Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
I miei link preferiti
Chi puņ scrivere sul blog
« Sud immobile da 30 anni | Wen, Obama e le vaghe pr... » |
"E' vero, ci ho messo un po' di tempo" ci spiega la Mannoia, "ma alla fine sì, ci ho fatto pace, dopo tanti anni, era il 1981, succede come per certe vecchie foto sbiadite, le foto orrende degli anni Ottanta, col trucco pesante, le spallone, quelle che nascondi nel cassetto, poi arriva un giorno che le guardi di nuovo e dici ma sì, in fondo...
Questo disco è nato così, molte di queste canzoni le ho proposte per due anni in tour e la gente mi chiedeva dove potevano trovare C'è tempo di Ivano Fossati, piuttosto che E penso a te di Battisti.
Lui voleva usarla per chiudere il concerto per l'Abruzzo, io l'avevo completamente rimossa, e quindi andai a riascoltarla per reimpararla, poi per i soliti problemi organizzativi non si fece in tempo a organizzare il finale collettivo, ma mi era rimasta in testa e anche la voglia di cantarla.
Mi sento già tanto esposta, con dichiarazioni, appelli, scelte di campo, con quello che dico in concerto, e sul disco mi sembrava davvero troppo, come se la gente dovesse dire: e adesso basta, ora canta, per esempio c'era una canzone bellissima di Jovanotti, ma non c'entrava niente.
Fonte:
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/mannoia-intervista/mannoia-intervista/mannoia-intervista.html?ref=hpspr1
![]() |
https://blog.libero.it/usarlatu/trackback.php?msg=8053589
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun Trackback