Creato da italogaibazzi il 12/02/2005
Newroz 2006 ed altro nel Kurdistan turco

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18 marzo - Comunicato NEWROZ 2005

Post n°24 pubblicato il 18 Marzo 2005 da italogaibazzi

Delegazioni provenienti da paesi europei si recano nel Kurdistan turco, dal 18 al 25 marzo, per festeggiare il Capodanno Kurdo e il giorno della libertà.

Numerose sono le delegazioni in partenza verso il Kurdistan settentrionale (Turchia), per i festeggiamenti del Newroz: provengono da Germania, Francia, Svezia, Gran Bretagna, Belgio e, inoltre, settantacinque persone in partenza dall’Italia. Si recheranno in varie città (Amed, Bingol, Dersim, Cizre, Sirnak, Van, Hakkari, Yuksekova, Mus, Siirt). Si tratta di membri di associazioni della società civile, artisti, rappresentanti di enti locali, giornalisti, sindacalisti e esponenti di movimenti sociali. Incontreranno esponenti della società civile (Associazione per i Diritti Umani IHD, Associazione di Aiuto ai Profughi e Sfollati GOC-DER, Associazione di Familiari di Detenuti TUHAD-DER, Madri della Pace, varie associazioni femminili), di varie città, di sindacati (come il Sindacato Insegnanti EGITIM-SEN e il KESK), di partiti (in particolare il DEHAP, EMEP), nonché sindaci, medici, gruppi ambientalisti e altre categorie. Si tenga presente che quest’anno, nonostante dall’inizio dell’anno non siano mancate le repressioni, anche violente, nei confronti dei Kurdi, è stata concessa l’autorizzazione per i festeggiamenti nelle piazze di 52 città del Kurdistan turco. Non mancano però le città nelle quali il permesso di festeggiare non è accordato, adducendo pretesti (come per Urfa, dove si è rimarcato l’utilizzo della lettera W dell’alfabeto kurdo). 

Ogni popolo considera particolarmente importanti alcuni giorni dell’anno: in questo caso si tratta di una giornata importante per il popolo kurdo, e noi saremo lì per condividerne i sentimenti, nonché per parlare con le associazioni kurde e turche e sapere cosa ne pensano dell’ingresso della Turchia nell’UE, dato che è nostra impressione che negli ultimi tempi sono comunque nuovamente aumentate le repressioni nei confronti della popolazione: abbiamo infatti sentito parlare di esecuzioni extragiudiziali e di attacchi a manifestazioni civili. La delegazione intende incontrare gli avvocati di Abdullah Ocalan, per chiedere delle sue condizioni di salute, che continuano a destare preoccupazione in Italia. 

La nostra presenza sarà anche occasione per far sì che associazioni della società civile presenti nei paesi europei e in Turchia entrino in contatto e possano stabilire forme di cooperazione.

 
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