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Cenni storici sulla data del 17 Novembre By Beppe

Post n°18 pubblicato il 13 Novembre 2005 da aristo1

Mancano ormai pochi giorni alla manifestazione mondiale del 17 novembre. Mondiale perché sono coinvolte le più importanti città del mondo e, chiaramente moltissime città italiane. Ci saranno in tutta Italia cortei organizzati dai vari movimenti studenteschi, Uds e Udu. Già l’anno scorso, 300.000 studenti sono scesi in piazza a manifestare per far valere il diritto all’istruzione. Il 30 gennaio 2005 al WORLD SOCIAL FORUM di Porto Alegre è stata indetta appunto, la giornata di mobilitazione studentesca mondiale. Decine di manifestazioni in tutto il mondo, anche Cuba e in Brasile . La manifestazione è stata indetta in Sudamerica, a Vienna e a Copenaghen. Manifestazioni anche ad Helsinki, a Skopje, a Barcellona e Madrid . Ma questa del 17 novembre non vuole essere un pretesto per assentarsi, bensì per commemorare. Ma cos’è veramente il 17 Novembre? Si tratta di una data storica importantissima perché è l’anniversario di morte di alcuni studenti. Tutto comincia il 17 Novembre 1939, nel contesto storico del regime nazista, quando centinaia di studenti che si opponevano alla guerra furono massacrati in Cecoslovacchia. Stessa data, ma anno 1973 gli studenti greci del Politecnico di Atene che manifestavano proprio in difesa dei principi di libertà,giustizia,pace e democrazia furono massacrati dai carri armati del regime dei Colonnelli. Ed infine il 17 novembre del 1989 ancora in Cecoslovacchia, i carri armati del regime, questa volta comunista, repressero ancora una volta duramente gli studenti che manifestavano. Nel 1941, alcuni gruppi di studenti in esilio decisero che tale data sarebbe stata ricordata appunto nella giornata dell’ International Students’ Day . L’assemblea studentesca internazionale di Bombay nel 2004, cui erano presenti l'Unione degli Studenti e l'Unione degli Universitari, ha deciso di ripristinare questa data della memoria e di renderla un momento importante di mobilitazione studentesca. Proprio in quegli anni, il regime nazista portò alla nascita del protettorato di Boemia e Moravia fondato il 15 marzo 1939 quando la Germania invase la parte occidentale della Cecoslovacchia e costituito da tutti i territori della Cecoslovacchia ad eccezione della Slovacchia e del territorio dei Sudeti (già invaso in precedenza) e cessò tra l'8 e il 9 maggio del 1945 a seguito della capitolazione tedesca e della fine della seconda guerra mondiale. Questi cenni storici servono a delineare al meglio il contesto, le motivazioni e l’importanza di questa giornata di commemorazione. Non si tratta, come si è messo già in luce, di un evento privo di fondamento, al contrario può vantare oltre 60 anni di storia. Si tratta di qualcosa che deve portarci a pensare, a riflettere sul sacrificio di quelli, che come noi, sono stati studenti. In Italia oltre 70 città sono mobilitate per questo evento e tra queste, è doveroso menzionare la nostra Taranto, che sente in particolar modo questo grido di libertà. Analizzando alcuni di quegli infausti eventi che hanno caratterizzato la data del 17 Novembre occorre ricordare ad esempio la cosiddetta “Organizzazione rivoluzionaria 17 Novembre (Epanastatiki Organosi 17 noemvri) “Responsabile dello sterminio di Atene il 17 novembre 1973, durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974). Questa relazione ha provocato molte polemiche con i protagonisti di quelle proteste. Sorto nel 1975, il gruppo 17 novembre ha avuto come obiettivi principali, gli interessi americani in Grecia ed alcuni imprenditori. Si avevano ben poche notizie su questo gruppo fino al  2002 quando, in seguito ad un attentato in cui viene ferito dallo scoppio dell'ordigno che intendeva piazzare al Pireo, il 29 giugno viene arrestato il primo, presunto, membro dell'organizzazione. In seguito vengono fatti altri arresti, l'indagine continua. Il tribunale di Atene ha emesso una sentenza di condanna il 17 dicembre 2003. L'organizzazione "17 novembre" era inserita nelle liste del dipartimento di stato americano come organizzazione pericolosa e per questo la Grecia era considerato un paese a rischio terrorismo, soprattutto in vista delle olimpiadi del 2004. Dunque proprio l’anno scorso si è sentito il dovere nell’assemblea internazionale, di restituire nerbo a questo evento. Nel corso di questi ultimi 60 anni bisogna ricordare alcune figure che teorizzarono la questione, come Ignazio Silone,egli infatti:
Prende  parte alle proteste contro l’entrata in guerra dell’Italia e viene processato per aver capeggiato una violenta manifestazione.
Finita la guerra, si trasferisce a Roma, dove entra a far parte della
Gioventù socialista, opponendosi al fascismo .
Come rappresentante del
Partito Socialista, prende parte, nel 1921, al Congresso di Lione e alla fondazione del Partito Comunista Italiano.
Lotta contro il
fascismo e lo stalinismo  e  dirige il Centro estero socialista di Zurigo.
La diffusione dei documenti elaborati da questo Centro socialista provocano la reazione dei
fascisti, che chiedono l’estradizione di Silone. Nel 1941 il Nostro pubblica Il seme sotto la neve e pochi anni dopo, terminata la seconda guerra mondiale rientra in Italia, dove aderisce al Partito Socialista. E per rivendicare i sacrifici e i diritti di tutti quei grandi uomini che hanno scritto queste pagine di storia è debito aderire a questa mobilitazione.
      

E ricordate…..

 

……. questa non è solo una manifestazione,ma molto,molto di più.
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Commenti al Post:
aristo1
aristo1 il 18/11/05 alle 15:29 via WEB
IL 17 NOVEMBRE 2005: PIU DI 90 CORTEI STUDENTESCHI Di Anonimo 18-11-2005, 13:48 "Saperi liberi, persone libere”: questo lo spirito con cui oggi sono scese in piazza centinaia di migliaia di studentesse e studenti medi ed universitari in più di 90 città italiane, aderendo alla giornata di mobilitazione studentesca mondiale assunta a Porto Alegre. Le numerose adesioni al manifesto, ma anche l’interesse suscitato da questa data in tutto il mondo della formazione ci convincono che oggi si possa considerare prioritario, di fronte alla formazione pubblica che si ritira e arretra in Italia come nel mondo, il tema della centralità del sapere e della sua difesa come diritto inalienabile per tutte e tutti nel mondo. Valorizzare il sapere nel suo carattere pubblico significa anzitutto garantire diritto allo studio, democrazia, cittadinanza e diritti. Per questo tra le nostre rivendicazioni c’è una carta di cittadinanza studentesca, per l’accesso al sapere e alla cultura. L’Uds esige la possibilità, dopo 5 anni di opposizione alla Moratti, di guardare al futuro. Come abbiamo fatto attraverso una piattaforma di dieci punti presentata a deputati e senatori dell’Unione, chiediamo il rilancio della scuola a partire dalla costituzione di un biennio unitario, dall’innalzamento dell’obbligo a 18 anni, dall’introduzione di uno Statuto degli Studenti in stage, dalla valorizzazione della partecipazione a tutti i livelli, dal rilancio dell’autonomia, dal diritto allo studio e da un piano per l’edilizia scolastica.
(Rispondi)
lorteyuw
lorteyuw il 24/03/09 alle 20:55 via WEB
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