L'urlo nel vuoto

"LA SOCIETA'"


"Pubblico queso lettera che avevo salvato in un file di testo, tratta da un blog, purtroppo non riesco a citare l'autore poichè ho perso i riferimenti"Qualche giorno fa,durante un'amabile conversazione con un'amico d'infanzia ritrovato,ci siamo dibattuti su un'argomento cui entrambi sin dal nostro primo incontro ci appassionava;La Societa'.Sapendo lui di questa mia pulsione innata,di scrutare le anime di singoli individui che vivono tra le folle.mi ha posto un quesito(sapendo di provocare una reazione istantanea)....."Senti,secondo il tuo punto di vista,se dovessi dare un aggettivo al degrado della societa' attuale,quale ritieni sia piu adatto'"....Senza esitare;ESIBIZIONISMO!!!! Il mio amico sorpreso mi dice;L'esibizionismo e' stato sempre parte dell'uomo,sin dalle sue origini.Anche quando l'uomo si adoperava per erigere le sontuose tombe regali faraoniche,o le ziggurat babilonesi l'uomo espletava una forma di narcisismo esibinionista.Perche ritieni che l'esibizionismo sia l'unica fonte del degrado?Premesso che l'esibizionismo e' parte di un'impulso umano che accompagna ogni uomo,ogni razza di ogni era e quindi chiaramente ho molte faccie.Partendo dalla dimensione personale della "considerazione di sé", sempre presente nella vita dell’individuo, è preliminare alla dimensione sociale dell’appartenenza, che si esplica in relazione all’ambiente e ai soggetti che costituiscono la comunità di riferimento.Appartenenza significa poi sentirsi parte di un gruppo e consiste nella condivisione con il gruppo , di comportamenti, modi di pensare e atteggiamenti. Alla base dell’appartenenza si trova, in genere, un processo di identificazione, in cui la sfera dell’Io si identifica con il Noi, e che permette di riconoscersi e di essere riconosciuti come membri di un gruppo anche attraverso l’assunzione di alcuni segni distintivi. La consapevolezza delle proprie radici e della propria storia e cultura crea le condizioni per un’appartenenza che sia anche possibilità di riconoscere il diverso e di apertura e di confronto con l’altro. Ma cosa e' cambiato confronto a ieri?I media,internet,tv ,sono l'unico vero collante per una generazione di guardoni che amano altrettanto farsi guardare;vedere un uomo che fa il bagno nudo in una piazza pubblica,o una mamma che esibisce le sue foto nude sul web,o un fidanzato che supplica la ragazza di non lasciarlo,davanti alle telecamere,sono la chiara iconografia di una societa' creata sull'immagine.Si cerca uno spazio,ma non avendo nulla da offrire,si offre in pasto la propria intimita',in una cultura visiva nella quale non crea rapporti sulla conversazione,ma attraverso lo sguardo."Conosco guardando e mi faccio conoscere se vengo guardato".Le community in questo ne sono il vessillo,cercando di imitare i modelli mediatici che vengono proponati con volgari nudita',avendo la possibilita' da spettatore a divenire protagonista,spesso con l'esito finale di una grottesca parodia pirandelliana.Chi esibisce il suo corpo è anzitutto un narcisista, una persona innamorata del suo corpo ed è convinto/a che anche gli altri provino piacere nel poterlo/a guardare. Può masturbarsi mentre si spoglia, ma non ama il rapporto sessuale con un’altra persona, che considera sporco e disgustoso, soprattutto per motivi di salute e di igiene. La pulsione all’esibizione del proprio corpo è descritta come un’azione coatta, alla quale il soggetto non riesce a sottrarsi, anche a causa dell’ossessività del desiderio di cui è vittima.In questo delirio collettivo,con giornali,tv,videotelefonini,chat,blog,camere digitali mettono in piazza tutto nel caos di tutti.In questo affollamento del nulla,si ha il bisogno di cercare choc sempre piu forti per mostrarsi e farsi notare,in una societa' in cui tutti possono fare tutto,cosi appiattendo le differenze.Chiaramente questo gioco maniacale,assume un forte aspetto negativo;quando diventa l'unico modo per stimare se stessi,entrando in un tunnel di dipendenza e' fragilita'.Questo in parte spiega la devastazione dei vecchi valori che univano le famiglie;attraverso famiglie "moderne" in cui ognuno cerca il suo spazio,creando fratture inevitabili all'interno del nucleo stesso,divenendo infine gli occhi degli altri,l'unico modo per vedere se stessi.Finita la mia sintassi,il mio amico con un sorriso ironico mi dice;sapevo tutto questo.......cercavo solo conferma se il nostro pensiero e' unito al cammino degli anni.......