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Conferenza stampa di 56 sindaci DEHAP

Post n°10 pubblicato il 22 Febbraio 2005 da italogaibazzi

*56 sindaci, appartenenti al DEHAP, hanno tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale hanno firmato tutti un documento (Appello per la Pace Sociale). Osman Baydemir, sindaco di Diyarbakir, ha letto un comunicato al riguardo. Ha dichiarato che i sindaci sono preoccupati per le violazioni occorse nell’ultimo periodo e ha spiegato che occorre attirare l’attenzione su ciò, sia del governo che dell’opinione pubblica. Baydemir ha detto che nel 1999, allorché le forze kurde d’opposizione armata si ritirarono al di fuori di dei confini del paese, il popolo iniziò a credere alla possibilità di un futuro bello e ancora di più è spinto a crederlo da quando sono stati avviati atti democratici finalizzati a far entrare la Turchia nell’UE. Baydemir: “Noi appoggiamo i cambiamenti che vengono attuati per sviluppare la democrazia e crediamo che oggi vi siano molte più possibilità rispetto a ieri di trovare soluzioni che apportino pace sociale e democrazia; sia il governo che l’opinione pubblica devono dimostrare loro volontà di andare verso una soluzione pacifica e partecipata e democratica della Questione Kurda. Tale Questione ha la stessa età della Repubblica Turca. Nonostante le condizioni sociali che si sono create, la soluzione viene rimandata oppure non si riconosce che un problema esiste; ciò comporta il rischio che in futuro si ripetano le sofferenze già vissute in passato”. 

Dopo il discorso di Baydemir, un giornalista gli ha chiesto “Stiamo tornando ai vecchi giorni?”; Baydemir ha risposto dicendo che vi sono operazioni militari in corso e nei centri cittadini avvengono violazioni dei diritti umani e che per questo i sindaci sono preoccupati. Baydemir: “A Kiziltepe sono stati uccisi un bambino di 12 anni e il padre, e violazioni del diritto alla vita si sono registrate a Semdinli, a Van e a Sirnak; a Siirt non è stato consentito dalle autorità a delle persone di seppellire i loro cari secondo le loro usanze religiose. A Diyarbakir come anche in altre città la popolazione ha manifestato la propria reazione indignata e formulato richieste democratiche, ma ha dovuto subire in risposta la reazione della polizia. E ancora, due giorni fa, un giovane di 19 anni è stato ucciso a Mersin, al centro di una strada. Il suo nome è Umit Gonultaþ. Noi, come forze sociali, abbiamo il dovere di sentirci preoccupati e di essere contrari a questo modo di procedere”. […]

Baydemir ha poi spostato l’attenzione sulla data del 3 ottobre 2005, allorché inizieranno i colloqui negoziali per l’adesione della Turchia all’UE. 

“Il nostro paese non deve allontanarsi dal rispetto e dall’accettazione dell’altro e dalla democrazia. Noi sindaci, che in 56 abbiamo firmato questo comunicato, invitiamo le autorità e l’opinione pubblica a fare i loro passi e invitiamo tutte le forze della società a incontrarsi per formare un'unica base capace di formulare richieste democratiche”.

 

Tre sindaci kurdi (dei comuni di Baglar, Sirnak e Yuksekova) sono presenti in Italia da questa settimana, per tenere incontri istituzionali; visiteranno varie città italiane per prendere contatti e condividere esperienze.

 
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