si chiede scusa per un'assenza, quando l'assenza non significa indifferenza e dimenticanza?
dedicato a ennejey
si va per sistemi massimi e per ricordi alla rinfusa. ma soprattutto per ricordi che nascono da fotogrammi di vita quotidiana, quando il tramonto ti invade di dolcezza e sta lì a dirti che la serenità esiste.
da qualche parte andrò a parare, perchè il tramonto, stasera, mi ha regalato una scinitilla. il fatto è che sento il bisogno di scrivere perchè non finirò mai di stupirmi davanti agli incroci infiniti che ci arrivano in ogni secondo della nostra esistenza.
quando, studente universitario perennemente squattrinato e rivoluzionario, sognavo di cambiare il mondo e di renderlo un posto (secondo i miei canoni, ovviamente) migliore, non solo non potevo sapere che alla fine il mondo avrebbe cambiato me, ma neppure che, a modo mio, come qualsiasi essere umano, avevo il mio bel fare la farfalla. sbattevo anch'io le ali, e se non un uragano, un pò di vento in giro per il mondo lo provocavo anch'io.
gli incroci infiniti portano cambiamenti infiniti, e in fondo sliding doors (il film) porta un messaggio completamente fasullo: le nostre scelte hanno conseguenze leggere o pesanti, ma mai reversibili. electa una via non datur recursus ad altera, dicevano i romani.
non lo so cosa stessi facendo sabato 27 settembre 2008. posso ipotizzare che, come tanti altri sabato, stessi a casa a mettere un pò in ordine, mattinata dedicata alle compere, magari, chissà, il pomeriggio una passeggiata, la sera con gli amici. è probabile che sia andata così. so per certo - le segno in un'agendina, cose da esaurito - che ho fatto una decina di km. di corsa, e poi ombre e nient'altro.
quel sabato 27 settembre 2008 dall'altra parte del mondo, in un paesino sperduto tra colline e foresta, forse non troppo brutto se non fosse stato soffocato da caldo, polvere e umidità, un gruppo di bimbi probabilmente giocava nel giardino di una specie di scuola, oasi verde in mezzo a tanta aridità. bambini allegri ma con qualche pensiero, gioiosi e belli, dolci e birbanti.
è andata come è andata, e il destino gioca agli incroci quando e come gli pare a lui. certo, ci vuole un pò di fantasia a incrociare un tranquillo sabato di fine settembre in riviera con quel gruppo di chiassosi bimbi allegri.
era questo che pensavo stasera, domenica 27 settembre 2009, un anno dopo, nell'ora del tramonto e della quiete.
una ventina di km. di corsa sulle spalle, il profumo della doccia appena fatta, le mani ad impastare la pizza, il forno caldo, la testa a viaggiare verso le cose da fare prima di notte e domani.
dalla cucina ho dato un'occhiata in sala.
sul divano, la mia marinaia stesa a guardare ratatuille in dvd insieme alla nostra bimba, una di quelle bimbe chiassose e allegre di quel posto dall'altra parte del mondo. gioiosa e dolce e birbante, e oggi con gli occhioni da malatina.
ridevano, tutte e due, e ridevo anch'io a guardare loro.
si diverte proprio, il destino, a sorprendere con certi incroci.
Inviato da: nagual_juan
il 01/01/2011 alle 02:07
Inviato da: goetterbote
il 01/12/2009 alle 18:47
Inviato da: venuss99
il 28/11/2009 alle 13:33
Inviato da: chimicamd
il 28/11/2009 alle 07:38
Inviato da: venuss99
il 12/11/2009 alle 14:47