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IL TEMPO

Post n°6 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da Lupo_Solitario0
 

"Pubblico queso post che avevo salvato in un file di testo, tratto da un blog, purtroppo non riesco a citare l'autore poichè ho perso i riferimenti"

 

Ad ognuno di noi almeno una volta nella vita sara' capitato di soffermarsi a riflettere sul tempo.Il tempo che scorre nelle vite di ogni singolo individuo,accompagnato dal ticchettio di un orologio,dal susseguirsi di cicli inesorabili che accompagnano la realta' oggettiva di ognuno di noi.Ma cose' il Tempo?Appartiene alla nostra realta' ogettiva o e' solo una dimensione fittizzia creata dalla mente dell'uomo?Per secoli schiere di astronomi ,religiosi e capi di Stato si sono arrovellati la mente per dare al tempo un'unita' di misura universale.Egizi,Maya,Romani in un susseguirsi di ipotesi,hanno cercato di rendere il tempo partecipe alla vita dell'uomo.Che cos’è dunque il tempo, si chiedeva S: Agostino nella Confessioni? La sua risposta era, più o meno, «se non me lo chiedi, lo so; se me lo chiedi, non lo so più». Un modo per superare l’empasse segnalata da Agostino consiste nel cercare di stabilire se il tempo sia parte dell’universo naturale, oppure sia uno schema necessariamente presupposto dalla mente umana con lo scopo di organizzare l’esperienza. Per Agostino,il passato e' futuro erano dimensioni fittizie,non applicabili nella misura del tempo;da questo punto di vista, la questione filosofica centrale intorno al tempo è appunto quella di appurare se esso sia una proprietà del mondo fisico del tutto indipendente dall’esistenza di esseri coscienti, o se invece sia solo un qualcosa di puramente psicologico e “interno”, che noi proiettiamo sul mondo “esterno”. Nonostante nel linguaggio comune si dice  che avvertiamo in modo più o meno rapido il passaggio del tempo, il tempo in sé, assai più dello spazio, appare al senso comune come una non-cosa o un non-ente; Infatti non osserviamo direttamente il tempo o le sue proprietà come osserviamo un albero o un tavolo: il tempo non può essere toccato, e ovviamente non emette né suoni né odori. Apparendo privo di proprietà percepibili, al senso comune esso appare anche privo di poteri causali: visto che il tempo ‘non fa nulla’, perché non considerarlo anch’esso come un nulla, al pari dello spazio vuoto degli atomisti antichi?Eppure nonostante tutto questa percezione fittizia, riveste un ruolo centrale in una pluralità di significati e di concetti associati alla realta' ogettiva , ciascuno inerente in maniera specifica ad un dato settore. Uno fra tutti, il campo musicale l’accezione di “tempo” è alla base del ritmo e della melodia e si definisce, appunto, come “tempo musicale”, così nella poesia,nella matematica,nell'agricoltura e perfino nella procreazione. Di fronte a questo inspiegabile ed impercepibile compagno di viaggio,l'uomo puo solo ammirare dei fotogrammi simili ad un sogno diurno,ma chiaramente ogni associazione alla natura materiale sarebbe incomprensibile in quanto il Tempo e' antitetico alla perpetuita' di Dio.

 
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