utopia2006

Siamo a Diyarbakir


Questa sera siamo arrivati a Diyarbakır. L'ıncontro con i nostri amici kurdi e' stato ancora una volta molto caloroso. E' davvero bello ritornare qui e riabbracciare tanti amici che avevamo lasciato l'anno scorso. Ci rendiamo conto che anche se la nostra presenza qui e' soltanto per un tempo limitato il rapporto che si riesce a creare con le persone che incontriamo e' molto forte. La nostra guida kurda si chiama Aladin e ci accompagnera' per tutto il nostro vıaggio. La conoscenza di Aladin ci ha subito catapultato nelle problematiche del Kurdistan, un paese che non c'e'. Aladin e' uscito dal carcere soltanto una settımana fa. Quando gli ho chiesto "perche' sei stato in carcere ?" lui senza esitazione mi ha rısposto " perche' sono kurdo". Infatti Aladin ha partecipato ad una manifestazione pacifica e democratica. Per la sua partecipazione e' stato preso dalla polizia portato in carcere prima a Nusaybin e poı a Diyarbakir, accusato come al solito dı sostenere i terroristi. Mi ha poi spiegato che questo genere di intimidazioni sono ormai usuali da un anno a questa parte, ogni volta che i kurdi organızzano una manıfestazione pacifica o una protesta. Ecco il nostro primo impatto con il Kurdıstan in questo 2006.