UNA MAGA. CHI HA INTERPELLATO LA MAGA PER TROVARE IL LUOGO IN CUI ERA STATO RINCHIUSO ALDO MORO.

 
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IL VERO RUTELLI

Post n°81 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo

Roma, 26 set. - (Adnkronos/Ign) - Per il conferimento di trentaquattro consulenze esterne tra il 1994 ed il 1996, il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, e numerosi esponenti della giunta capitolina sono stati condannati dalla Corte dei Conti a risarcire l'erario per una somma complessiva di 3 miliardi di lire. Secondo i magistrati contabili della sezione giurisdizionale della Regione Lazio, gli incarichi ''debbono considerarsi illeciti ed i compensi conseguenti costituiscono ingiusto depauperamento delle finanze del Comune di Roma''. Secondo i magistrati, ''il danno concretamente subito dal Comune di Roma e' grave''. La chiamata in giudizio per Rutelli e la sua giunta trae origine da un esposto-denuncia trasmesso dai consiglieri comunali Teodoro Bontempo e Antonio Alibrandi.

 
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UN ARTICOLO SULLE SINISTRE EUROPEE ISLAMIZZATE

Post n°80 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo

Rodolfo CASADEI
Sinistre europee islamizzate
tratto da Tempi, anno IX, 11.12.2003, n. 50, p. 3s.

Avevamo visto sfilare insieme neo-comunisti e neo-fascisti al tempo dell'intervento Nato in Kosovo; nei giorni più caldi della seconda Intifada e nei mesi che hanno preceduto la guerra americana all'Irak esponenti dell'islam radicale e dell'estrema sinistra hanno gridato gli stessi slogan contro Sharon e contro Bush partecipando alle stesse manifestazioni. Ma neo-fascisti, No global e fondamentalisti islamici tutti insieme appassionatamente, no, non li avevamo ancora ammirati. La lacuna sarà colmata il 13 dicembre (appuntatevi la data, perché entrerà nella storia) quando schiere di comunisti di Rifondazione Comunista (a Milano Umberto Gay), del Pdci e di Slai Cobas (Mara Malavenda), intellettuali di estrema destra del genere classico come Franco Cardini e del genere socialista-nazionale come Costanzo Preve, preti No global come don Andrea Gallo e filo-Baath come padre Jean Benjamin, attivisti di Emergency come Pierangelo Buvino e dirigenti dell'islam fondamentalista italiano come Hamza Roberto Piccardo daranno vita a Roma alla manifestazione anti-imperialista "Con il popolo iracheno che resiste". Nell'omonimo appello firmato da centinaia di personaggi noti e di persone qualunque troviamo egregi pensieri distillati da forti teste. Dell'autorità americana occupante si dice che "reprime con metodi dittatoriali e crudeli ogni manifestazione di malcontento. Chiunque osi sfidare le sue decisioni, viene catturato, arrestato e chiuso in campi di concentramento". La "resistenza" irakena viene definita "legittima, non solo sul piano morale, ma anche su quello politico" e provvista di "un'importanza storica", perché "la sconfitta degli occupanti angloamericani sarebbe una vittoria per tutti coloro che nel mondo lottano per la democrazia, l'autodeterminazione e la libertà dei popoli che non vogliono essere sottoposti al giogo imperiale". I militari italiani in Irak vengono definiti "truppe" mandate "a dar manforte agli occupanti". E di essi si chiede il "ritiro immediato".

L'11 settembre? Un reichstag americano
Sembra impossibile, ma queste idiozie, intorno alle quali si è realizzata la grande convergenza rosso-verde-nera, portano la firma di una sfilza di intellettuali e docenti universitari: oltre al medievalista Franco Cardini, l'africanista dell'università di Teramo Claudio Moffa (già collaboratore de Il Manifesto), Angelo Del Boca storico del colonialismo italiano, Eleonora Cavallini vicepreside della facoltà di conservazione dei beni culturali a Bologna e un'altra decina delle università di Genova, Firenze, Siena, Napoli, Calabria. Eppure il livello è decisamente basso: basti pensare alla firma di Ahmad Tailakh, animatore di www.arabcomint.com. Si tratta di un sito Internet interamente dedicato alla lotta palestinese e alla "resistenza" irakena, ma contiene anche un link dal titolo "11 settembre: il Reichstag americano" che rimanda ad un articolo di Fulvio Grimaldi dove si spiega che gli americani gli attentati dell'11 settembre se li sono fatti da soli per dare la colpa agli arabi, così come i nazisti avevano incendiato il Reichstag per dare la colpa ai comunisti. Tailakh è pure co-autore di un libro di poesie sulla resistenza palestinese in vendita sul sito Internet di Orion Libri, una distributrice neo-fascista. Nella stessa pagina web appaiono il libro Medico ad Auschwitz: anatomia di un falso e un cd di musica rock di un gruppo naziskin.
Ma la firma musulmana che fa la differenza è indubbiamente quella di Hamza Roberto Piccardo, un tempo militante di Autonomia Operaia e oggi segretario dell'Ucoii, Unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia, ovvero la centrale italiana dei Fratelli Musulmani egiziani, l'organizzazione capostipite del fondamentalismo islamico sunnita. I Fratelli Musulmani sono nati nel 1928 come movimento politico-religioso "in sostituzione" della figura del califfo, abolita da Ataturk nel 1924. In politica, da sempre il loro motto è "la nostra Costituzione è il Corano", il che prevede l'instaurazione di uno Stato islamico che darebbe applicazione alla sharia, cioè tradurrebbe in diritto civile e penale i precetti coranici.
L'Italia non è l'unico paese europeo in cui integralismo islamico ed estrema sinistra vanno intrecciando un'alleanza strategica. Casi clamorosi si stanno verificando in Francia ed in Gran Bretagna.

A Londra Livingston votato da Hamas
Nel Regno Unito la convergenza fra estremisti musulmani ed estremisti di sinistra è già sul punto di trasformarsi in alleanza politica ed elettorale. Il colpo di fulmine si è prodotto durante le manifestazioni contro l'intervento anglo-americano in Irak organizzate congiuntamente dalla Stop the War Coalition, la cui leadership è stata egemonizzata dagli esponenti del Socialist Workers' Party e della Socialist Alliance (trotzkisti ed estrema sinistra sindacale) di cui esso è parte, e dalla Muslim Association of Britain (Mab), la più radicale delle organizzazioni islamiche britanniche. All'alleanza stanno lavorando in particolare George Galloway, il deputato espulso dal partito laburista dopo la scoperta di una sua lettera che chiedeva aiuti finanziari a Saddam Hussein per pagare i costi delle campagne pacifiste, Salma Yaqoob, la più attiva dirigente musulmana della Stop the War Coalition, il sindaco di Londra Ken Livingston, esponente dell'ala marxista del partito laburista, Azzam Tamimi, portavoce del Mab. L'obiettivo di tutti costoro è "riunire tutti coloro che vogliono portare la sfida più vera a Blair nelle elezioni europee e locali nel giugno 2004". A questo proposito, il Mab ha già annunciato il voto dei suoi numerosi affiliati per la rielezione di Ken Livingston, il quale ha ricambiato partecipando alla cena di gala per la fine del Ramadan organizzata dallo stesso Mab.
La lista delle personalità islamiche a cui l'organizzazione si ispira comprende Hassan al Banna, il fondatore dei Fratelli Musulmani, e lo sceicco Ahmed Yassin, il leader di Hamas palestinese che ha per programma la distruzione dello Stato d'Israele e incoraggia a questo scopo gli attentati suicidi contro obiettivi civili. Recentemente il Mab ha vibratamente protestato per le dichiarazioni del ministro degli Interni David Blunkett che definivano "una minaccia reale alla vita ed alla libertà del nostro paese" Sajid Badat, l'anglo-pakistano di Gloucester arrestato in base alla legge antiterrorismo. Pochi giorni dopo il giovane è stato accusato di essere un complice di Richard Reid, che aveva tentato nel dicembre 2001 di far saltare in aria un aereo con una piccola quantità di esplosivo. Questi dettagli non sembrano turbare la Socialist Alliance, che per giustificare l'alleanza coi musulmani pubblica sulla Socialist Review un articolo storico sul successo delle politiche filo-islamiche dei bolscevichi nella fase leninista della Rivoluzione di Ottobre per convincere i musulmani delle regioni del Caucaso a partecipare alla lotta anti-zarista.

Ramadan, una vedette a parigi
La presunzione dei marxisti britannici non è un caso a sé all'interno della sinistra europea, come dimostra la vicenda del controverso teologo islamico di passaporto svizzero Tarik Ramadan, ospite d'onore del Forum sociale europeo di Parigi nel novembre scorso. Ramadan si presenta come un riformista impegnato a dimostrare che l'islam integrale, quello dei Fratelli Musulmani (egli è nientemeno che il nipote di Hassan al Banna, ed è diventato svizzero a seguito dell'espulsione dall'Egitto della sua famiglia al tempo del presidente Nasser), è del tutto compatibile con la laicità dello Stato alla francese e con la lotta dei No global (che in Francia si fan chiamare altermondialistes) contro l'ordine capitalista globale. Gli hanno dato credito e hanno voluto che diventasse la vedette del più importante appuntamento no global continentale José Bové (che lo ha platealmente abbracciato quando è salito alla tribuna), Olivier Besancenot e Daniel Bensaid, leader della Lega comunista rivoluzionaria (Lcr, trotzkisti), i Verdi di Noël Mamère, Antoine Gresh caporedattore di Le Monde Diplomatique, organo ufficioso degli altermondialistes, che con Ramadan ha pure pubblicato un libro a due voci sull'islam nel mondo moderno tradotto anche in italiano: Intervista sull'islam, edizioni Dedalo 2002. Eppure il riformismo dell'astuto Ramadan (Antoine Sfeir, franco-libanese direttore della prestigiosa rivista Cahiers d'Orient, l'ha definito "un fondamentalista affascinante, campione di duplicità linguistica" ed è stato assolto dall'accusa di diffamazione) mostra abbastanza facilmente la corda: nel corso di un faccia a faccia televisivo col ministro degli Interni francese Nicolas Sarkozy ha confermato la sua posizione sulle sentenze capitali e pene corporali conformi alla sharia, che non va più in là di una richiesta di "moratoria"; all'indomani degli attentati alle Twin Towers ha espresso netta condanna, ma ha invitato tutti a "chiedersi a chi giova questo delitto"; è sostenitore del foulard islamico a scuola e delle piscine separate per maschi e femmine; a metà degli anni Novanta Hassan el Turabi, leader dei fondamentalisti sudanesi che hanno imposto la sharia in Sudan, dichiarò pubblicamente a Khartum che "l'avvenire dell'islam è Tarik Ramadan"; suoi presunti rapporti con l'algerino Ahmed Brahim, uno dei tesorieri di Al Qaeda, sono sotto indagine in Spagna e negli Stati Uniti. "è il solito complesso di superiorità della sinistra comunista - afferma Marc Ousuf, dirigente del partito socialista, l'unico partito della sinistra francese che si è espresso in termini duri contro la presenza di Ramadan al Forum -, sono convinti di poter strumentalizzare a livello elettorale e di militanza politica i giovani di origine maghrebina delle banlieu, che considerano Ramadan una star. Pensano che sharia e antisemitismo siano tratti accidentali di un soggetto politico in divenire, che si purificherà attraverso le lotte. Nella loro impostazione settaria mostrano di continuare a non capire nulla del fenomeno religioso. Tenete d'occhio Le Monde Diplomatique: è l'ultimo giornale comunista rimasto in Francia ed è quello sulle cui pagine si cercherà di elaborare le basi ideologiche dell'alleanza fra musulmani radicali ed altermondialistes".

 
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PRODI: RIDIAMOCI SU

Post n°79 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo

"Signor parroco, mi vorrei confessare".

"Certo figliolo, qual è il tuo nome?"

"Romano Prodi, padre"

"Ah! Ex Presidente del Consiglio.

Ascolta figliolo, mi pare proprio che il tuo caso richieda una competenza

superiore, credo sia meglio che tu ti rechi dal Vescovo".

Così Prodi si presenta dal Vescovo chiedendogli se lo poteva confessare.

"Certo figliolo, come ti chiami?"

"Romano Prodi"

"EX Presidente del Consiglio? No caro mio, non ti posso confessare perché il tuo
è un caso difficile, è meglio che tu vada in Vaticano".

Prodi va dal Papa

"Sua Santità, voglio confessarmi"

"Caro figlio mio, come ti chiami?" "Romano Prodi".

"ahi, ahi, ahi, figliolo, il tuo caso è molto diffi cile anche per me.

Guarda, qui, sul lato del Vaticano, c'è una piccola cappella. Al suo interno
troverai una croce, il Signore ti potrà ascoltare".

Prodi, giunto nella cappella, si rivolge alla croce:

"Signore, voglio confessarmi"

"Certo figlio mio, come ti chiami?" "Romano Prodi"

"Ma chi?

Ex Presidente del Consiglio?

Ex Presidente del IRI?

Ex Presidente della Comunità Europea?

L'amico dei comunisti ?

Quello che ha creato la tassa una Tantum sui conti correnti di tutti ricchi e
poveri(8x1000), quello che ha creato la tassa di lusso una tantum sulle moto dei
poveri e dei ricchi(700.000 lire), quello che ci spremuti per entrare
nell'EURuro (da 60.000 lire a testa), quello che ha fatto una voragine nei conti
dell'IR I e che ovviamente ha insabbiato, quello che ha permesso alla Cina di
invadere i mercati europei di materie prime a basso costo senza controllo...

"Ehm... sono sempre io, Signore" "Figlio mio, non hai bisogno di confessare, tu
devi solamente ringraziare!" "Ringraziare?

E chi?" "I Romani, per avermi inchiodato qui, altrimenti scendevo e ti facevo un
culo così"


NOTA:

TUTTI GLI ITALIANI CHE RICEVERANNO QUESTA COMUNICAZIONE HANNO L'OBBLIGO CIVILE E
MORALE DI INVIARLA A 10 AMICI: NON SIA MAI CHE QUALCUNO LO VOTI DI NUOVO

 
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IL VERO "CHE"

Post n°78 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo

1. ERA CONTRARIO AL CAPITALISMO

In effetti Guevara era per un capitalismo di stato. Si oppose al sistema salariale dell'"appropriazione del plusvalore" (nel gergo marxista) solo quando questo andava alle imprese private. Ma lui mutò l'"appropriazione del plusvalore dei lavoratori" in un sistema di stato. Un esempio di ciò è riscontrabile nei campi di lavori forzati che appoggiò, a partire da Guanahacabibes nel 1961.

2. HA RESO CUBA INDIPENDENTE

In realtà ha permesso la colonizzazione di Cuba da parte di un potere straniero. È stato strumento della trasformazione di Cuba in una temporanea testa di ponte del potere nucleare sovietico (firmò gli accordi di Yalta). Come responsabile per l'"industrializzazione" di Cuba fallì non arrestando la dipendenza del paese dallo zucchero.

3. HA COMBATTUTO PER LA GIUSTIZIA SOCIALE

In realtà ha contribuito alla rovina dell'economia distraendo risorse alle industrie che poi fallirono e ridussero la raccolta dello zucchero, sostegno di Cuba, della metà in due anni. Il razionamento iniziò sotto la sua amministrazione dell'economia dell'isola.

4. SI OPPOSE A MOSCA

In realtà ha obbedito a Mosca finché Mosca decise di chiedere qualcosa in cambio dei suoi massicci trasferimenti di denaro all'Havana. Nel 1965 criticò il Cremlino poiché aveva adottato ciò che lui chiamò "legge del valore". Quindi si rivolse alla Cina alla vigilia della Rivoluzione Culturale, uno degli orrori del ventesimo secolo. Scambiò semplicemente alleanze nel campo totalitario.

5. SI UNÌ AI CONTADINI

In realtà morì proprio perché non si unì mai a loro. «Le masse contadine non ci sostengono affatto», scrisse nel suo diario boliviano prima di essere catturato, un modo adatto per descrivere il suo viaggio attraverso la Bolivia tentando di sollevare una rivoluzione che non avrebbe potuto neanche annoverare l'aiuto dei comunisti boliviani (che erano realisticamente abbastanza per notare che i contadini non volevano la rivoluzione del 1967; ne avevano già fatta una nel 1952).

6. È STATO GENIO DELLA GUERRIGLIA

Fatta eccezione per Cuba, ogni episodio di guerriglia a cui collaborò fallì miseramente. Dopo il trionfo della rivoluzione cubana Guevara creò eserciti rivoluzionari in Nicaragua, nella Repubblica Dominicana, a Panama e ad Haiti e tutti vennero schiacciati. Infine convinse Jorge Ricardo Masetti a guidare un'incursione fatale in quel paese dalla Bolivia. Il ruolo di Guevara del Congo del 1965 fu tragicomico. Si alleò con Pierre Mulele e Laurent Kabila, due macellai, ma si impelagò in molti disaccordi con loro e le relazioni tra il cubano e i combattenti congolesi furono così tese che dovette fuggire. Infine, la sua incursione in Bolivia terminò con la sua morte, che i suoi seguaci commemorano questa domenica.

7. HA RISPETTATO LA DIGNITÀ UMANA

In realtà ebbe l'abitudine di appropriarsi delle cose altrui. Incitò i suoi seguaci a svaligiare le banche («Le masse combattenti concordano di svaligiare le banche perché nessuno tra loro vi ha un penny») e nonappena il regime di Batista cadde occupò una residenza e se ne appropriò: un eminente caso di rapido dominio rivoluzionario.

8. LE SUE AVVENTURE FURONO UNA CELEBRAZIONE DELLA VITA

Invece furono un'orgia di morte. Giustiziò molti innocenti a Santa Clara, nella parte centrale di Cuba, dove stazionava la sua colonna nell'ultima parte della lotta armata. Dopo il trionfo della rivoluzione tenne la prigione de "La Cabaña" per sei mesi. Ordinò l'esecuzione di centinaia di prigionieri che in precedenza erano stati uomini di Batista, di giornalisti, di uomini d'affari e di altri. Alcuni testimoni, tra cui Javier Arzuaga, che era il cappellano de "La Cabaña", e José Vilasuso, che era un membro del corpo che si occupava del giudizio sommario, mi hanno recentemente affidato le loro dolorose testimonianze.

9. ERA UN VISIONARIO

La sua visione dell'America Latina era alquanto sfocata. Si consideri, ad esempio, il suo punto di vista relativo al fatto che la guerriglia doveva svolgersi nelle campagne perché era lì che vivevano le masse combattenti. In verità gia dagli anni '60 la maggior parte dei contadini abbandonarono pacificamente le campagne in parte a causa del fallimento della riforma terriera, che ostacolò lo sviluppo di un'agricoltura basata sulla proprietà e di economie di scala con regolamentazioni assurde col divieto di qualsiasi sorta di disposizioni dei privati.

10. DICEVA IL GIUSTO SUGLI STATI UNITI

Aveva predetto che Cuba avrebbe superato il PIL pro capite degli Stati Uniti nel 1980. Oggi l'economia di Cuba può a mala pena sopravvivere grazie all'aiuto del petrolio venezuelano (circa 100.000 barili al giorno), una forma di elemosina internazionale che non dice nulla di buono sulla dignità del regime.

 
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Bomba carta in un istituto scolastico di Napoli di Comitato valori collinari

Post n°77 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo

Finalmente dalla struttura elefantiaca della scuola pubblica emerge qualche sussulto e qualcuno comincia a denunciare i tanti misfatti, atti delinquenziali, che avvengono quotidianamente all’interno dei plessi scolastici. In verità lo studente dell’IPIA “ De Meis” di Napoli che, con gesto criminale, ha fatto esplodere un grosso petardo nella tromba delle scale causando uno spostamento d’aria talmente violento da costringere una bidella a ricorrere alle cure dei sanitari per trauma acustico è l’emulo di altri piccoli delinquenti che nei giorni scorsi in un altro istituto scolastico superiore del Vomero hanno fatto esplodere ben due bombe carta nei corridoi, con effetti talmente violenti che il dirigente scolastico ha dovuto far intervenire i carabinieri. Naturalmente ignoti gli autori di entrambi i gesti vandalici, giovani che, finita la scuola, vanno ad alimentare le famigerate baby-gang che, negli ultimi tempi, agiscono indisturbate nelle strade del capoluogo partenopeo e che proprio ieri hanno compiuto l’ennesimo atto criminale, molestando ed aggredendo una giornalista della tv nazionale. Ma quanti episodi oramai non vengono neppure denunciati dalle vittime, consapevoli che mai verranno arrestati gli autori? La maggior parte degli atti delinquenziali compiuti dagli studenti sono coperti, e non da oggi, da “rigoroso riserbo” determinato dall’unica motivazione che, in un periodo di crisi d’iscrizioni, la pubblicizzazione del dato che alcuni studenti invece che nella scuola dovrebbero trovarsi nel carcere minorile potrebbe produrre una pubblicità negativa costituendo un deterrente per le famiglie che devono iscrivere in quel determinato plesso scolastico i propri figli. Questa logica perversa è diffusa anche tra i cosiddetti “organi superiori” che dovrebbero, ma non lo fanno o lo fanno poco, vigilare sull’andamento del sistema educativo. Così nella stessa scuola superiore vomerese gli studenti hanno letteralmente vandalizzato la palestra, distruggendo tutte le suppellettili e rendendola di fatto inagibile. L’episodio denunciato anche ai predetti “organi superiori” non ha avuto, allo stato, alcuna conseguenza, rimarcando l’impunità degli autori della distruzione di beni pubblici, come le attrezzature della palestra scolastica, appunto. Fintantoché prevarranno incuria ed indifferenza ed i soliti buonisti si opporranno all’introduzione anche in Italia di pene severissime pure per i minori e fintantoché nelle scuole pubbliche, almeno per gli spazi comuni, come corridoi, scale, palestre, laboratori non verrà introdotto un sistema di video sorveglianza con monitoraggio continuo in modo da individuare e punire adeguatamente ed immediatamente gli autori di gesti delinquenziali, la scuola italiana non adempirà neppure all’altro dei suoi compiti precipui, quello di educare i giovani a tenere un minimo di comportamento civile e sociale, corretto e rispettoso delle leggi e dei diritti di tutti, visto che a quello di formare la cosiddetta classe dirigente con un minimo di preparazione ha rinunciato da tempo, come dimostrano le recenti indagini compiute da organismi internazionali che ci pongono agli ultimi posti come livello d’istruzione conseguito dai nostri studenti. 


Ing. Gennaro Capodanno
Presidente Comitato Valori collinari - Napoli

01/02/2006

 
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PORTOGALLO: TRANSGENDER SEVIZIATA E UCCISA DA DEI BAMBINI.

Post n°76 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo
 

(02/03/2006) Gisberta, immigrata brasiliana, transessuale, HIV positiva, con problemi di abuso di droghe, sex-worker e senzatetto, è stata trovata morta il 22 Febbraio dentro una fossa profonda 10 metri, in un edificio in costruzione ad Oporto, la seconda più importante città in Portogallo. Un gruppo di 14 ragazzi fra i 10 ed i 16 anni ha confessato il crimine. La maggior parte di questi ragazzi proviene da un istituto di protezione dell'Infanzia vicino alla Chiesa Cattolica, finanziato dallo Stato. Attraverso le confessioni, sono emersi ulteriori dettagli sul barbaro atto. La vittima aveva una condizione di salute generale molto fragile ed era frequentemente disturbata da questi ragazzi, con insulti e persecuzioni. Il 19 febbraio, il branco è entrato nell'area di una costruzione abbandonata dove Gisberta viveva, l'ha legata, picchiata ed assaltata fisicamente con estrema violenza, con calci e colpi inferti con bastoni e pietre. Il gruppo ha anche confessato di avere introdotto dei bastoni nell'ano di Gisberta, procurandole gravi ferite e bruciature di sigarette. I giorni 20 e 21, i ragazzi sono tornati sulla scena ripetendo le aggressioni. Dall'alba del 21 fino al 22 l’ultimo supplizio e poi il branco ha trascinato il corpo martoriato di Gisberta dentro la buca nel tentativo di nascondere il crimine. L'autopsia ha rivelato in seguito che Gisberta era ancora viva in quel momento. Fino a che non è stata raggiunta e poi sommersa dall'acqua stagnante nel fondo della buca. Secondo l'autopsia infatti Gisberta è morta poi per annegamento.

 
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Costi quel che costi

Post n°75 pubblicato il 23 Aprile 2006 da savi_alfo

Il demonio ha preso il potere in Italia. L'ha preso già prima ora è ancor + evidente. Le perversioni sugli innocenti aumenterann, Le perversioni carnali tra uomini aumenteranno. Con queste elezioni si sono fatte risorgere Altre Sodoma e Gomorra. No non siete dei coglioni, io mai pensato, ma siete come ho sempre pensato dei dannati, falsi cristiani cattoligi, che prima piangono il piccolo Tommaso, poi date il voto, rendendovi complici, a chi vuole uccidere bambini che vivono, ripeto che vivono dalle prime ore del loro concepimento, nel grembo della loro madre.

 
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LA RIVOLTA DEGLI STRUMENTI DELL'ONNIPRESENTE REGIME COMUNISTA07

Post n°74 pubblicato il 05 Aprile 2006 da savi_alfo

A PARTIRE DA DOMANI
Tutti i coglioni d'Italia esprimano la loro vera natura! Un cartello, una scritta, un adesivo da mettere sul casco, sulla moto, sull'auto, sul passeggino del bambino e dove la vostra fantasia da coglioni ve lo consiglia o ve lo impone (ANCHE QUELLI DELLA PARROCCHIA DI TORINO IN VIA NIZZA DOVREBBERO SEGUIRE IL VOSTRO CONSIGLIO ANCHE SE CREDO CHE NON SERVE NESSUN TRAVESTIMENTO).
Solo così sarete dei veri coglioni: dichiarandolo!
Perché l'adesione al movimento "sono un coglione"  è una scelta di vita prima ancora che politica, come si suol dire una vera e propria azione da coglioni!

Intanto riceviamo e volentieri diffondiamo il messaggio pervenutoci dai coglionazzi di Catania: domani raduno coglioneggiante  alle 21.30 in piazza dell'Università. E mi raccomando: autocoglionaggio al cubo!
postato da: COGLIONI alle ore 19:56 | Permalink | commenti (131)

 
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