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Agnoletto sul processo democratico in Turchia

Post n°199 pubblicato il 09 Maggio 2009 da gaibo

Vittorio Agnoletto (GUE/NGL ). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, Presidente mi lasci innanzitutto salutare il presidente del Partito DTP, il signor Ahmet Türk che è qui con noi in tribuna d'onore e che segue il dibattito. Caro Ahmet, sappi che siamo solidali con te, che sosteniamo la lotta democratica che il tuo partito conduce in Turchia per il riconoscimento dei diritti fondamentali del popolo curdo.Riconosciamo nel DTP uno strumento irrinunciabile per la promozione della democrazia in Turchia e per questo condanniamo con fermezza le operazioni di polizia che il primo ministro Erdogan ha ordinato contro di voi, incarcerando tutti e tre i vicepresidenti del DTP insieme a oltre 300 militanti e simpatizzanti. La vittoria del DTP alle ultime elezioni amministrative dimostra che il partito del DTP è un partito dal forte sostegno popolare democratico. Il Parlamento europeo, nelle sue risoluzioni, ha chiesto al premier Erdogan di intavolare discussioni dirette con il DTP e invece la sua risposta è stata più repressione, più polizia, più autoritarismo, più carcere.Tutti sanno che il mio gruppo parlamentare e la sinistra in Europa hanno sin qui appoggiato il processo di adesione della Turchia all'Unione europea, sostenendo allo stesso tempo il processo di riforma in quel paese. Credo però che in questi ultimi due anni, e soprattutto negli ultimi mesi, Erdogan abbia mostrato un'altra faccia, quella di un leader compromesso con la parte peggiore dell'esercito turco che vuole semplicemente massacrare i curdi.Il processo di riforma è praticamente morto, le prigioni si riempiono di curdi, è Erdogan stesso che sta chiudendo qualsiasi prospettiva di adesione della Turchia, è sua e solo sua la responsabilità di ciò che sta accadendo nelle relazioni euro-turche e nella perplessità crescente dell'opinione pubblica europea verso la Turchia.Voglio lanciare un messaggio politico molto forte a Erdogan: o fa della ricerca di una soluzione politica negoziata alla questione curda una priorità che passa, sia chiaro, attraverso i negoziati diretti col DTP, o saremo noi a chiedere la sospensione dei negoziati di adesione all'Unione europea. La strada dell'adesione della Turchia all'Unione passa per Diyarkabir e per il DTP, altrimenti saremo noi, ovvero coloro che hanno più sostenuto il processo di adesione, a chiedere una pausa di riflessione che rischia di essere definitiva.

 
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